Capitolo 2 - Cose legate al destino

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Janet era partita per il Canada alle prime luci dell'alba, doveva ancora sistemare delle cose, anche per il momento non se la sentiva di mettere in vendita la casa di sua madre, magari l'avrebbero tenuta ancora per un po', forse sarebbe rimasta a Kaitlin.

Sean non era tanto intenzionato a tornare nella propria città Natale, non in quel momento almeno, quando a distanza di due settimane dal trasferimento, si era finalmente sentito nuovamente a casa, circondato da tutto l'affetto di cui aveva bisogno, nonostante continuasse a nasconderlo.

Zach, che in quei tre anni aveva seguito un paio di corsi ed era stato assunto dalla redazione di un giornale locale, era passato a trovare Sean quella mattina, portando con sé muffin e tè aromatizzato alla cannella.

"Mi piacciono questi risvegli, puoi svegliarmi così tutti i giorni?" domandò il ragazzo, beccandosi un sorriso dall'amico, che posò sul tavolo la busta con la colazione, prima di stringerlo in un abbraccio.

"Olivia sta ancora dormendo?" chiese il più basso tra i due, addentando uno dei muffin.

Sean annuì, aprendo la busta contenente la colazione.

"Ti fa mai alzare in piena notte? Sembri così rilassato." constatò Zach, continuando a masticare.

L'altro si trattenne dal ridere, perché Dio, Olivia i primi tempi era stata un terremoto.

Si svegliava a tutte le ore del giorno e della notte, piangendo come se il mondo stesse per finire.

Solo dopo il secondo mese di vita aveva iniziato a dormire sonni tranquilli.

"Inizialmente mi ha quasi ucciso, piangeva di continuo, per qualsiasi cosa. Poi si è calmata, adesso non piange mai, se non proprio quando ha fame, ma solitamente le do da mangiare prima che diventi nervosa." spiegò il ragazzo, prendendo un sorso del suo tè.

Zach annuì distrattamente, indeciso o meno se fare all'amico quella precisa domanda.

"Lo vedo dalla tua faccia che c'è qualcosa che vuoi chiedere." mormorò Sean, incrociando le gambe sul divano, quell'abitudine non sarebbe mai cambiata.

"Cody in che rapporti è con Olli? Non le manca mai?" domandò l'amico, voltandosi completamente verso l'altro, che scosse il capo, prendendo un altro sorso.

"La conosce a malapena, l'avrà vista due volte in quasi sei mesi. Cody è sempre stato così, lo sai anche tu. Sei stato tu il primo a dirmi, qualche anno fa, che Cody non è mai stato di nessuno, né mai lo sarebbe stato. Ha bisogno della sua libertà e una figlia non è ciò che desidera al momento. E' ciò che voglio io, ma non coincide con i suoi desideri." spiegò, piegando la bocca in una smorfia.

"Pensi potrà mai cambiare idea? In fondo vi amate ancora, no?" chiese Zach, mostrandosi dispiaciuto.

Sean si strinse nelle spalle, lasciando andare sul tavolino al centro del salotto il bicchiere ormai vuoto.

"Ho deciso di lasciargli del tempo per riflettere, ma anche io ho bisogno di pensare. Ti ho mai detto che mi ha tradito?" disse piano Sean, tenendo il baby monitor tra le mani.

Zach sgranò gli occhi, sussultando sul posto.

"Seanny no, non l'hai fatto. L'hai detto a qualcuno? Dimmi di sì." chiese, avvicinandosi all'amico, che annuì, mordendosi un labbro.

"L'ho detto a mia madre circa un anno fa. Le ho chiesto di non dirvi niente perché tra me e Cody le cose si erano sistemate, o almeno così pensavo. Mi disse che avrebbe fatto di tutto per recuperare e io stupidamente tirai fuori il discorso dell'adozione. Non avrei mai dovuto impormi così, insomma... come posso scoprire di essere stato tradito e chiedergli di avere un figlio? Lo volevo così disperatamente che ho parlato senza riflettere. L'ho messo alle strette. Non so se cambierà mai idea, spero di riuscire a chiarire con lui, tornerà qui a fine mese. Solo per qualche giorno, ma meglio di niente." rispose, stringendosi nelle spalle.

On the way home | Sequel di AAWB ➼ Tematica gay [BOOK 3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora