Andiamo a Narnia

31. Insieme

DAL PUNTO DI VISTA DI JONNY

Spettacolare. Semplicemente spettacolare. Sarà stata la presenza di Aslan, sarà stata la gioia della vittoria, sarà stato l'entusiasmo di poter finalmente passare del tempo con i miei compagni di viaggio, tutti in salute, senza che nessuno rischiasse la morte...ma il viaggio verso Cair Paravel durò veramente poco. Non ero in grado di calcolare il tempo perfettamente a Narnia, ma la camminata sembrò non durare più di un'ora e mezza, e considerata la grandezza del territorio narniano era davvero poco.

Aslan ci guidava procedendo con passo maestoso, al suo passaggio la natura pareva diventare più rigogliosa, il ghiaccio si scioglieva e lasciava il posto a tenera erbetta verde; le farfalle svolazzavano nel cielo azzurro e limpido; gli alberi oscillavano sereni e gli animali di Narnia non si nascondevano al nostro passaggio.

Spesso eravamo accompagnati da sguardi curiosi di creature che finalmente trovavano il coraggio di riaffacciarsi ancora fuori di casa.

Quando finalmente arrivammo a Cair Paravel mi sentii scoppiare il cuore.

Non c'erano più rovine, non c'erano più strani resti di un castello antico. Aslan aveva affermato che eravamo stati noi a ricostruire Cair Paravel, più splendente di prima. Non riuscivo proprio a capire come le nostre azioni e i nostri sentimenti, così lontani, avessero potuto fare un lavoro simile, ma restai senza parole davanti all'imponenza, alla maestosità e alla magnificenza dell'edificio.

-Incredibile! Incredibile!- continuava a ripetere Richard, praticamente saltellando, mentre ci avvicinavamo al castello.

-Questa è opera vostra.- disse Aslan, con la sua voce profonda e serena -Spesso le cose migliori nascono dalla fatica, dalla sofferenza, dalla voglia di andare avanti nonostante la situazione sia critica, dall'amore, dall'amicizia, dal sacrificio, dalla forza di volontà. E voi di forza di volontà ne avete da vendere. Non avete mai dubitato di poter vincere, non avete mai dubitato di me e per questo ve ne sono infinitamente grato.-

-Ci hai fatti arrivare a Narnia - risposi, senza trattenere un largo sorriso -Hai praticamente realizzato il nostro più grande sogno, non avremmo mai potuto dubitare di te. Certo, abbiamo avuto paura in molte circostanze e ci siamo sentiti abbattuti e demoralizzati, ma eravamo insieme e....-

Aslan annuì -Esatto, eravate insieme. E questo è importantissimo. La solitudine è utile, importante in determinati momenti. Ma saper interagire con gli altri, anche con persone diverse, provenienti da contesti diversi...questo è uno dei più grandi segreti. Le battaglie si vincono insieme. Ma ora seguitemi, entreremo per una via laterale, non è ancora tempo che voi vediate la magnificenza della sala principale di Cair Paravel, lì vi aspetta una festa tra qualche ora...-

Seguimmo Aslan senza interrompere la solennità del momento con nessuna parola. Alis camminava accanto a Mick, ogni tanto si guardavano facendomi partire la ship. Ero felice che finalmente Alis avesse accantonato ogni sentimento per quell'idiota di Theo. Aveva trovato qualcuno di meglio, ci aveva impiegato molto tempo, aveva sofferto tanto, ma alla fine la persona giusta era arrivata.

Richard saltellava dietro di loro come una capretta, era raggiante. 

Maya chiudeva la fila poco dietro rispetto a me. A volte aspettavo che mi affiancasse, e lei lo faceva, poi però, come se improvvisamente si ricordasse che non voleva essere mia amica, sbuffava e mi lasciava andare avanti. Sospettavo lo facesse come copertura...ero piuttosto certo che entrambi avessimo coltivato una particolare simpatia reciproca, soprattutto nelle ultimissime circostanze.

Ci fermammo davanti al lato destro di Cair Paravail. Era impressionante vedere un castello così alto e splendente, proprio lì, a due passi.

Aslan procedette verso una porta piuttosto alta, di un legno apparentemente pregiato, con un motivo floreale intagliato. La porta si spalancò ad un suo ruggito. Poi il grande leone entrò nel castello e noi dietro di lui, il cuore che batteva rapido.