Capitolo 4( Parte 2)

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<< Che ne dici se ci divertiamo un po'? Mi piacciono le tipe toste come te. >> Mi volto con il battito del cuore che aumenta sempre di più dalla paura e vedo un ragazzo da me sconosciuto, alto, magro, con i capelli biondi e occhi castani.

<< Toglimi immediatamente le mani di dosso. >> Grido, allontanandomi da lui per quanto difficile sia. Fare movimenti veloci in acqua è quasi impossibile. Ma non riesco nel mio intento.

<< Sei così carina e... >> È ubriaco e tenta di slacciarmi il top ma lo allontano con una spinta. Cerco di scappare dirigendomi verso la battigia ma mi prende la mano e mi trascina indietro.

<< Smettila...Aiuto...>> Grido con tutta la voce che posso utilizzare, ma la musica impedisce di farmi sentire dagli altri.

<< Sta zitta. >> Ora è abbastanza nervoso. Per evitare che mi veda qualcuno mi immerge completamente sott'acqua per qualche secondo, mi sento soffocare, perdo il senso dell'orientamento. Dopo qualche secondo mi prende per i capelli facendomi riemergere solamente la testa. Cerco con tutte le forze che mi rimangono di liberarmi dalla presa ma non ci riesco.

<< Non aver paura...>> Puzza di alcol. Mi guarda con occhi infuocati. << Voglio solo divertirmi. >>

<< Va al diavolo...>> Cerco di infilzare le unghia nella sua mano per lasciarmi andare i capelli ma mi blocca prima del tempo.

<< Cosa volevi fare?>> Chiede infuriato.

<< Lasciami andare...>> Lo guardo priva di forze. << Per favore. >> Lo supplico.

Fa una risata e mi immerge nuovamente sott'acqua. Ingoio più acqua del dovuto. Non posso più trattenere il respiro. Sento solamente il battito del mio cuore divenire sempre più debole. Non riesco a capire più nulla, percepisco che il ragazzo mi tira la testa fuori dall'acqua e mi porta a peso morto sulle sue spalle verso la spiaggia.

<< Ragazza, svegliati su. >> È in preda al panico, lo sento dal tono della voce. Mi da schiaffi sul viso ma non faccio nulla per riprendermi, non ho le forze. Sono coricata sulla sabbia. E l'unica cosa che desidero in questo momento, anche se mi contraddico è Cade.

<<Noele.>> Una voce calda e delicata ma preoccupata grida il mio nome. << Che diavolo le hai fatto?>>

Apro leggermente gli occhi e lo intravedo. << Cade...>> Sussurro. Mi sento stanca, voglio solo dormire.

<< Allontanati immediatamente da lei. >>

" Ora lo prende a pugni" penso.

<< Non le ho fatto niente. Anzi! L'ho vista che chiamava aiuto e sono entrato in acqua per soccorrerla. >> Ma che attore! Sa mentire perfettamente.

<<Noele, non dormire, sta sveglia. Resta con me. >> Mi sussurra all'orecchio, dopo avermi presa tre le sue braccia. << Ti porto al sicuro. >>

<< No, voglio rimanere qui. >> Dico con un filo di voce.

<< Ma che diamine Noe. >>Esclama infuriato. <<Volevi ucciderti?>>

" Perché ti importa di cosa volevo fare? Non ti importa nulla di me o di come mi hai fatto sentire in questi giorni " penso e vorrei tanto dirglielo ma non ho il coraggio.

<< Sta zitto! Ho mal di testa. >>

" Come faceva a sapere dove mi trovavo se non ci sentiamo da cinque, lunghi, interminabili, infiniti e stramaledetti giorni?" Mi chiedo lecitamente.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora