Capitolo 8 - Mille ed uno motivi

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Le dita scivolarono lente e smaniose sulla gola di Simon, fino a fermarsi dietro il suo collo.

Steven lo attirò a sé per un bacio, prima di spingersi nella sua carne ancora una volta.

Il più piccolo mugolò di piacere, nascondendo il volto contro la spalla dell'altro, che sorrise, passando entrambe le mani tra i suoi capelli leggermente sudati.

"Shh." sussurrò piano il moro, mordicchiando il lobo del suo orecchio.

Simon ridacchiò a quel gesto, allacciando entrambe le braccia attorno al corpo del compagno, che si spinse in lui nuovamente, poggiando la fronte contro la sua.

"Non vorrai s-svegliare Xander." gemette direttamente sulla sua bocca, risucchiando con forza il suo labbro inferiore.

Il più piccolo scosse il capo, socchiudendo gli occhi a causa di un'altra scossa di piacere.

"No, stanotte il suo papà è mio." rispose, andando incontro alle sue spinte.

Steven si eccitò ancora di più a quella frase e quasi ringhiò contro le sue labbra, intrappolandolo nell'ennesimo bacio fatto di morsi e lingua.

"Ti amo da impazzire." mormorò, scivolando con le braccia sotto al corpo dell'altro.

Lo attirò a sé, aumentando la velocità degli affondi e Simon si tappò la bocca con una mano, afferrando con l'altra i capelli di Steve, più lunghi da ormai qualche tempo.

Dopo ormai nove anni di relazione, un mezzo tradimento, una pausa di riflessione, una temporanea amnesia, un figlio ed un matrimonio, la voglia di prendersi tra le braccia, sbattersi contro la prima parete disponibile e consumare tutto il loro amore, non li aveva ancora abbandonati.

Simon non capiva sinceramente come fosse possibile che invece di stancarsi di quel corpo, di quegli occhi, quelle labbra e quelle mani, provasse attrazione per quell'uomo ogni giorno di più.

Più passava il tempo, più si sentiva genuinamente attratto da Steven, come se fosse la prima volta.

"Se non f-fossimo già s-sposati... oh Dio-" mormorò Simon, facendo sorridere l'altro, che spinse ancora più forte, lasciandogli un bacio umido sul collo.

"Dicevi, amore?" lo provocò Steve, beandosi degli occhi lucidi del più piccolo, delle labbra rosse a causa dei baci, dei succhiotti ben visibili sulle sue clavicole.

Simon strinse entrambe le mani sulle spalle del moro, che lo portò verso l'orgasmo, seguendolo a ruota pochi istanti dopo.

Respirarono a fatica l'uno contro l'altro, ancora arrotolati tra quelle coperte fin troppo calde.

"Se non fossimo già sposati ti chiederei io di sposarmi, anche solo per poter fare l'amore così ogni notte." concluse la frase, sospirando ad occhi chiusi.

Steven passò un braccio dietro le sue spalle e se lo portò addosso, affondando il viso tra i suoi capelli.

"Ci ripensi mai a come è iniziato tutto?" sussurrò Simon, strusciando il naso sulla guancia ruvida del moro, che per inciso - secondo Simon-, con un accenno di barba era ancora più sexy.

Steve sembrò pensarci su qualche istante, poi corrucciò la fronte e abbassò il viso per guardarlo negli occhi.

"A come è iniziata tra noi?" domandò, portando una ciocca di capelli color miele dietro l'orecchio del più piccolo, che annuì, accennando un sorriso.

"Effettivamente visti da fuori sembriamo due poco di buono. Non ci conoscevamo per niente e abbiamo fatto sesso come se nulla fosse. Il punto è che io lo sapevo, sentivo che saresti stato tu la chiave di tutto." spiegò, mettendosi di lato per fronteggiarlo.

On the way home | Sequel di AAWB ➼ Tematica gay [BOOK 3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora