Capitolo 6

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Il rumore della porta che sbatte mi fa sobbalzare, facendomi svegliare. Apro gli occhi così velocemente che sono costretto a richiuderli per colpa della luce che entra dalla mia finestra. 

Li riapro piano: le tende rosse sono spalancate e svolazzano; le ante della finestra sono aperte e si sente un profumo di pulito, provenire dal bagno della mia stanza.

"Nonna avrà pulito.."

Un'aria fresca proviene da fuori e sento della musica riecheggiare nel soggiorno.

"Da quando mia nonna ascolta la musica?"

Mi alzo stiracchiandomi e, accendendo il cellulare, noto che sono le 10:27. Sorrido, ringraziando mentalmente mia nonna per non avermi svegliato. Mi affaccio alla finestra, ispirando aria pulita e fresca: stranamente oggi è una bella giornata; entro in bagno per lavarmi i denti e poi in pigiama raggiungo il soggiorno.

 È tutto in ordine, ma non c'è nessuno. Mi volto verso la cucina e salto letteralmente in aria, spaventato, quando trovo il riccio dagli occhi verdi, appoggiato allo stinco della porta con un sorriso divertito stampato in faccia.

<< Che diavolo ci fai tu qui?! >> quasi urlo, facendo un passo indietro, mentre cerco con lo sguardo mia nonna in cucina. Lui scuote la testa.

<< Tua nonna non è qui. >>

<< Che le hai fatto? >> chiedo spaventato.

<< Niente, è uscita per fare la spesa. >> Alza le spalle, passandomi accanto e andandosi a sedere sul divano. Lo guardo confuso, cercando di capire come possa essere entrato.

<< Mi ha fatto entrare tua nonna; le ho detto che sono il tuo fidanzato. >>

<< TU COSA?! >> Arrossisco all'istante. Ridacchia.

<< Tranquillo, sto scherzando. >>

Mi passo una mano sulla faccia e sospiro fortemente.

<< Bel pigiama, Louis. >> dice e sorride.

 Le fossette sulle sue guance sono una visione dolcissima. Ha i ricci morbidi, che ricadono sulle spalle e sono tirati all'indietro da una delle sue bandane; questa volta è grigia con dei disegni neri. 

Ha una T-shirt color crema e una felpa grigia e nera, intonata alla bandana; come al solito ha i jeans neri strappati alle ginocchia. Mi chiedo se usi sempre lo stesso o ne abbia tanti identici. 

Scuoto la testa, concentrandomi sul ragazzo seduto al mio divano.

<< Capisco che tu sia sconvolto adesso, ma.. >>

<< Sconvolto? SCONVOLTO?! Cristo santo! >> Lo interrompo, continuando, mentre inizio a camminare avanti e indietro e freneticamente mi passo le mani nei capelli.

<< Io non so chi tu sia! Sei qui, in casa mia, sul mio divano, a sorridermi tranquillo, a sorridermi come se niente fosse! >> sto urlando, ma in questo momento non mi interessa affatto. Lo guardo esasperato e lo vedo quasi in difficoltà. Per la prima volta da quando l'ho incontrato, sembra insicuro.

<< I-io.. >> balbetta.

"Oddio no! Che sto facendo?"

Spalanco gli occhi, vedendolo quasi ferito.

<< Harry.. >> Alza il capo. << Se vuoi che io mi tranquillizzi, devi permettermi di conoscerti.. io non so praticamente niente di te, se non il nome, mentre tu... sai tutto di me, ed è abbastanza strano! >>

Lo vedo rabbuiarsi, abbassare la testa, poi rialzarla e guardarmi.

<< Forse non sarei dovuto venire qui.. >>

Mi avvicino al divano, sedendomi sul tavolino, per poterlo guardare dritto in viso.

<< Per favore.. >> lo supplico.

Sembra rifletterci sopra, ma poi si alza, andando alla porta finestra, dandomi le spalle.

<< Credimi, non c'è proprio niente da sapere su di me. Non ho una vita interessante... >>

<< Okay, allora spiegami il motivo della tua visita! >>

Si gira a guardarmi.

<< Volevo passare del tempo con te... >>

Spalanco gli occhi e la bocca, arrossendo violentemente. Tutto questo non ha un fottuto senso. 

Sospira, spostandosi nella stanza, avvicinandosi allo stereo e lo spegne. Nel soggiorno piomba all'istante un silenzio insopportabile.

<< Ci sono un sacco di cose che vorrei raccontarti, credimi, ma per il momento non posso dirti nulla o andresti in confusione.. >>

Si siede sul pavimento, prendendomi le mani e continua.

<< Lascia che il tempo faccia il suo lavoro. Ci siamo appena conosciuti. Voglio solo che tu ti fidi di me, senza fare domande. >>

Io non ci sto capendo più nulla.

<< Ma come posso... fidarmi di te.. se.. >>

<< Lo so, Louis, è complicato, ma cerca almeno di provarci. >>

I suoi occhi mi stanno penetrando l'anima. È così vicino, le sue mani sono calde e ben strette, intorno alle mie. Le sue labbra rosee sono carnose e ho così tanta voglia di morderle.

"Ma cosa cavolo dico?"

Questo ragazzo è di una bellezza unica e credo che mi stia innamorando di lui. Ma come posso innamorarmi di uno sconosciuto? Eppure lui sa così tante cose di me. Cosa devo fare?

 Chiudo gli occhi, strizzandoli, per calmare la tensione tra di noi e quando li riapro, lui è ancora più vicino al mio viso; i nostri nasi quasi si sfiorano. Non posso resistere ancora a lungo a questa tentazione. 

Mi alzo di scatto, lasciandogli le mani e con le mie tra i capelli, mi sposto verso la finestra, guardando fuori, il giardino spoglio, colpito dal sole.

Forse dovrei tentare, provare a fidarmi di lui.

"E vivere con lui alle calcagne?"

Sospiro, riflettendoci bene e giunto alla conclusione, mi giro a guardarlo. Mi sta fissando con le sopracciglia alzate e le labbra socchiuse.

<< D'accordo, mi fiderò di te.. come amico. Ti chiamerò per le feste, per uscire, per passare del tempo insieme. Mi comporterò con te esattamente nello stesso modo in cui mi comporto con Zayn. >>

Lo vedo sorridere e si alza, venendo verso di me.
Alzo una mano per fermarlo e aggrotta la fronte.

<< A patto che.. >> lo osservo per vedere la sua reazione e continuo. << Tu non appaia all'improvviso in casa mia.. e non mi intrappoli nei bagni! >>

Scoppia a ridere e sorrido anch'io. Che dolce suono che è la sua risata.

<< Posso chiederti una cosa? >> chiede serio.

"Oddio e adesso che succede?" Annuisco.

<< Tu abbracci Zayn? >>

Presso le labbra e annuisco di nuovo.

<< Bene. >> dice e mi avvolge in un abbraccio caldo e morbido, appoggiando il mento sulla mia testa.

"Ma perché sono nato basso?"

Sorrido tra me e me e ricambio l'abbraccio, cingendogli i fianchi, per finire sulla schiena; affondo il viso nell'incavo del suo collo e vengo travolto dal suo buon profumo. Chiudo gli occhi.

"Merda."

Credo proprio che mi sia già innamorato di lui. 


Illusion - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora