<< Mi ricordi il primo giorno che ci siamo visti. >> Sorride guardandomi con occhi dolci.
<< Perché?>> Ricambio il sorriso.
<< Perché sembravi una detective e lo sei tutt'ora. >>
Mi ritornano in mente le domande che gli feci e divento rossa in volto.
Ad esempio: "Con quante donne sei stato?"
Come vorrei domandarglielo, ma per il momento basta con le informazioni, è una valanga di emozioni negative e non credo di essere in grado di reggerle tutte.
<< Sono stata bene oggi. Mi dispiace per averti rovinato la giornata. >> Mi faccio dispiaciuta.
<< Non preoccuparti, avremo tutto il tempo a disposizione. >> Mi alza il mento con l'indice per guardarmi negli occhi. << Ti prometto che recupereremo tutto il tempo perso. >> Fa un sorriso piena di malizia. Il cuore salta un battito quando si avvicina a mordermi il labbro inferiore.
Dio quanto amo quest'uomo. Si lo amo alla follia e nessuno può amarlo quanto me, è un vigile del fuoco, sa fare l'inimmaginabile ed è tutto mio.
<< Ci vediamo domani piccola. >> Sussurra con tono seducente.
"Come domani? Perché non stasera? Perché? Io voglio vederti stasera."
Abbasso lo sguardo e faccio un'espressione di disapprovazione. Non voglio che vada via.
<< Fidati di me. >> Mormora.
Lo guardo andare via con la sua fidata Mustang che va incontro al tramonto. Sento ancora il suo delizioso profumo dentro le narici.
Entro nel mio appartamento e già mi manca. Aspetto con impazienza che arrivi mio fratello.
Alle diciotto in punto sento bussare alla porta, guardo dallo spioncino e vedo mio fratello, Irina e mio padre.
Apro immediatamente facendoli accomodare.
<< Ciao tesoro. >> Mi saluta mio padre dandomi un bacio sulla guancia, seguito da mio fratello e da sua moglie.
<< Come mai mamma non c'è?>> Mi sporgo dalla porta per vedere se è nascosta da qualche parte. Ma niente.
<< Odia vedere partire le persone, soprattutto se a farlo è suo figlio. >> Risponde mio padre.
<< Cade dov'è?>> Chiede Roy.
Seguo il suo sguardo. << Di certo non lo troverai sotto il divano. È appena andato via. >>
<< Peccato, mi avrebbe fatto piacere salutarlo. >> Esclama. Si accomoda sul divano con la solita grazia di un elefante.
<< Oh, vi manda i suoi saluti, ovviamente. >> Mi affretto a rispondere.
Già ma perché non è rimasto? Se ha chiesto due giorni di permesso da lavoro per me, avrà fatto lo stesso anche lui.
<< Sapete, oggi siamo stati a Waimea. >> Sussurro felice come una bambina con gli occhi lucidi.
<< A fare?>> Chiede mio padre. Intravedo un filo di irritazione. Insomma non posso farci niente se è geloso. Sono abbastanza grande, vivo da sola e posso fare quello che voglio.
<< A visitare il Waimea Canyon. È stupendo e immenso. Poi siamo andati in un ristorante, gestito da sole ragazze e poi abbiamo fatto ritorno. >> Spero di riuscire a rassicurare mio padre con questo racconto.
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Si Mr. Evans ( Vol. 1)
Literatura KobiecaQuando Noele Lewis, giovane barista di Hilo venne difesa per la prima volta da Cade Evans, sexy vigile del fuoco coordinatore, si accorge di aver perso il controllo dei suoi occhi fissi sul suo scultoreo fisico e la parola. Arrivata a casa si convi...