Capitolo 19

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Apro la porta di casa, con mani tremolanti e sudate e dopo essere entrato, la richiudo piano, senza fare il minimo rumore.

Guardo da un lato all'altro della casa, cercando Anne ed Harry, ma fortunatamente non li trovo e con passo veloce raggiungo le scale, per infilarmi in camera da letto e chiudermici dentro.

Appena raggiungo il piano superiore, cerco la stanza, ma sento delle voci provenire dall'ultima camera in fondo al corridoio, che ha la porta socchiusa.

Mi avvicino, e guardo all'interno, trovando Anne ed Harry alle prese per disfare gli scatoloni e mettere in ordine.

<< Quindi adesso ricorda tutto? >> chiede Anne, mentre piega in modo perfetto i miei maglioni.

<< Non proprio tutto, ma la maggior parte delle cose si. Diciamo che quelle più importanti le ha ricordate subito. >>

<< E adesso cosa avete intenzione di fare? >>

<< Vivere, come una normale coppia adolescenziale. Io e lui, il resto non conta. >> spiega Harry, con un sorriso stampato in volto.

Io e lui.

"Il resto non conta." 

Poggio immediatamente una mano sulla mia pancia, sospirando e abbandono la porta, entrando nella nostra camera.

Prendo la piccola foto dell'ecografia e mi siedo sul letto, osservandola. Tocco la macchiolina bianca con le dita e sorrido.

<< Sei davvero qui dentro? >> mi chiedo, toccandomi la pancia. Adesso sono anche un rincoglionito: parlo da solo.

Scuoto la testa, sospirando e mi alzo dal letto, infilando la foto nel mio portafogli e mettendolo nel mio zaino.

"Harry vuole essere una coppia, non una famiglia. Come farò a dirglielo?"

È evidente che lui non ci pensa a queste cose, non è ancora pronto per affrontare questa situazione. E credo di non esserlo nemmeno io. Ho solo 19 anni ed Harry 21; siamo giovani, siamo ragazzi che hanno finito da poco la scuola, come possiamo già pensare ad avere un bambino? O una bambina.

Non abbiamo un lavoro e viviamo in una casa grande. Dobbiamo già pagare le bollette, il giardiniere, ed Harry vuole anche assumere una donna delle pulizie. Poi c'è da pagare per fare la spesa; e la macchina di Harry: lui sta ancora finendo di pagarla e ogni mese dà una certa somma di denaro al venditore dai cui l'ha acquistata.

Mi passo le mani sul volto, sospirando e quando mi volto verso la porta, trovo Harry che sta entrando. Sobbalza appena mi vede.

<< Louis, che ci fai qui? Pensavo fossi- >>

<< Si, il dottore è stato veloce. Sono tornato da poco. >> lo interrompo, avvicinandomi a lui; avvolgo le braccia intorno al suo collo e premo le mie labbra sulle sue. Sento il suo sorriso farsi sempre più grande e dopo un attimo le sue grandi braccia avvolgono il mio corpo.

<< Allora? Cos'ha detto il medico? >> chiede, rimanendo immobile in quella posizione.

<< Ha detto che sto bene.. è solo un virus ed entro qualche giorno dovrebbe passare. >> mento, muovendo gli occhi da tutte le parti, pur di non guardare i suoi. Non sono mai stato bravo a mentire, per cui cerco di non guardarlo, per evitare di cedere e dirgli la verità.

Harry mi da un bacio veloce e poi si stacca, andando verso il bagno. Lo vedo muoversi velocemente e uscire dopo qualche secondo, ritornando poi verso di me.

Illusion - L.S.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora