Capitolo 15 (Parte 2)

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Saliti in auto vedo Cade guardare l'orologio. << Sono le 3.45, ti accompagno a lavoro. >> Non mi rivolge uno sguardo.

<< Ok. >> Mi sento in colpa per averlo provocato. Tutto ciò mi divertiva ma solo ora mi rendo conto di aver sbagliato.

Arrivati a destinazione, si ferma sopra le scale che portano al bar.

<< Ci vediamo Giovedì. >> Mi dà un casto bacio. Ha lo sguardo glaciale. Quasi mi fa paura.

<< A presto, Cade. >> Il senso di colpa mi affligge. Gli rivolgo un sorriso e scendo dall'auto.

Arrivata al bar, saluto Xavier e mi dirigo nel camerino.

Vado nel mio armadietto e prendo la mia divisa.

<< Non muoverti. >> Mi ordina.

Riconosco la sua voce, calda e sensuale. Come ha fatto ad entrare?

Mi annoda la benda di pizzo nero sugli occhi. << Regola numero quattro.>> Mi stringe i fianchi con le mani. <<Non...provocarmi...mai. >> Sussurra al mio orecchio alternando le parole con i baci e morsi sul collo.

<< Ora obbedirai ai miei ordini. >> Con un movimento lento, abbassa i leggings insieme agli slip.

<< Piegati. >> Mette una mano sul mio ventre e l'altra la poggia sulla nuca per farmi abbassare. Poggio le mani sulla mensola dell'armadietto. Cade si porta lateralmente e d'un tratto mi dà una pacca sul sedere.

<< Ai. >> Grido.

<< Zitta, o ci sentono. >>

<< Non mi importa, mi hai fatto male. >>

<< Allora dovrai imparare a rispettare le regole. >> Mi dà un'altra pacca.

Trattengo il dolore in silenzio. << Ancora non mi avevi informata della quarta regola. >>

<< Ma ti ho avvisato più volte di non provocarmi. >> Ed ecco che arriva un'altra sberla per il mio sedere. Mi brucia. Faccio fatica a respirare, socchiudo la bocca per cercare di implorarlo di smettere ma con una stretta salda prende i lacci della benda e mi tira su.

<< Girati. >>

Mi volto lentamente, con il sedere dolorante.

<< Toglimi i jeans. >>

Mi abbasso per aprire il bottone e la zip. Poi abbasso il pantalone.

<< Anche i boxer. >>

Eseguo i suoi ordini.

<< Prendimi i pantaloni. >>

Glieli porgo e capisco che prende qualcosa dalla tasca. Poi li rigetta per terra. Strappa qualcosa, probabilmente la bustina di un

preservativo. Dopo qualche secondo poggia le mani sulle mie braccia aiutandomi ad alzarmi. Mi toglie del tutto

i leggings e mi circonda il fondo schiena con il suo braccio alzandomi da terra. Ed ecco che scivola pian piano dentro di me, poggiandomi nell'armadietto, probabilmente quello di Arizona. Emetto un gemito. Si muove lentamente, inondando il mio corpo di piacere. Circondo il suo collo con le braccia e poggio la mia fronte sulla sua. Da un momento all'altro potrebbe

entrare Xavier e vederci ma sento una voragine aprirsi che mi impedisce di oppormi a tutto ciò. Aumenta il ritmo e quando sto per venire esce fuori. Faccio un gemito di protesta ma lo trasformo in grido di piacere

Si Mr. Evans ( Vol. 1) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora