16
Mi sveglio, mi metto sul fianco sinistro e guardo l'orologio. Sono le 3.30 del mattino. Faccio un sospiro, mi manca, vorrei tanto che fosse qui con me e stare abbracciata a lui, ma non c'è.
Guardo fuori dalla finestra e vedo solamente la luce emanata dalla luna, poi mi metto supina e fisso il soffitto. Il mio inconscio mi obbliga a vestirmi e andare in caserma. Sta diventando un'ossessione, non posso più stare lontana da lui. Mi sono innamorata dell'uomo sbagliato, io non sono fatta per rispettare le regole, infrangerò la numero uno, "non prendere iniziative" ma non posso fare altrimenti.
Metto una maglia rossa a mezze maniche, dei leggings blu e delle ballerine del colore degli stessi leggings. Mi lavo la faccia, i denti, i capelli li lego in una coda di cavallo, poi prendo le chiavi di casa insieme a quelle della mia Chevrolet Bel
Air che Cade mi ha gentilmente fatto
riparare ed infine prendo il cellulare.
Mentre aspetto l'ascensore mi sento invadere da una sensazione di ansia, come se stessi per fare una sciocchezza, ma decido di oppormi, devo andare da lui.
Dieci minuti dopo, arrivata in caserma, vedo la sua auto. Posteggio la mia auto accanto a quest'ultima e sto attenta a non poggiare il portello su Lanoir una volta scesa.
Le gambe mi tremano, quasi ritorno indietro. Mi fermo a guardare la caserma, giro sui tacchi e ritorno in auto.
<< Che stai facendo?>>
Oddio, la sua voce, il tono che ha usato per farmi la domanda, non prospetta niente di buono. Mi volto ed eccolo, nella sua divisa, più bello che mai.
<< Cosa ci fai qui? >> Chiedo di soprassalto.
<< Questo dovrei chiederlo io a te. >>
<< Io...ehm...io...non...>> Non riesco a finire la frase. I suoi occhi puntati su di me mi intimoriscono.
<< Allora?>> Alza le braccia e aggrotta la fronte in attesa di una mia risposta.
<< Io...mi mancavi. >> Borbotto con lo sguardo per terra. << Ma sono le 3.50 di notte. >>
Già, come se non lo sapessi...
<< Si...lo so. >>
<< Poteva esserci qualche ubriaco per strada, Noele. >> Mi ammonisce. Sembra irritato. << Hai di nuovo infranto le regole. >>
Alzo lo sguardo per incontrare il suo. Ha i lineamenti del viso duri.
<< Al diavolo tu e le tue stupide regole. >> Gli grido contro. Mi volto, dandogli le spalle e vado nella mia auto.
<< Noele... >>
<< Volevo solamente vederti. >> Una lacrima scende dal mio viso, seguita da altre, non riesco a trattenermi, scoppio in un pianto doloroso. Mi sento mortificata. Sapevo che non dovevo venire qui.
Cade mi raggiunge. Mi volta, poggiandomi all'auto. Con i pollici mi asciuga le lacrime che scendono copiose. << Se c'è una cosa
che non sopporto, è vederti piangere. >> Posa una mano dietro
la nuca, poggiandomi il viso sul suo petto. L'altra la strofina sulla mia schiena. Lo abbraccio, continuando a piangere, lo stringo più forte che posso ma le forze mi hanno abbandonata.
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Si Mr. Evans ( Vol. 1)
ChickLitQuando Noele Lewis, giovane barista di Hilo venne difesa per la prima volta da Cade Evans, sexy vigile del fuoco coordinatore, si accorge di aver perso il controllo dei suoi occhi fissi sul suo scultoreo fisico e la parola. Arrivata a casa si convi...