52 - Giorni di Pioggia

11.5K 486 71
                                    

Samantha Anderson

Erano passati tre mesi senza di lui. Ogni giorno che passava era pieno di dolore e frustrazione. Tutto ciò che desideravo era vederlo. Tutto quello che volevo era abbracciarlo ma non ero ancora stata capace di fare quel grande passo e decidere di raggiungerlo a Londra. Non potevo proprio semplicemente volare fin lì e cercarlo. Trovarlo e rimenere con lui.

Quel giorno all'aeroporto mi aveva fatta a pezzi. Sentivo come se ci fosse un potere superiore che mi dicesse continuamente che non dovevo stare con lui.

Ora, sapevo che quella voce si stava sbagliando. Tutto nel mio cuore e nella mia anima mi diceva che lui era la persona fatta per me, ma seduta davanti al computer nel mio ufficio seppi che lui non sentiva ciò che sentivo io.

Le ultime settimame erano state disseminate da articoli e foto che lo ritraevano in giro per l'Europa insieme a diverse modelle e attrici, tuttavia nulla era confermato. I suoi affari stavano andando alla grande e lui era andato avanti.

Non potevo biasimarlo. Io era stata quella che non aveva fatto tutto ciò che era in suo potere per andare a cercarlo. Era io quella già in una relazione quando ci eravamo conosciuti. Io ero quella che aveva mandato tutto a puttane. Lui mi amava. E ci avevamo messo entrambi troppo tempo a capirlo e accettarlo.

Quindi me ne stavo lì seduta, alla Tomlinson Designs, a crogiolarmi nell'assenza di qualcuno che era troppo buono per me.

"Samantha," disse Louis, sporgendosi con il capo dentro il mio ufficio. "Jones del marketing è qui, deve discutere con te riguardo alcune cose."

"Grazie Lou," gli sorrisi chiudendo le finestre di Internet aperte sul mio computer. "Arrivo subito."

Mi sistemai la gonna nello stesso momento in cui mi alzai e lanciai un'occhiata allo specchio situato nell'angolo del mio ufficio. Osservai il mio outfit e il mio viso. Sembravo stanca. E triste. Scossi leggermente la mia blusa e abbassai lo sguardo sui tacchi ai miei piedi. Il mio stile aveva sofferto molto da quando Harry se n'era andato. C'era tanto più nero nel mio guardaroba e i miei capelli non erano quasi mai acconciati.

Sistemai in modo veloce la mia chioma e diedi un'altra aggiustata al mio outfit prima di uscire e dirigermi verso la sala conferenza. Louis era seduto al tavolo insieme a Jones del marketing. Quando iniziarono a discutere con me riguardo la nuova linea femminile cercai in tutti i modi di ascoltare ogni singola parola che dicevano. Era difficile farlo quando ero concentrata su un altro milione di cose.

Harry. Harry. Harry.

"Che te ne pare di questo, Samantha?" mi chiese Louis.

"Uh, sì, va benissimo!" dissi, sperando di non aver accettato qualcosa di troppo orribile.

"Perfetto! Metteremo sù il servizio fotografico già domani!" mi disse, stringendo la mano a Jones. Feci lo stesso subito dopo. Una volta che Jones se ne fù andato Louis si voltò verso di me e sospirò.

"Che cosa ti sta succedendo, Samantha? So per certo che non stessi ascoltando neanche una parola di quello che stavamo dicendo," rispose Louis, gurdandomi. "È per Harry?"

"Come fai...?"

"Aria," mi disse solo, sospirando. "So dell'aeroporto."

"Sì, beh, non avrebbe comunque funzionato tra noi due," dissi sperando con tutto il cuore di non sembrare troppo triste. "Ormai se n'è andato e io lo sto superando."

Louis emise un lamento, "Vai a Londra, Samantha. Sai che è quello che vuoi. E io so che è anche quello che vuole lui. Ti sorprenderebbe sapere che tutti questi articoli che stanno uscendo sono totalmente falsi."

Empire. H.S. [Italian Translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora