Samantha Anderson
Quando mia sorella tornò a casa, portò con sè una notizia che mi fece venir voglia di darle fuoco.
"Indovina in chi mi sono imbattuta mentre facevo la spesa!" disse, un ghigno condiscendente sul volto. Grugnai, potevo solo immaginare quello che stava per dire.
"Chi?" scattai, tagliando delle cipolle per mia mamma. Avremmo fatto la grande cena di Natale il giorno seguente ma mia mamma aveva insisito per iniziare a preparare. C'era ancora qualche traccia di avvocato nella sua personalità.
"Il tuo capo, Harry Styles," esclamò, facendomi cadere il coltello dalle mani, mi voltai a guardarla. "Abbiamo iniziato a chiacchierare e l'ho invitato a cena."
Se gli sguardi avessero potuto uccidere, mia sorella sarebbe stata già stecchita. "Perchè diavolo l'hai fatto?"
"Oh ma è fantastico, tesoro, ho sempre voluto incontrarlo e poi più siamo meglio è, giusto?" esultò mia madre, con un sorriso enorme in faccia. "Hai parlato così bene di lui, sarà incredibile!"
"Ha detto che non aveva nessun piano e non potevo lasciarlo da solo, Sammy, andiamo, sarà divertente," disse mia sorella, un'espressione innocente ad adornarle il viso.
Volevo solo correre da lei e ucciderla a coltellate, ma mi trattenni.
Non ci potevo credere. Natale sarebbe stato un assoluto disastro se ci fosse stato anche lui. Luke sarebbe stato sul punto di scoppiare tutta la sera e mia sorella lo sapeva, cazzo. Mia mamma era sovraeccitata, comunque, pensava che lui fosse una specie di Dio, semplicemente perchè mi aveva assunta ed era "carino" con me. Non era a conoscenza di tutto quello che era successo, e sarebbe rimasto così, non mi importava nulla. Non volevo di certo coinvolgere mia madre nei miei problemi.
"Puoi andare a dirlo a Luke?" chiesi a Riley, con un ghigno malefico sul viso. Si sarebbe dovuta subite tutte le urla di Luke, proprio perchè era colpa sua. "È lui l'incaricato dei posti a sedere per la cena e ha bisogno di saperlo."
Mia sorella alzò gli occhi al cielo e uscì dalla cucina. Era così stronza a volte."È tutto okay, tesoro? Pensavo che saresti stata contenta di avere Harry qui, mi avevi parlato così bene di lui al telefono," disse mia mamma. Era così all'oscuro di tutta la situazione che mi faceva male mentirle. Sospirai prima di parlare, come cavolo avrei potuto spiegarglielo senza che le cose diventassero imbarazzanti e soprattutto senza spifferare tutto riguardo me ed Harry?
"Solo, non lo so, avere il mio capo qui è strano," mormorai.
"Ma Louis verrà, giusto?"
"Sì, credo, è solo che, Harry è diverso, non penso che amerà l'atmosfera famigliare che abbiamo qui," dissi, insicura su come spiegarglielo."Che 'atmosfera famigliare'?" chiese mia mamma, sconcertata. Era scioccata del fatto che io mi vergognassi della mia famiglia.
"Fuori di testa, psicopatica. Che ti fa venire l'emicrania," dissi, sollevando un sopracciglio. La mia era una famiglia di svitati e non volevo che Harry la vedesse. E non aiutava il fatto che facevamo fatica anche solo a scambiarci dei monosillabi in quel periodo.
"Tesoro mio, saremo semplicemente eccezionali," ridacchiò mia mamma, lasciandomi un bacio sulla tempia. "Si divertirà da morire, siamo ben conosciuti per la nostra gentilezza."
"Già, è vero," risposi, alzando gli occhi al cielo. Ero preparata ad uccidere mia sorella.Non aveva nessun diritto. Sgattaiolai fuori dalla cucina, e la trovai nella sua camera da letto.
"Ma che cazzo?" scattai contro di lei. "Come ti sei permessa?"
STAI LEGGENDO
Empire. H.S. [Italian Translation]
FanfictionLa vita di Samantha Anderson si stava finalmente sistemando. Aveva frequentato la scuola dei suoi sogni, la NYU, aveva ricevuto un'opportunità di stage in una nuovissima agenzia di moda, la Tomlinson Designs, e aveva un fidanzato che la amava immens...