<< Hei, Lou. Tesoro svegliati, siamo arrivati! >>
Sento una mano calda accarezzarmi il viso e poi due labbra morbide e delicate baciarmi sotto l'orecchio. Sorrido tra me e me, beandomi di quel tocco e apro lentamente gli occhi, sbadigliando poco dopo.
<< Non ti ho detto di fermarti.. >> sussurro con la voce impastata dal sonno, non appena Harry smette di baciare ogni millimetro di pelle sul mio collo. Lo sento sorridere.
<< Muoviti, nanerottolo! >> esclama, dandomi un bacio veloce e scendendo dall'auto. Lo seguo a ruota, raggiungendolo vicino al porta bagagli.
<< Sai sempre come rovinare un momento romantico tu! >> Fingo di essere imbronciato e afferro le mie cose, dirigendomi velocemente alla porta di casa sua. Mentre salgo le scale del porticato, l'enorme porta di legno bianca si apre, presentando l'alta e snella figura di Anne, la madre di Harry.
Arrossisco all'istante, voltandomi immediatamente verso Harry che intanto mi ha raggiunto.
<< Ciao mamma! >> dice, sorpassandomi e salutandola con un bacio sulla guancia. Lei sorride, facendo entrare il figlio in casa, poi posa la sua attenzione su di me. Sorrido imbarazzato.
<< Buongiorno Louis, come ti senti? Harry mi ha parlato della tua brutta influenza. Vieni, prima che peggiori con questo freddo. >>
Mi aiuta a portare le valigie in casa e sorridendo va in cucina a preparare un te per tutti. Mi avvicino ad Harry e gli sussurro all'orecchio.
<< Non mi avevi detto che ci sarebbe stata tua madre. >>
<< Non preoccuparti, non vive qui. È venuta stamattina presto per pulire e sistemare un po' le stanze. >>
<< Oh.. >>
<< Vive con il mio patrigno in una casa non molto lontano da qui. >> mi spiega Harry, lasciandomi poi da solo all'ingresso per andare a recuperare tutti gli scatoloni in macchina.
Mi tolgo il giubbino, appendendolo all'attaccapanni, poi entro in cucina, guardando Anne alle prese coi fornelli. Sorrido, pensando a quanto sia fortunato Harry ad averla, ad avere una figura maschile su cui contare e anche una sorella maggiore.
Io ho soltanto mia nonna e tolta lei non mi resta niente.
<< Louis, tesoro siediti. Avete fatto un lungo viaggio, sarai esausto. >> dice Anne, versando il te bollente in tre tazze.
<< Non sono così stanco, ho dormito per tutto il tragitto. >>
Sorridiamo, poi mi siedo a tavola afferrando la mia tazza e stringendola tra le mani.
<< Da quando hai l'influenza? >> mi chiede, sedendosi anche lei, di fronte a me.
<< Uhm.. da qualche giorno.. non so quando sia iniziata a dir la verità. >>
<< Capisco. Hai consultato un medico? >>
Ora che ci penso no. Non l'ho fatto. Non ho nemmeno preso nessuna medicina da quando ho iniziato ad avere i conati di vomito.
Scuoto la testa, muovendo la bustina di te nella tazza e osservando l'acqua colorarsi.
<< Mamma, i riscaldamenti sono accesi? >> chiede Harry, spuntando improvvisamente dall'ingresso.
<< Oh no. Cielo! L'ho dimenticato. >> Anne si alza di scatto, correndo verso il piano di sopra ed io non posso far altro che ridacchiare e bere dalla tazza.
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Illusion - L.S.
Fanfiction"Come l'hai capito?" "Che cosa?" chiede Harry con un sospiro, allacciando un braccio intorno a me, stringendomi. "Che non potevi stare senza di me." Abbasso lo sguardo, imbarazzato. Lui sorride guardandomi e accarezzandomi la schiena, dopo aver inf...