CAPITOLO 40-carry on

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Luke e i suoi genitori erano seduti insieme a tavola, per il pranzo. Erano diversi minuti ormai che Andrew fissava il figlio in silenzio, come se lo rimproverasse con lo sguardo...

"Pensi di darmi una spiegazione a quello oppure no...?" disse ad un certo punto Andrew, riferendosi al viso di Luke.

Aveva ancora i segni del pugno che Jay gli aveva dato durante il torneo di calcio. Erano certamente migliorati, ma ancora non del tutto scomparsi. Fino a quel momento suo padre non aveva visto la ferita sulla sua guancia...

"Hai fatto di nuovo una rissa...non ci posso credere"

"Ti sbagli...è stato un incidente" rispose Luke freddo.

"Un incidente...mi vuoi forse prendere in giro, Luke?" ribatté lui.

"Andrew, dice la verità..." intervenne Liz "Si è fatto male durante la partita di calcio a scuola"

"Ah sì...? E come?"

"Un mio compagno mi ha colpito..." disse Luke "Ma come ti ho detto è stato un incidente. Non ho fatto nessuna rissa"

"Dovrei crederti?" gli chiese il padre.

"Sì, dovresti...non picchio la gente senza motivo"

"Non lo darei così per scontato, considerando quello che è successo in passato..."

"Andrew, lascialo in pace..." gli disse Liz.

"Tu non smetterai mai di difenderlo, non è vero?" rispose lui "Certo che no...qui il cattivo sono io, vero?"

"Nessuno sta dicendo questo..."

"Ma lo pensate, o sbaglio...?" ribatté lui.

"Basta adesso...non facciamo discussioni. Luke si è solo fatto male, può capitare..."

"Certo...non preoccuparti, adesso non ho alcuna voglia di sprecare fiato. Tanto non mi sta neppure ascoltando..."

Andrew rivolse uno sguardo freddo a Luke, che intanto continuava a mangiare tenendo lo sguardo sul suo piatto. Era stufo di dover sopportare sempre le critiche di suo padre: in ogni caso per lui restava sempre il figlio peggiore...

"E comunque, sappi che il tuo rifiuto al mio invito mi ha amareggiato parecchio" aggiunse Andrew "Aspettavo la conferma da Jack, e invece mi ha chiamato dicendo che ti eri rifiutato...non è un comportamento maturo"

"Non c'era motivo che io venissi con te a quella cena..." rispose Luke "Era inutile anche chiedermelo"

"Lo sai, il tuo menefreghismo è davvero irritante...ti conviene cambiare atteggiamento, non sei più un bambino Luke"

"Lo so perfettamente...sono in grado di decidere da solo"

"Se solo scegliessi le cose giuste..."

"Andrew, basta..." ripeté Liz "Mangiamo in pace, per favore"

"State tranquilli, mangerete in pace..." disse lui alzandosi da tavola "Devo tornare subito al lavoro"

Andrew si allontanò, e poco dopo ricomparve con in mano una cartella da ufficio e la giacca...

"Non so che ora faccio, non aspettatemi per cena..." aggiunse "Ciao"

Aprì la porta, e uscì di casa senza aggiungere altro. Liz rivolse lo sguardo al figlio: continuava a mangiare, ma le sembrava piuttosto pensieroso...

"Mamma" disse Luke, passandosi il tovagliolo sulla bocca.

"Dimmi, tesoro..."

"Oggi pomeriggio vado da Calum...abbiamo le prove della band"

#JET BLACK HEART  [completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora