Capitolo 7 ( Parte 2)

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Giungiamo di fronte un hotel, è immenso, circa dieci piani, pieno di vetrate e di luci rosse e blu. Ferma l'auto, spegne tutto e toglie le chiavi.

<< Scendi. >> Mi ordina.

Non è dolce in questo momento, non si affretta per aprirmi la portiera e porgermi la sua calda mano per aiutarmi a scendere. Si è fermato davanti l'auto e mi tende il braccio. Lo raggiungo e mi prende per mano. Camminiamo a passo veloce. Entriamo nella reception e troviamo due signorine.

<< Una stanza per favore. >> Ordina Cade alla ragazza. Batte il dito ripetutamente sul banco come se fosse impaziente.

<< Nome?>>

<< Cade Evans. >>

<< Un documento per favore. >>

Cade prende il portafoglio dalla tasca interna della giacca e gli porge la carta di identità.

<< Perfetto. >> Porge una scheda che funge da chiave per aprire la porta della stanza a Cade. << Stanza 814, ottavo piano. Buona permanenza signori. >> Ci rivolge un sorriso e andiamo verso l'ascensore.

Cade pigia il pulsante di chiamata. Impiega circa dieci secondi prima di arrivare da noi e aprire le porte.

Entriamo e pigia il tasto numero otto. Mi poggio nella parete e abbasso la testa.

<< Perché siamo qui?>> Lo stomaco mi si contorce.

<< Dobbiamo parlare. >> Dopo l'ultimo bacio mi rivolge il primo sguardo.

<< Ho fatto qualcosa che non dovevo?>>

<< Lo sai di cosa dovremmo parlare. >>

Non faccio in tempo a rispondere che le porte si aprono. Mi prende per mano e usciamo dall'ascensore. Per terra è ricoperto di moquette blu notte, le pareti sono color senape e le porte delle stanze rosse e al centro di esse vi è un medaglione che contiene il numero, color oro.

Giungiamo davanti la porta, Cade prende la scheda e la apre. Mi fa entrare. Mi stringe il polso con la sua mano e chiude la porta. La luce si accende automaticamente. Attraversiamo una saletta e giungiamo nella stanza da letto, è ampia, le pareti bianche e la moquette beige, di fronte il letto vi è una scrivania in legno massiccio chiaro con dei cassetti e sopra una tv a schermo piatto di quaranta pollici. Ai lati del letto due comodini dello stesso materiale della scrivania. Il letto è ricoperto da un lenzuolo anch'esso beige e su ogni cuscino vi è un cioccolatino. Alla sua destra si trova una finestra che porta a un enorme balcone che da una meravigliosa visione di quello che è la spiaggia di Hilo. Cade mi fa accomodare sul letto matrimoniale. Toglie la giacca e la poggia sulla poltrona. Io rimango seduta a guardarlo. È così bello!

<< Siamo qui solo perché dovremmo parlare? Non potevamo andare in uno dei nostri appartamenti?>> Chiedo, guardandomi intorno.

<< Perché qua non ci disturberà nessuno. >>

<< Ci sono i cellulari. >>

<< No, li ho lasciati in auto. >>

" Cosa? E non mi sono accorta di niente?" Solo dopo noto di aver lasciato la borsetta in auto. Sperò sarà in un posto dove nessuno la vedrà.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora