DAL PUNTO DI VISTA DI MAYA
Nessuno di noi aveva fiatato quando Jadis aveva percorso la stanza a grandi falcate ed era scomparsa dietro le tende del palcoscenico. Abbiamo tenuto gli occhi incollati su di lei, impotenti. Eravamo stati felici qualche minuto prima, trovando la forza nonostante il momento non fosse dei migliori, ma ormai ogni briciola di felicità era stata spazzata via.
Miraz rimase davanti alla nostra gabbia, un'espressione soddisfatta in volto.
A un certo punto le tende del palco cominciarono a scostarsi.
Mi sentii stringere lo stomaco quando furono completamente aperte.
Era lì. Davanti a noi.
Immobile.
In una gabbia.
Aslan.
Avevo passato molto tempo cercando di immaginare come sarebbe avvenuto l'incontro con Aslan, mai avrei pensato che non avrei nemmeno potuto gustarmi la gioia nel ritrovarmi davanti una creatura che fino a poco tempo prima avevo ritenuto inesistente.
Come potevo gioire nel vedere il magnifico leone rinchiuso in una gabbia? Accanto a lui c'era Jadis, la luce gelida di un trionfo malvagio era visibile nel suo sguardo.
-Aslan sarà ucciso tra pochi minuti, proprio davanti ai vostri occhi.- affermò Miraz, lanciandoci un'occhiata ghiacciata.
Jonny scosse il capo, ma nemmeno lui riuscì a trovare le parole per ribattere. Richard era incantato a guardare Aslan, però il sorriso sul suo volto era scomparso.
Io passavo lo sguardo tra Aslan, Miraz e Jadis, interrogandomi su cosa avrei potuto fare e sentendomi terribilmente inutile.
Era tutto nelle mani di Alis. Ma quante probabilità c'erano che riuscisse a raggiungere il posto in cui ci trovavamo in tempo per liberare Aslan? E soprattutto, sarebbe davvero riuscita a salvarlo, sconfiggendo Jadis e Miraz?
FEDE.
La parola mi rimbombò nel cervello come se qualcuno me l'avesse urlata nelle orecchie. Guardai gli altri in cerca di risposte, stavano fissando Aslan.
Era stato lui a parlare? Aveva ascoltato i miei pensieri?
FEDE.
Ripetè la voce nella mia testa.
Alis dunque stava arrivando davvero. Oppure dovevo avere fede affinchè lei potesse giungere.
Non era facile in quella circostanza credere davvero che le cose sarebbero andate per il meglio e io non ero quel che si poteva definire una persona positiva e fiduciosa, ma dovevo provare ad esserlo. Non c'erano altre strade.
-Aslan non morirà.- disse Jonny, quasi in un sussurro.
-Cosa hai detto?- lo rimbeccò Miraz.
-Aslan non morirà.- gridò Jonny, con tutto il fiato che aveva in gola.
Jadis scoppiò a ridere. La sua risata riecheggiò per tutta la stanza facendomi rabbrividire.
-E cosa te lo fa pensare?- domandò la Strega Bianca.
-Perchè hai aspettato tutto questo tempo? Perchè non lo hai ucciso prima?- domandò Jonny, incrociando le braccia.
-Non ti devo nessuna spiegazione, ma tanto visto che morirai poco dopo aver visto morire Aslan...Aslan può essere ucciso solo in presenza di figli di Adamo e figlie di Eva. Qui abbiamo ben due figli di Adamo ed una figlia di Eva. Se vuoi non vi foste mai intrufolati nel castello, Aslan non avrebbe mai rischiato. La colpa è vostra.- disse Jadis, facendo un passo in avanti.
-Noi siamo venuti per salvarlo!- protestò Richard, stringendo i pugni -Non per condannarlo.-
-Eppure è la vostra presenza che renderà possibile l'omicidio.- replicò Miraz, con una risata diverita.
Jonny scosse ancora il capo -No. Mi rifiuto di credere che Aslan morirà.-
-Questa gabbia gli ha già prosciugato le energie - proseguì Jadis, indicando Aslan che, effettivamente, sembrava completamente inerme -Non può muoversi, non può parlare.-
MA LA SPERANZA NON GLIELA TOGLIE NESSUNO.
Ancora la voce.
CI SONO COSE CHE NESSUNO HA IL POTERE DI SOTTRARRE. FEDE. SPERANZA. AMORE. SARANNO CON VOI PER SEMPRE, SE VOI CI CREDERETE.
Jonny sorrise, Richard seguì il suo esempio. In quel momento capii che anche loro stavano udendo la voce di Aslan.
Anche io mi abbandonai ad un sorriso. Aslan non ci avrebbe mai illusi. Se stava dicendo quelle cose, era perchè erano vere.
***
DAL PUNTO DI VISTA DI ALIS
Io e Mick non ci perdevamo una sola parola. Era rinfrancante sentire le voci dei miei amici, sebbene le parole di Jadis e Miraz non fossero di nessun conforto.
Aslan però si fidava di noi, lo avevamo sentito forte e chiaro nella nostra mente. Ma come fare?
-Dobbiamo capire come ha intenzione di ucciderlo.- bisbigliò Mick nel mio orecchio, mentre osservavamo la Strega Bianca dallo spiraglio della porta dietro cui eravamo nascosti.
Riuscivo ancora a scorgere la stanza. Cercai di guardare dentro, poi la vidi.
Feci segno a Mick di seguire la traiettoria del mio dito.
Appesa alla parete della stanzetta, c'era una falce di ghiaccio. Sicuramente era quella l'arma con cui Jadis aveva intenzione di uccidere Aslan. Forse se l'avessimo presa l'avremmo potuta fermare.
Ma come fare?
-Ci vuole un diversivo.- mormorò Mick, pensieroso -Se io uscissi di qui e sfrecciassi giù dal palco, probabilmente catturerei l'attenzione di Jadis e Miraz. A quel punto tu potresti sgattaiolare nella stanza e prendere la falce.-
-Ma Jadis potrebbe lasciare che Miraz fermi te e controllare se c'è qualcun'altro qui.- replicai, con un sussurro -Senza contare che ok, prenderei la falce, ma poi? Dobbiamo scoprire come liberare Aslan.-
-Magari ti guiderà lui, una volta che gli sarai accanto.- disse Mick, con un sorriso fiducioso -Ci ha guidati fin qui!-
-Questo è vero...però...-
FEDE. SPERANZA. AMORE.
La voce risuonò ancora nelle mie orecchie. Mick sorrise ancora di più -Visto?- domandò -Devi fidarti di Aslan. E...-
-E cosa?-
-E io mi fido di te. Perciò ce la farai.- disse, appoggiandomi una mano sulla spalla.
Sentii tutto il suo calore trasferirsi nel mio corpo.
Avrei voluto ringraziarlo, ma non riuscii a dire nulla. Mi limitai ad annuire.
-Allora vado.- disse Mick, tirando un sospiro.
Smisi di respirare nel momenti in cui lui saltò fuori dal nostro nascondiglio urlando PER NARNIA!!
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Andiamo a Narnia
Fanfiction"Trovate gli altri due compagni. Poi trovate me. Mi hanno imprigionato. Pensano di aver vinto...pensano che basti questo a far sparire Narnia...non hanno capito. C'è altra speranza. C'è sempre speranza. Tocca a voi. Narnia deve essere salvata"