Era strano seguire quelle orme. Bisognava fare attenzione: appena mi voltavo da un'altra parte, per esempio verso i flutti del mare oppure guardavo il cielo turchese e brillante, le tracce di Aslan svanivano. Per poter proseguire il cammino dovevo concentrarmi...sul cammino stesso. Non potevo farmi domande riguardo alla meta, né distrarmi. Altrimenti non c'era modo di proseguire.
Questo fatto mi fece pensare. Spesso si guarda troppo avanti mentre si cammina. Oppure, mentre si cerca di raggiungere qualcosa, un obiettivo o un punto d'arrivo, ci si perde via in mille altre cose. Allora la strada diventa più difficile. Invece anche il percorso stesso è importante, spesso è quello che conta di più. Ancora di più che la meta.
Discorsi filosofici a parte, comunque io ero curiosa di sapere dove Aslan, sempre ammesso che fosse proprio lui a guidarmi, mi stava conducendo.
Con mio grande entusiasmo, notai che le orme si indirizzavano verso Cair Paravel. Speravo di trovare quel posto abitato. Volevo incontrare i fratelli Pevensie con tutto il mio cuore, anche se non avevo idea di che periodo fosse. Ero entrata nel mezzo di una delle storie già scritte oppure la mia era una storia totalmente diversa? Solo col tempo avrei potuto trovare una risposta.
Attraversai la spiaggia, salii una scalinata fatta di rocce, passai un ponte. Non saprei dire quanto durò il viaggio. Non mi sembrava di avvertire la stanchezza. E nemmeno la fame o la sete. Semplicemente camminavo, Forse era proprio Narnia stessa a darmi l'energia. Fu quando mi fermai che sentii tutto colpirmi di colpo. Nello stesso momento in cui sparirono le orme, tornai a sentirmi...beh, umana. E perciò affamata, assetata e anche un po' impaurita. Ma la vista del castello mi infuse coraggio. Ormai era lì, a pochi passi da me. E...
Trasalii. Non l'avevo visto arrivare! Non capii nemmeno da dove fosse saltato fuori. Non avevo sentito alcun rumore.
"Va beh, non sarò questa grande bellezza universale, ma non credevo nemmeno di essere così brutto.-" affermò un ragazzo.
Era poco più alto di me, aveva i capelli biondo scuro e gli occhi castani. Portava dei jeans e una maglietta rossa.
"Come ci sei finito qui?" avrei potuto fargli qualsiasi domanda, di sicuro qualcosa di più sensato, dato che nemmeno avevo idea di chi fosse. Invece me ne uscii con questa.
Lui rise "Potrei farti la stessa domanda."
"Ero su Facebook...su una mia pagina su Narnia..." cercai di spiegare, ma quelle parole suonavano assurde anche a me.
Il ragazzo però non sembrava sorpreso, annuì "Capisco. Io invece stavo disegnando. E devo dire che mi stava anche venendo bene quel ritratto di Aslan...quando all'improvviso mi sono ritrovato qui. Beh, non proprio qui qui. Ho dovuto fare parecchia strada per arrivare a Cair Paravel. Sto aspettando di svegliarmi, se vuoi nel frattempo facciamo due chiacchiere."
"Non credo sia un sogno." replicai.
"No?"
"Se vuoi ti tiro una sberla. Non si fa così per controllare, di solito?"
Lui alzò le mani in segno di resa "Ok, facciamo che mi tengo i miei dubbi. "
"Perfetto. Comunque, io mi chiamo Alis"
"Jonny" rispose lui, porgendomi una mano "Chissà se arriveranno altre persone, mi chiedo. E soprattutto chissà cosa dobbiamo fare. Ci sarà una ragione se Aslan ci ha fatti venire qui. Ed è pazzesco...insomma, uno pensa che sia tutto solo un libro, una storia...invece è vero."
"Ma non era un sogno, secondo te?"
"Ho detto che resto nel dubbio" protestò lui, ridendo "Facciamo che è un dubbio tendente alla realtà."
"Sei già stato dentro?" domandai allora, indicando Cair Paravel.
A quel punto il sorriso di Jonny si spense e lasciò il posto ad un'espressione amareggiata "Sì...ma non c'è niente. E per niente intendo proprio niente. Il nulla. Tutte le stanze sono vuole. C'è solo..."
Polvere. C'era solo polvere. Io e Jonny esaminammo ogni centimetro dell'imponente castello e non trovammo altro. Insistetti per guardare tutti gli angoli più volte, nonostante Jonny l'avesse già fatto prima del mio arrivo. Tutte le stanze erano vuote, non si riusciva nemmeno a capire a cosa fossero adibite. Quali erano le stanze private? Quale la sala dei troni? Quale la biblioteca? Potevamo scorgere soltanto gli affreschi e i mosaici alle pareti, le pavimentazioni e le aperture delle finestre.
-"Metti caso che siamo entrati in una delle storie scritte da Lewis" iniziò a dire Jonny, facendosi serio "Ne Il Leone, La Strega e L'Armadio, Cair Paravel è intatto alla fine. E di certo non siamo all'inizio del libro perché non vedo un filo di neve."
Annuii, anche io avevo pensato a quello. Aggiunsi "Nemmeno nel Principe Caspian potremmo essere, questo posto dovrebbe essere in rovine, in quel caso. No, nemmeno negli altri libri si fa menzione di Cair Paravel completamente vuoto. Questa dev'essere un'altra storia. La nostra storia."
Jonny allora sorrise di nuovo "Fantastico! Ma cosa dobbiamo fare?"
Non fece in tempo a finire la domanda che sentimmo un rumore. Un tonfo sordo, come se un elefante fosse appena caduto nel mezzo della grande stanza deserta in cui ci trovavamo. Ci guardammo intorno senza cogliere anomalie. Fu quando inciampai su una pietra apparsa improvvisamente che ce ne accorgemmo.
"Tutto a posto?" domandò Jonny, trattenendosi dal ridere.
Lo guardai storto "Divertente, proprio divertente."
"No, beh...sai tipo quando si dice sono volato giù come un salame?"
Avrei trovato qualcosa da ribattere, ma nel tentativo di rialzarmi notai che sul pavimento c'era una scritta. Feci cenno a Jonny di avvicinarsi, lui smise di ridere. Restammo allibiti leggendo quelle parole.
"Trovate gli altri due compagni. Poi trovate me. Mi hanno imprigionato. Pensano di aver vinto...pensano che basti questo a far sparire Narnia...non hanno capito. C'è altra speranza. C'è sempre speranza. Tocca a voi. Narnia deve essere salvata"
***
Se ne avete voglia, vi invito a leggere il mio fantasy Logan Flame e il Soffio del Drago!
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Andiamo a Narnia
Fanfiction"Trovate gli altri due compagni. Poi trovate me. Mi hanno imprigionato. Pensano di aver vinto...pensano che basti questo a far sparire Narnia...non hanno capito. C'è altra speranza. C'è sempre speranza. Tocca a voi. Narnia deve essere salvata"