Giungiamo di fronte un hotel, è immenso, circa dieci piani, pieno di vetrate e di luci rosse e blu. Ferma l'auto, spegne tutto e toglie le chiavi.
<< Scendi. >> Mi ordina.
Non è dolce in questo momento, non si affretta per aprirmi la portiera e porgermi la sua calda mano per aiutarmi a scendere. Si è fermato davanti l'auto e mi tende il braccio. Lo raggiungo e mi prende per mano. Camminiamo a passo veloce. Entriamo nella reception e troviamo due signorine.
<< Una stanza per favore. >> Ordina Cade alla ragazza. Batte il dito ripetutamente sul banco come se fosse impaziente.
<< Nome?>>
<< Cade Evans. >>
<< Un documento per favore. >>
Cade prende il portafoglio dalla tasca interna della giacca e gli porge la carta di identità.
<< Perfetto. >> Porge una scheda che funge da chiave per aprire la porta della stanza a Cade. << Stanza 814, ottavo piano. Buona permanenza signori. >> Ci rivolge un sorriso e andiamo verso l'ascensore.
Cade pigia il pulsante di chiamata. Impiega circa dieci secondi prima di arrivare da noi e aprire le porte.
Entriamo e pigia il tasto numero otto. Mi poggio nella parete e abbasso la testa.
<< Perché siamo qui?>> Lo stomaco mi si contorce.
<< Dobbiamo parlare. >> Dopo l'ultimo bacio mi rivolge il primo sguardo.
<< Ho fatto qualcosa che non dovevo?>>
<< Lo sai di cosa dovremmo parlare. >>
Non faccio in tempo a rispondere che le porte si aprono. Mi prende per mano e usciamo dall'ascensore. Per terra è ricoperto di moquette blu notte, le pareti sono color senape e le porte delle stanze rosse e al centro di esse vi è un medaglione che contiene il numero, color oro.
Giungiamo davanti la porta, Cade prende la scheda e la apre. Mi fa entrare. Mi stringe il polso con la sua mano e chiude la porta. La luce si accende automaticamente. Attraversiamo una saletta e giungiamo nella stanza da letto, è ampia, le pareti bianche e la moquette beige, di fronte il letto vi è una scrivania in legno massiccio chiaro con dei cassetti e sopra una tv a schermo piatto di quaranta pollici. Ai lati del letto due comodini dello stesso materiale della scrivania. Il letto è ricoperto da un lenzuolo anch'esso beige e su ogni cuscino vi è un cioccolatino. Alla sua destra si trova una finestra che porta a un enorme balcone che da una meravigliosa visione di quello che è la spiaggia di Hilo. Cade mi fa accomodare sul letto matrimoniale. Toglie la giacca e la poggia sulla poltrona. Io rimango seduta a guardarlo. È così bello!
<< Siamo qui solo perché dovremmo parlare? Non potevamo andare in uno dei nostri appartamenti?>> Chiedo, guardandomi intorno.
<< Perché qua non ci disturberà nessuno. >>
<< Ci sono i cellulari. >>
<< No, li ho lasciati in auto. >>
" Cosa? E non mi sono accorta di niente?" Solo dopo noto di aver lasciato la borsetta in auto. Sperò sarà in un posto dove nessuno la vedrà.
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Si Mr. Evans ( Vol. 1)
Romanzi rosa / ChickLitQuando Noele Lewis, giovane barista di Hilo venne difesa per la prima volta da Cade Evans, sexy vigile del fuoco coordinatore, si accorge di aver perso il controllo dei suoi occhi fissi sul suo scultoreo fisico e la parola. Arrivata a casa si convi...