Capitolo 9 - Tutto in una notte

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Note brevi ma importanti a fine capitolo.



"Tu non capisci, non puoi capire!" gridò il biondo, passandosi nervosamente una mano sul viso.

L'altro sogghignò, guardandolo con fare provocatorio.

"Non capisco? Oh capisco benissimo, sei sempre stato così, un'egoista del cazzo che pensa solo a se stesso! Sai cosa Sean? Forse tu Lucas non lo hai neanche mai amato davvero!" sputò fuori Steven, fronteggiandolo.

Il rumore di uno schiaffo riecheggiò nell'ingresso, Sean rimase con una mano alzata a mezz'aria e Steven serrò la mascella, fissando il pavimento.

Quando tornò a guardare l'altro negli occhi qualcosa si accese dentro di lui, fu come tornare indietro di anni, rivedere il volto di suo padre, risentire le sue grida e le sue mani addosso.

Spinse Sean verso la parete, facendolo cozzare sgraziatamente contro il muro e respirò affannosamente, tentando di recuperare parte di una calma ormai persa.

Sean si piegò su se stesso, una mano sul petto e la bocca spalancata in cerca d'aria.

Iniziò a tossire, sentendo una scossa attraversargli la schiena.



TREDICI ORE PRIMA


Olivia continuò a piangere senza sosta per quelle che a Sean parvero ore.

La cullò dolcemente, cercando di distrarla, aveva sonno, era stanco, era rientrato a lavoro da una sola settimana, e tra la scuola, i compiti a casa da correggere, la piccola e svariati pensieri, sentiva come se il mondo nel quale viveva stesse per esplodere.

"Ti prego Olli, lo so che è fastidioso, lo so piccola." mormorò, parlando contro la guanciotta paffuta della piccola.

Da qualche giorno Olli aveva iniziato a piangere, soprattutto di notte, si portava le dita alla bocca e mordicchiava qualsiasi cose le venisse messa tra le mani.

Al controllo dal pediatra Sean era stato rassicurato, le stavano solo iniziando a spuntare i dentini, il che portava la piccola ad avvertire un certo fastidio, non tanto dovuto al dolore ma alla novità, ad un qualcosa di nuovo e sconosciuto che non conosceva e che accadeva dentro di lei.

Ma se quelle parole erano bastate a calmare Sean, il biondo d'altro canto non aveva idea di cosa fare per migliorare comunque la situazione, perché le aveva praticamente provate tutte.

Prese il cellulare e aprì il lettore musicale, facendo partire una canzoncina che ormai detestava più di qualsiasi altra cosa, ma ad Olli era sempre piaciuta, così l'avviò, sedendosi sul divano.

La piccola sembrò calmarsi, lo guardò con i suoi grandi occhioni blu, contornati da ciglia scurissime e sbatté le palpebre, mostrando il broncio.

Sean sorrise a quella vista e la strinse un po' più forte, passando una mano tra quei ricci scuri e fitti.

"Ti piace proprio questa lagna eh? Torniamo a fare la nanna?" sussurrò, dandole un bacio sul naso.

Olli poggiò una manina sulla guancia del papà, studiandolo come faceva solitamente.

Sean tirò fuori la lingua e le fece una pernacchia, tanto bastò a farla sorridere.

La piccola picchiettò con una mano la bocca dell'altro, alla ricerca dell'ennesimo verso, ma Sean serrò le labbra, trattenendosi dal ridere.

On the way home | Sequel di AAWB ➼ Tematica gay [BOOK 3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora