Empire. H.S. [Italian Translation]

20 - Versare il vino

Samantha Anderson

Odiavo Harry Styles. Nei miei 24 anni di vita, non avevo mai odiato qualcuno come odiavo Harry Dannato Styles. Sapete, era quello il suo nuovo nome. Harry Dannato Styles.

Perchè dannata me che l'avevo fatto entrare nella mia vita.

Sembrava che tutto quello che volevo o che avevo veniva distrutto da quel coglione.

Avrei potuto letteralmente perdere tutto, il mio fidanzato, il mio lavoro, la mia intera sanità. E a questo ragazzo non ne sarebbe importato niente.

Cosi passai l'intera cena guardandolo. Letteralmente, solo fissandolo.

Era il giorno più brutto della mia vita. Anche più brutto del giorno che avevo realizzato di essere dimenticata di comprare i biglietti per i King Of Leon. Si, peggio di quel giorno. E non pensavo fosse possibile.

"Sammy, mi passi il vino," disse Luke, voltandosi verso di me. Non aveva la minima idea di tutto quello a cui stavo pensando in quel momento. A differenza di Harry, che continuava a lanciarmi delle occhiate. Chiaramente, per la prima volta in assoluto, si trovava a disagio con la mia rabbia.

"Certo," dissi, prendendo la bottiglia di quello rosso. Come feci per passargliela, il mio bracciò urtò contro uno strano angolo del tavolo, facendomi cadere la bottiglia e rovescaindomi il vino addosso.

Yup, era definitivamente il giorno peggiore della mia vita.

"Cazzo!" urlai, senza realizzare quello che avevo appena effettivamente detto.Alzai lo sguardo e le mie guance si tinsero di rosso, guarando Louis seduto sulla sua sedia. "Oddio, mi dispiace!"

"Nessun problema," rise, scuotendo la testa. Harry, che era seduto di fianco a lui aveva un arrogante ghigno sul viso.

"Ti aiuto a pulirti," disse Eleanor, con pura premura. Mi aiutò ad alzarmi dal mio posto per non versare altro vino sulla sua tovaglia bianca e il costoso pavimento in legno. Quello sarebbe potuto succedere solo a me.

"Sono cosi dispiaciuta," dissi, il mio viso ancora rosso.

"A me dispiace per questo bellissimo vestito che indossi," sospirò, un sorriso confortevole sulla sua faccia, mi prese per un braccio. Eleanor era davvero dolce, molto diversa da come mi immaginavo potesse essere la fidanzata di Louis. Mi aspettavo il solito stereotipo di ragazza, con capelli perfetti, corpo perfetto, tutto perfetto. Ma Eleanor, oltre che bellissima, era anche sorprendentemente normale. In qualche modo, mi ricordava Aria. "Puoi prendere qualcosa di mio."

"Oh, non devi," dissi scuotendo la testa. Era veramente troppo gentile.

"Oh avanti, sarà più facile che pulire quella macchia. Conosco una fantastica lavanderia a secco che probabilmente ti potrà aiutare, ti darò il numero," disse Eleanor portandomi, per la seconda volta, nella sua cabino armadio.

"Non ti posso promettere che sarà bello quanto quel vestito - Alexander McQueen, giusto?"

"Si," dissi, la macchia aveva attraversato il vestito ed aveva bagnato il reggiseno che stava diventando un tantino scomodo. "E sono sicura che hai dei vestiti di gran lunga più belli dei miei."

"È principalmente roba che mi ha dato Louis," ammise Eleanor, "è lui quello che un occhio per la moda, che ora sta passanso anche a me."

"Posso immaginare," risi. Lavoravo con Louis a malapena da due settimane ed il mio radar per la moda era già molto elevato.
è un genio.

"Che ne pensi di questo?" disse, tenendo in mano un vestito in tinta unita nero.

"Dovrebbe andare bene, un tantino troppo stretto per i miei standard," dissi. Non ero il tipo che amava mettere in mostra il proprio corpo. Non che lo odiavo, o cose simili, solo che non indossavo abiti stretti. L'unica volta in cui ero uscita con un abito stretto era stata la sera in cui io ed Harry...