Harry Styles
Era stato difficile andare al lavoro quel Lunedì mattina per due ragioni. La prima, perchè Alexandria stava indossando un top molto corto che non avevo mai visto. La seconda, perchè avrei rivisto Samantha e non avevo idea su come comportarmi al riguardo.
Non avrei dovuto sentirmi a disagio come se avessimo fatto sesso, ma sentivo che quel weekend quel rapporto professionale e spiritoso che avevamo, era cambiato. Ora, sembrava che le cose erano diverse. Spaventosamente diverse. Le cose erano cambiate in una sola notte.
E non mi piaceva del tutto.
"Signor Styles," Alexandria entrò nella stanza, indossava dei bellissimi occhiali da vista e i suoi capelli era tirati su in un perfetto chignon.
"Salve Signorina Turner," mormorai, schiarendomi la gola. Lo sapeva che mi metteva incredibilmente a disagio. E questa cosa le piaceva.
"Ha una chiamata," disse, poi alzò la voce e terminò la frase, "Sulla linea uno."
Delle parole che non avevano niente di sexy, furono trasformate in delle fusa di una ragazza che stava esplicitamente chiedendo del sesso con me.
"Grazie," dissi, evitando di incontrare il suo sguardo. Stava cercando di mettermi in una situazione che sarebbe finita in modo inappropriato. Certo, suonava bene, ma non avrei potuto farlo con una dipendente. Non ora, almeno.
"Signor Styles," disse prima di lasciare la stanza. "Sono nel mio ufficio se ha bisogno di qualcosa. Davvero, qualunque cosa."
Con questo, uscì. Tutto quello che lasciò fu una leggera scia di profumo e il lieve ticchettio dei suoi tacchi.
Presi un respiro profondo accettando la chiamata che era in linea.
"Styles," abbaiai, sapendo già che era uno dei miei noiosi impiegati o una delle compagnie in cui avevo investito.
"Dannazione amico, qualcuno ha una spina infilata nel culo," il raggiante accento inglese di Louis Tomlinson parlò, con una evidente risata.
"Zitto, Lou, che cosa puoi volere ora? Ci vedremo stasera a cena, dimmelo là," dissi, aprendo l'email e scorrendole in modo assente.
Dave Miller: Signor Styles, avevo una domanda riguardo...
Elimina.
Webster: Grill e Bar: Ci piacerebbe invitarla, Signor Styles, ad una cena..
Elimina.
"Volevo solo farti sapere che Samantha si aggregherà a noi, con il suo fidanzato. Vorrebbe presentarcelo e ho pensato che stasera sarebbe stata una grande opportunità," sorrise Louis. Sentii qualcuno dire qualcosa, un sussurro e poi Louis tornò al telefono. "Spero vada bene."
"Oh, nessun problema, non è che io sono uno degli uomini più impegnati a Manhattan. Voglio dire, ovviamente la mia vita gira intorno ad una stagista ventiduenne e il suo dannato fidanzato," roteai gli occhi. Ma Samantha sembrava essere diventata il centro della vita di tutti ultimamente.
Inclusa la mia.
E personalmente, mi piaceva essere il centro della mia stessa vita.
"Ah stai zitto Harry, è una ragazza eccezionale e sono sicuro che il suo fidanzato è un amico, insomma, non può essere cosi male. Oltretutto, mi sembra che tu ti sia preso una cotta per Samantha," disse Louis, ridacchiando.
"Và al diavolo, Lou," scattai frustrato. Cercava sempre di vedere fino a che punto arrivavo. Louis aveva sempre troppi pensieri, il 100% delle volte fastidiosi.
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Empire. H.S. [Italian Translation]
FanfictionLa vita di Samantha Anderson si stava finalmente sistemando. Aveva frequentato la scuola dei suoi sogni, la NYU, aveva ricevuto un'opportunità di stage in una nuovissima agenzia di moda, la Tomlinson Designs, e aveva un fidanzato che la amava immens...