44 - Bisogno di Amici

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Samantha Anderson

"Gli uomini sono i peggiori" dissi ad Aria mentre chiacchieravamo a cena. Lei e il suo ragazzo si erano lasciati per quella che sembrava la milionesima volta. E lei stava piangendo disperata perchè pensava che lui fosse la sua "anima gemella". Nonostante sapessimo tutti che era un'enorme stronzata.

"È solo che, lo amo, capisci?" disse, aggiustando il cappello boemo che teneva in testa. "E stavo per andare con lui a visitare la sua famiglia per Natale, ma adesso non so che fare, perché non posso fottutamente andare con lui ora."

"Beh puoi sempre venire a casa mia per Natale, i miei genitori e i miei fratelli verrano qui. Non lasciare che lui rovini la tua stagione preferita" le disse, afferrandole la mano. "Inoltre, mi servi come riparo dalla mia sadica famiglia."

La mia famiglia, per mancanza di una parola migliore, era fuori di testa. I miei genitori che mi avevano cresciuta proprio qui a New York, si erano poi trasferiti giù al sud non appena avevo raggiunto il college. Volevano aprire una fattoria organica.
Come diavolo passi dall'essere un avvocato di New York ad un contadino organico in una piccola città al sud?

Quando io e i miei fratelli avevamo capito quanto fossero pazzi, loro, Jason e Ethan, si erano trasferiti al sud con loro per assicurarsi che non avessero completamente perso le staffe. Jason e Ethan vivevano in una delle città più grandi, e si erano messi d'accordo per andare a far visita ai nostri genitori di tanto in tanto.

Quello sarebbe stato il primo Natale dopo anni dove la mia famiglia era tutta insieme.

Ne avremmo viste delle belle.

Lei rise, "Grazie mille, sei la persona migliore che io conosca. In più, non ci vediamo da decenni. Come va con Riley? Ti sta ancora facendo impazzire?"

"Ho bisogno che se ne vada" mi sfogai. "Mi fa fottutamente impazzire, ho bisogno che se ne vada da casa mia. Io e Luke siamo già fin troppo instabili, lei di certo non rende la situazione migliore. Qualsiasi cosa succeda, lei la rende peggiore."

"Mi dispiace Sammy, magari i tuoi genitori ti aiuteranno a farla andare via?" suggerì. "Sono sicura che a loro non piaccia che lei vada in giro per il paese specialmente da quando si sono trasferiti giù al sud."

"Prego Dio che tu abbia ragione" ansimai, prendendo un sorso del vino rosso che avevamo ordinato. Mi era mancata Aria, l'avevo completamente trascurata. Quindi era bello essere di nuovo con lei. "Mi sei mancata."

"Non posso essere più d'accordo, ma è okay! Oh mio dio me ne sono completamente dimenticata," disse sgranando gli occhi e quasi rovesciando il suo bicchiere d'acqua, "Come va con Styles? Non hai più detto niente!"

"È finita" risposi, abbassando lo sguardo sul mio grembo.
Lei mi guardò in cerca di altre informazioni.
"Stare con lui è stato uno sbaglio e ha incasinato le cose tra me e Luke, ingiustamente. Siamo amici. Tutto qui."

"Wow, buon per te, credo," disse sorridendo. "Mi piacevate voi due insieme."

"Cosa intendi?" le chiesi, confusa. Lei non ci aveva mai veramente visto interagire, quindi non ero sicura di come lei potesse commentare la nostra relazioni.

"Ho visto delle foto in giro e non so, tu eri diversa mentre eri con lui. Eri, non lo so onestamente, mi sembravi più felice, forse? Non non è questo," scosse la testa. "Più luminosa, penso sia la parola giusta, più sicura di te."

Alzai le sopracciglia guardandola, "Oh, beh, penso di essere felice con Luke. Penso onestamente, che fossi attratta da Harry perchè era una novità. Niente di serio."

Non ero davvero sicura se stessi cercando di convincere lei o me stessa.

"Va bene," disse, esitando. La sua miscredenza nei miei confronti era molto evidente, ma non era una di quelle che cercava di tirarmi fuori le cose dalla bocca se non volevo. Lei capiva che ero una che preferiva capire le cose da sola, nonostante quello che gli altri pensavano o volevano.

Empire. H.S. [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora