<< Posso entrare? >> mi chiede, guardando dentro casa.
Senza dire una parola, mi sposto permettendole di passare e chiudo la porta qualche istante dopo, rimanendo immobile al mio posto.
<< Dov'è Margaret? >> mi chiede, non avendola ancora vista.
<< Che ci fai qui? >> chiedo, ignorando la sua domanda. Incrocio le braccia al petto, aggrottando le sopracciglia e la fisso da capo a piedi.
<< Volevo conoscere mio figlio. >>
Sentire quelle parole uscire dalla sua bocca fanno un male cane.
<< Tuo figlio? Dopo diciannove anni ti ricordi di avere un figlio?! >>
Cerco di non alterarmi e di mantenere i toni bassi, dato che Ivy sta dormendo.
<< Louis, ti decidi a- >> Harry si ferma tra la cucina e il soggiorno, osservando la donna di fronte a me e poi puntando i miei occhi.
Lei lo guarda con meraviglia, quasi rubandogli tutta la bellezza, rimanendo in silenzio e ferma tra me e lui.
<< Harry, puoi lasciarci da soli, per favore? >> chiedo, pregandolo con gli occhi di non fare domande e così com'è uscito dalla cucina, ci rientra, chiudendo la porta.
<< È il tuo fidanzato? >> chiede, guardando poi l'anello al mio dito.
Io continuo a guardarla, senza rispondere e senza muovermi, mentre lei inizia a camminare per il soggiorno, osservando le varie foto di Harry e me.
<< È davvero un bel ragazzo, Louis. >>
<< Mi dici cosa vuoi? E perché sei qui? E non mettere in mezzo la storia del "Volevo conoscere mio figlio" perché non ti credo! >> sputo rabbioso.
La sento sospirare, poi la guardo mentre si siede sul divano e mi chiede di raggiungerla. Decido di avvicinarmi, ma mi siedo sulla poltrona quasi di fronte a lei.
<< Louis.. quando ho saputo di essere incinta, ho dovuto fare una scelta tra due opzioni: abortire o darti alla luce. Non avrei mai potuto lasciarti morire, per cui ho portato avanti la gravidanza, sapendo già a cosa andavo in contro. >>
Decido di lasciarla continuare, per cui rimango in silenzio.
<< Avevo soltanto diciannove anni, non ero pronta a diventare madre, ma voletti provarci, perché eri dentro di me, perché eri parte della mia vita, perché eri il mio bambino. Al quinto mese di gravidanza però, le cose si complicarono. I dottori mi trovarono due tumori, uno al seno e l'altro al rene destro. Mi dissero che avrebbero potuto esserci gravi problemi per la gravidanza e che avrei rischiato addirittura di morire prima ancora di aver partorito. Non potevano operarmi perché ero incinta. Iniziai ad avere paura e per un primo momento anche a odiarti, perché se non ci fossi stato tu nel mio grembo, avrei potuto subire l'intervento. Ma mi pentii subito di aver anche solo minimamente pensato di odiarti e mi feci forza, determinata a portare avanti la gravidanza e a farti nascere. I dottori mi tennero sotto controllo fino al nono mese, quando mi dissero che tu saresti nato e contemporaneamente io sarei morta. >>
I miei occhi sono pieni di lacrime ed il groppo il gola è così grande che un minuto dopo sono una cascata. Tiro su col naso, singhiozzando silenziosamente e continuo ad ascoltarla senza dire una parola.
<< Durante il parto, spesi tutte le mie forze. Guardai i dottori mentre ti tirarono fuori e mi sentii così fiera. Il tuo pianto fu la mia conquista più grande, perché significò che eri vivo. Persi i sensi qualche attimo dopo e mi risvegliai solamente una settimana dopo. I dottori mi dissero che durante il coma, mi fecero l'intervento, ma mi comunicarono che c'era la possibilità che il tumore si ripresentasse, quindi dovevo partire per una clinica, dove mi avrebbero tenuto sotto controllo. Ti abbracciai e baciai una sola volta, prima di prendere la dolorosa decisione di affidarti a mia madre e sparire dalla tua vita. Non volevo crescerti sapendo che sarei potuta morire da un momento all'altro. Ho chiesto a tua nonna di non parlarti di me, nemmeno se fossi stato tu a chiederlo. Per te non sarei mai dovuta esistere. >>
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Illusion - L.S.
Fanfiction"Come l'hai capito?" "Che cosa?" chiede Harry con un sospiro, allacciando un braccio intorno a me, stringendomi. "Che non potevi stare senza di me." Abbasso lo sguardo, imbarazzato. Lui sorride guardandomi e accarezzandomi la schiena, dopo aver inf...