Capitolo 18 (Parte 1)

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18

Sento il mio stomaco brontolare. Con meraviglia mi accorgo che Cade è ancora stretto a me. Affondo il viso nel cuscino. Ho fame ma non voglio alzarmi. Vorrei stare ancora tra le sue braccia. Sento il piccolo Cade stare sull'attenti. In prima linea.

Non riesco a trattenere un sorriso. Mi volto per guardarlo mentre dorme. Mi poggio su un gomito carezzandogli il viso angelico, sereno, con un filo di barba, proprio come l'adoro io. Al mio tocco fa qualche smorfia e si mette a pancia in su.

"Di bene in meglio" sussurra la vocina.

Alzo un sopracciglio e con un sorriso stampato in faccia mi diletto a carezzargli i pettorali fin

sotto l'ombelico per poi risalire.

<< Ti stai divertendo?>> Chiede con gli occhi chiusi.

<< Molto. >> Sussurro.

Li apre e mi imbatto nel meraviglioso verde dei suoi occhi. Rimango incantata. È bellissimo, con i capelli tutti scompigliati e gli occhi leggermente rossi dal sonno.

<< Se vuoi puoi scendere più sotto. >> Propone con un'espressione maligna.

<< Lo vorrei tanto. Ma ho davvero fame. >>

<< L'ho sentito. Il tuo stomaco non fa altro che brontolare da un'ora. >>

Non mangio da ieri mattina. Ancora non so come diavolo ho fatto a resistere così tanto. So solo che avevo solamente un altro tipo di fame. Ricambio lo sguardo.

<< Che stai pensando? >> Chiede.

<< A ieri. >> Continuo a fare su e giù con la mano lungo i pettorali.

<< Sono contento che ti sia piaciuto. >> Si mette a sedere. Faccio il broncio. Non voglio che si alzi. Cade si accorge della mia espressione.

<< Hai bisogno di mangiare. >>

<< No. >> Mi pento di quello che ho detto prima. Ho appena realizzato che voglio rimanere ancora coricata con lui e riprendere quello che abbiamo fatto ieri.

<< Noele. >> Mi ammonisce con lo sguardo.

Affondo di nuovo la testa nel cuscino non appena si alza dal letto, che senso ha stare sveglia se Cade si è alzato?

Mette i jeans. Facendo un salto sul posto. Poi li abbottona.

<< Non metti i boxer?>> Chiedo, sgranando gli occhi.

<< No. Devo avere la possibilità di toglierli velocemente finito di mangiare. >> Sembra serio in quello che dice. Che vorrà mai dire?

<< Tu non dormire, ti aspetto in cucina. >> Si avvicina al letto dove poggia i pugni, si china verso di me dandomi un casto bacio sulle labbra.

<< Più veloce mangerai, più veloce ricominceremo. >> Sussurra.

Il basso ventre si contrae di piacere al solo pensiero. Chiudo gli occhi immaginando a cosa mi potrà fare e non vedo l'ora.

Esce dalla stanza lasciandomi sola, mi metto a sedere, sono nuda con il lenzuolo che cingo attorno i seni.

Ho le braccia e le gambe doloranti ma mi sento più che riposata. Chissà cosa mi aspetterà dopo. Mi volto a guardare lo schienale del letto e ai lati vedo il nastro adesivo con cui Cade mi aveva legato i polsi e per terra la fibbia che avevo attorno la vita. La prendo tra le mani, chiudo gli occhi e la odoro. Profuma di cuoio.

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora