Capitolo 25

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Ammiro lo strano mix di colori così tipico delle isole Hawaiane. Il verde brillante dell'erba che copre vasti tratti di terreno degli altipiani esalta ancora di più i colori stratificati rosso e nero della roccia lavica a causa dell'erosione. A questo paesaggio dai colori così vividi e dalle forme maestose si sovrappongono le ombre delle nubi che aggiungono a tutto ciò un tocco di profondità e pace.

<< Questo è il Waimea Canyon, conosciuto anche come il Grand Canyon del Pacifico, lungo circa 16 km e alto 900 metri. >> Sussurra Cade indicando con le braccia aperte questo incantevole posto.

<< E lo gireremo tutto? >>

<< Se ci riusciremo, perché no. >> Intreccia le dita alle mie e come una coppia normale e felice di fidanzati cominciamo la nostra avventura.

<< Qui siamo al Waimea Canyon Overlook. >>

Non posso che ammirare una meravigliosa cascata che precipita con vari salti per decine e decine di metri.

<< È bellissimo. >> Esclamo felice come una bambina.

<< Sapevo ti sarebbe piaciuto. >> Mi stringe in un abbraccio.

<< Hai mai portato Carol qui?>> Chiedo, con l'orecchio poggiato sul suo petto.

<< Per quanto tu possa crederci, no, non l'ho mai portata. >>

<< Quindi io sono...>> Mi interrompe, guadandomi negli occhi. Stava per sposarsi con lei e

non l'ha mai portata in un posto così. Io girerei tutto il mondo insieme a lui e lo porterei in tutti i luoghi da me conosciuti.

<< Si, sei la prima ragazza che porto il questo posto fantastico. Te l'ho detto, sei davvero importante per me. >>

Piega le labbra in un dolce sorriso.

<< Adoro le tue fossette. >> Gli pizzico le guance. Volevo farlo da tanto.

<< Io amo tutto di te. >> Esclama tornando serio in volto, come se volesse dirmi una

cosa ma non ci riesce. << Non sei incinta, vero?>>

Divento rossa in volto. Perché diamine mi ha fatto una domanda del genere da un momento all'altro?

<< Certo che no. >> Esclamo. << Perché me lo chiedi?>>

<< Perché quando sei salita in macchina hai preso le sembianze di una donna in dolce attesa da come odoravi il profumo della colazione. >>

Lo guardo allibita.

<< No, non lo sono, anche se mi piacerebbe ma per il momento non credo di volerne uno e poi prendo la pillola regolarmente. Tu?>>

<< Io cosa?>> Chiede facendo finta di non capire.

<< Ne vorresti uno?>>

<< Non credo sarei in grado di badare a un neonato, sono troppo complicati, pannolini, biberon, pianti notturni...>>

Lo interrompo. << Ho capito, i bambini ti terrorizzano. >> Mi lascio scappare una risata.

<< Mi prendi in giro?>> Alza un sopracciglio.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora