Capitolo 1

4.1K 156 41
                                    

È un pomeriggio di Dicembre.
L'aria è fredda, gelata, ma il cielo non sembra voler portare brutto tempo. Non nevica; non ha mai nevicato a Doncaster. Sembra essere l'unica città dello Yorkshire in cui non si vede la neve. Ma meglio così. Alcuni giorni fa ha piovuto e col freddo l'asfalto si è ghiacciato. Non mi piace per niente l'inverno: solo di inutili virus e influenze che girano. Preferisco di gran lunga la primavera: si sta al caldo, ma non eccessivamente; non si suda e non ci si ammala.

***

Sono Louis. Louis William Tomlinson. Vivo a Doncaster, ho diciotto anni e vado al liceo, anche se non mi piace per niente la scuola. Non mi è mai piaciuta. L'ho sempre considerata un posto dove i genitori parcheggiano i propri figli, solo per non dover sopportare le loro lagne, tutto il giorno. Io però non ho i genitori; mi hanno abbandonato alla nascita, perché sono stato uno "stupido errore che si commette quando due adolescenti alzano il gomito". Si esatto, non ero in programma nella loro vita. Non li ho mai visti, non so come siano fatti fisicamente, perciò non saprei riconoscerli se un giorno dovessi trovarmeli davanti.

Io vivo con mia nonna, Margaret. Mi ha cresciuto lei, è stata la mia "mamma" ma non mi ha mai permesso di definirla come tale, perché ha sempre detto: << Non voglio essere paragonata a quel verme schifoso di tua madre che ha osato abbandonarti come spazzatura. Tu non sei spazzatura! >> E in un certo senso ha ragione.

Io amo mia nonna più della mia stessa vita, di lei mi fido ciecamente; mi ha sempre aiutato ad affrontare i mille problemi che invadono la vita di ogni adolescente ed è sempre stata con me, anche quando volevo stare da solo. Ultimamente però sono molto più riservato sulle mie esperienze; mia nonna è una all'antica, non credo capirebbe ogni cosa. 

A scuola non sono mai stato l'alunno modello; studio solo l'essenziale e lo faccio quando so per certo che ho una verifica da svolgere; però me la cavo.
Faccio parte della squadra di calcio della scuola; mi volevano come capitano, ma ho rifiutato perché richiedeva impegno e responsabilità, cose con cui non vado molto d'accordo, specialmente con la seconda.

Non ho mai avuto problemi che riguardassero amici e ragazze. Nessuno mi ritiene uno sfigato, solo perché non ho dei genitori, anche perché a scuola ci sono molti individui che hanno più problemi del sottoscritto.

Ho il mio gruppo di amici: loro sono diversi da tutta la marmaglia della scuola; anche loro hanno affrontato problemi seri nelle rispettive famiglie.

C'è Liam che ha subìto uno shock da bambino; penso avesse nove anni. Quel giorno tornò a casa da scuola e rimase sconcertato, quando vide suo padre picchiare sua madre. Dopo due anni, in cui questa situazione andò avanti, la uccise e Liam è stette davvero male. Iniziò a fumare, a saltare la scuola e a non parlare con nessuno. Suo padre fu arrestato e Liam dovette andare a vivere con sua zia, ma una volta compiuti diciassette anni, decise di tornarsene a casa e affrontare la cosa da "uomo".

Poi c'è Niall, il ragazzo dal viso angelico, ma un vero e proprio bastardo. Usa tutti, nel vero senso della parola. Non è una persona sincera con la gente che non gli interessa. Lui vive una vita piuttosto tranquilla. L'unico problema nella sua famiglia è sua sorella più grande, Rosaly, che si è portata a letto tutti e dico tutti i vecchi amici di Niall. Dico vecchi perché prima erano i suoi migliori amici, ma dopo aver scoperto che se la facevano con sua sorella, li ha uccisi di botte e poi scaricati.

Infine c'è Zayn. Lui è quello a cui mi sono legato fin da subito. È un ragazzo molto riservato e preferisce stare da solo piuttosto che andarsene in giro con persone che parlano sempre. Ama la tranquillità e l'arte. Disegna benissimo, ma non ha mai fatto vedere i suoi disegni a qualcuno che non fossi io. Lui non ha un padre, perché rimasto nel suo paese d'origine: il Pakistan. Si lui è Pakistano, ma nessuno è mai stato razzista nei suoi confronti.

 Suo padre e i suoi cugini più grandi sono partiti cinque anni fa, per andare a difendere il proprio paese dalla guerra e non sono più tornati. Zayn ormai crede che siano morti, dato che non hanno mai telefonato o spedito una lettera. Lui ha tre sorelle più piccole, di cui non parla mai e sua madre si prostituisce ogni sera per portare dei soldi a casa e poter sfamare i propri figli. 

Da tre anni Zayn spaccia droga, sia per aiutare la sua famiglia economicamente, sia per proprio interesse, ma non ha mai esagerato nell'assumere quella sostanza e non lo fa spesso. Solo quando andiamo a delle feste in alcuni locali ne fa uso e in quei casi anche io, Liam e Niall ne prendiamo un po'.

Per quanto riguarda le storie sentimentali, sono stato fidanzato un anno con Eleanor, una ragazza più piccola di me di due anni; stavo bene con lei ed era davvero bellissima: alta, mora, due occhi azzurri e un corpo da paura. È una cheerleader e si sa che le cheerleader fanno da "usa e getta" per tutti. Ci siamo lasciati tre mesi fa, non perché mi mentiva, ma perché col tempo ho notato di non provare più nessuna attrazione per le ragazze. Sono gay, ma non tutti lo sanno. Tutti pensano che io sia un donnaiolo quando invece non sfioro una ragazza da più di tre mesi.

Penso di aver detto abbastanza, perciò torniamo a quel pomeriggio di dicembre...

***

...Sono sdraiato sul letto ad ascoltare la musica dal pc sul mio comodino. Mia nonna mi ha portato una tazza di cioccolata calda e dei dolcetti appena usciti dal forno. È davvero brava in cucina e quando può mi vizia con ciò che prepara: i suoi cupcake al cioccolato sono i miei preferiti.
Addento il primo dolcetto: è al limone.
Mentre mangiucchio sento la vibrazione del mio cellulare, buttato da qualche parte nella stanza. Mi alzo percorrendo tutta la mia camera, centimetro per centimetro, alla ricerca del mio cellulare, fino a quando non lo trovo in una delle mie Vans rosse. Lo afferro leggendo il nome "Zayn" sullo schermo e rispondo.

<< Hei Zayn, dimmi tutto! >>

<< Ciao Lou. Senti stasera il night club vicino al lago organizza una festa. Ti va di andarci? >> chiede, mentre io tento di trovare un pezzo di carta per pulirmi la bocca.

<< Ehm...Liam e Niall che hanno detto? >>

<< A dir la verità sei il primo che ho chiamato; li avviserò dopo. Su dai, sarà divertente e poi un tizio mi ha detto che se prendi tre alcolici, ti regalano una bottiglia di Vodka. E pensa a quante belle ragazze ci saranno! >>

<< Zayn, ti ricordi che sono gay, si? >> Poso il dolcetto nel piatto.

<< Oh, si giusto. Beh allora pensa a quanti ragazzi verranno, per ammirare quelle ragazze seminude. >> dice facendomi ridacchiare.

<< Non lo so.. >>

<< Perfetto! Passo a prenderti alle 20:00. Ciaooo!! >> Chiude la telefonata, senza permettermi di rispondergli.

Guardo l'ora sul cellulare: le 17:40.
Sbuffo, buttandomi sul letto e afferrando il dolcetto che avevo lasciato,convincendomi del fatto che ci sarei andato e i sarei divertito.

*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*+*

Salve a tutti, questa è la mia prima storia sui Larry qui su Wattpad. Mi piacerebbe conoscere le vostre opinioni, o se avete dei suggerimenti per modificare qualcosa che magari non vi piace nel contesto. Quindi se voletestellina e commento 
Mi farebbe piacere :)
Spero che la storia vi piaccia e vi intrighi

- Silvy


Illusion - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora