Capitolo 4 - Sorrisi bloccati nelle fotografie

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Il messaggio ricevuto intorno alle otto del mattino aveva letteralmente scombussolato Sean.

Erano bastati un misero bip ed un "sono a Preston, ci vediamo tra un paio d'ore" a mandarlo fuori di testa.

Aveva risposto subito, chiedendo a Cody dove si sarebbero potuti incontrare, per poi telefonare a Clarissa e delirare per circa venti minuti, prima di decidere che doveva seriamente darsi una calmata e non farsi prendere dal panico.

Coprì bene Olivia e la strinse tra le braccia, prese un sospiro profondo e l'adagiò delicatamente nella sua carrozzina.

Camminò lentamente, forse più del dovuto, da una parte non vedeva l'ora di parlare con Cody, dall'altra temeva che le cose sarebbero solo finite con il peggiorare, ma era una cosa che andava fatta.

Via il dente, via il dolore, sarebbe bastato un attimo.

Si presentò a casa di Cody, o meglio, quella che un tempo era stata casa sua, e suonò, mordendosi nervosamente un labbro.

Olivia sbrodolò, alzando le manine verso l'alto.

Il biondo sorrise dolcemente, sentendosi per un attimo più tranquillo.

"Grazie del supporto." sussurrò, facendo una linguaccia alla piccola.

Quando la porta d'ingresso si aprì il suo cuore sembrò fermarsi per un attimo.

Cody accennò un sorriso, non uno dei suoi meravigliosi sorrisi, più un sorriso nervoso, tirato.

"Hey, ciao." mormorò Sean, facendo un passo avanti verso il moro, che lo strinse tra le braccia, dandogli un bacio su una tempia.

"Hai fatto buon viaggio?" chiese ancora il biondo, entrando in casa dell'altro.

Notò subito un paio di scatoloni al lato delle scale ed una valigia ancora da chiudere.

Probabilmente Cody era tornato per prendere cose che negli anni non aveva mai portato via da quella casa.

"Sì, sono solo un po' stanco, sai ho molte cose da fare." rispose l'altro, facendogli cenno di seguirlo.

Sean lo seguì fino alla cucina, accarezzò teneramente una guancia di Olivia e si appoggiò con le spalle contro lo stipite della porta, mentre l'altro trafficava con la macchinetta del caffè.

"Cody?" sussurrò il più piccolo, trattenendo il respiro.

Il moro si bloccò, ancora girato di spalle rispetto a Sean e chiuse gli occhi, sospirando.

"Lo so, non è da noi questo silenzio imbarazzante. E' che non ci vediamo da un po', non è facile." disse, voltandosi finalmente.

Sean annuì, accennando un sorriso tirato.

"Già, penso dovremmo parlare. Non credi?" domandò, facendo un passo avanti.

Cody lasciò perdere tutto ciò che stava facendo e annuì, strofinando le mani tra loro, gesto che faceva nei momenti di nervosismo.

Era cresciuto tanto, i suoi capelli erano più corti, era ancora sfacciatamente bello e adesso portava solo completi eleganti.

"Non so neanche da dove iniziare." mormorò il moro, schiarendosi la voce.

Sean lanciò un'occhiata veloce ad Olivia, poi camminò verso l'altro, infilandosi le mani nelle tasche dei jeans.

"Inizia da quello che preferisci, dimmi qualsiasi cosa." lo spronò, con un'alzata di spalle.

Cody annuì, alzò lo sguardo e ricambiò quello dell'altro, facendosi serio.

"Posso iniziare dicendoti che mi dispiace, sai... mi dispiace per averti fatto soffrire, per non esserci stato quando Joanne è venuta a mancare. Eri da solo con la bambina e-" Sean scosse il capo, sospirando rumorosamente. "Olivia, si chiama Olivia." precisò, fissando il pavimento.

On the way home | Sequel di AAWB ➼ Tematica gay [BOOK 3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora