Capitolo 14

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Apro l'armadietto, dopo aver inserito la combinazione al lucchetto e poso i libri che ho usato durante le lezioni, prendendo quelli che mi serviranno a casa, per fare i compiti. 

Lo richiudo poi, voltandomi e appoggiandoci la schiena sopra, cercando Harry con lo sguardo.

<< Lou, passi da me più tardi? Così andiamo a vedere per il pezzo di ricambio per la mia macchina. >> Zayn spunta all'improvviso alla mia destra e si posiziona davanti a me, distraendomi.

<< Oh, giusto.. uhm, in realtà non so cosa abbia in programma Harry per me oggi.. >> dico sinceramente, corrucciando le labbra.

<< Ah.. hai ricordato altro? >>

<< Veramente no. Per questo credo che oggi andremo da qualche parte.. non so dove. Non so mai dove. >> Abbasso la testa sui miei piedi e Zayn mi richiama.

<< Hei, ci sono dei problemi? >>

<< No, Zay.. è solo che.. è frustrante non poter fare nulla per ricordare da solo. È come se in questo periodo io dipendessi solo ed esclusivamente da Harry. Dev'essere pesante anche per lui e non voglio che la nostra relazione si basi su questo. >>

Zayn sembra capire perfettamente e dopo aver dato un'occhiata al sedere di una ragazza dai capelli neri, si morde il labbro e mi guarda.

<< Hai paura che lui possa scocciarsi di te e di questa storia? >> mi chiede e non posso far altro che annuire, perché è quello che penso.

<< Lou >> mi mette le mani sulle spalle e continua. << Harry ti ama, non farebbe mai nulla per danneggiare te o quello che c'è tra voi. E col tempo ho imparato che è anche molto schietto, quindi se non gli va bene una cosa te la dice, senza giri di parole. >>

Mi sento più sollevato ad ascoltare queste parole, soprattutto se dette da Zayn. Mi fido molto di lui. Vedo Niall in fondo al corridoio chiamare Zayn e salutare me.; ricambio il saluto e sorrido.

<< Lou, io devo andare ora. Mi raccomando, divertitevi e scopate tanto! >>

Lo colpisco sul petto, mentre scoppio a ridere e dopo averlo abbracciato lo guardo allontanarsi, fino ad uscire da scuola.

"Quant'è idiota!" penso mentre continuo a sorridere.

Vedo una montagna di capelli ricci spuntare dal corridoio dei bagni e mi avvicino, salutando il mio bellissimo ragazzo con un bacio sulle labbra.

<< Andiamo? >> chiede, circondandomi le spalle con un braccio. Annuisco e ci avviamo verso l'uscita, raggiungendo la sua auto.

***

<< Okay, forse non saremmo dovuti venire qui. >> ammette Harry sfregandosi le braccia e continuando. << Almeno, non oggi.. >>

Siamo in una specie di centro per cani, non un canile; c'è un grande parco, con una fontana maestosa al centro, tante panchine e giostrine. 

Ci sono cani ovunque con i propri padroni, che giocano, saltano, corrono. È un parco in cui ci sono attrezzi e strutture per cani. 

Ed è davvero una bella cosa! Ho sempre amato i cani, specialmente quelli grandi e sapere che esiste una cosa del genere, mi fa venir voglia di adottarne uno.

L'unica cosa spiacevole è che, nonostante il sole faccia capolino tra le nuvole, fa davvero molto freddo e sia io che Harry stiamo gelando. 

Mano nella mano, camminiamo fino a raggiungere un bar, dove prendiamo due bicchieri di cioccolata calda. Ci sediamo su una delle tante panchine e osserviamo i cani divertirsi con i propri padroni. Ci sono anche dei bambini piccoli, che ridono mentre giocano con i proprio cagnolini.

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