Capitolo 11 - L'emozione di un battito

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"Continuerai a guardarmi in quel modo per molto tempo ancora? Dio, Sean è passato quasi un mese!" si lamentò Kaitlin, buttandosi sul divano e incrociando le braccia al petto.

Sean ignorò completamente la sorella, raccogliendo con entrambe le braccia la cesta colma di vestiti.

"Hey, sto parlando con te!" continuò la ragazza, sbuffando con fare melodrammatico.

Olivia si tirò su, mantenendo ben salda la stretta sul bordo del tavolino al centro del salotto e la guardò, sorridendo.

"Meno male che ci sei tu, Olli." mormorò la bionda, allungando le braccia verso la piccola, che fissò le mani della zia per alcuni istanti, facendosi seria.

"Vuoi venire dalla tua zia preferita?" chiese la ragazza, alzandosi in piedi già pronta ad avvicinarsi alla piccola per tirarla su, ma si bloccò a metà strada, quando la bambina abbandonò la presa sicura intorno al tavolino e rimase in piedi da sola.

Kaitlin trattenne il respiro, con gli occhi sgranati e le braccia pronte ad afferrare Olivia in qualsiasi momento.

La bambina lasciò definitivamente andare la presa dal tavolino e barcollò in avanti, mantenendo comunque l'equilibrio.

"Oh, o-okay." mormorò Kaitlin, sorridendo in direzione della piccola.

"Sean, vieni qua immediatamente!" gridò, con ancora le braccia rivolte ad Olli che si fermò un istante, fissandosi i piedini.

"Sean, ti vuoi muovere?!" urlò ancora una volta, lanciando uno sguardo veloce al corridoio, poi Olli sorrise, camminando incerta in direzione della ragazza, che l'afferrò al volo, portandosela al petto.

"Sei stata bravissima, sei stata veramente brava!" disse felice, saltellando su se stessa con ancora la piccola tra le braccia.

Sean rientrò in salotto in quel momento, osservò sua sorella con la bambina tra le braccia e roteò gli occhi verso il soffitto.

"Che diavolo hai da urlare così tanto?" chiese, guardandola stranito.

Kaitlin sorrise entusiasta, dando l'ennesimo bacio ad Olivia, prima di voltarsi verso il fratello.

"Tua figlia ha appena mosso i suoi primi passi e tu eri a piegare mutande, razza di idiota, stavo urlando per un motivo, sai?!" disse, guardandolo male.

Sean sgranò gli occhi, scuotendo il capo più volte.

"No, non può averlo fatto. Mi stai dicendo una bugia." sbottò, avvicinandosi alla sorella e prendendo sua figlia dalle braccia della ragazza.

"Come puoi anche solo pensare che io possa inventarmi una cosa del genere?! Olli ha camminato, lo ha fatto davvero." rispose offesa.

Il ragazzo si voltò verso la sua bambina, la guardò dritto negli occhi e si morse un labbro.

"Non potevi aspettarmi?" mormorò con gli occhi lucidi.

Kaitlin poggiò il mento sulla sua spalla e lo abbracciò da dietro, sorridendo contro la sua guancia tiepida.

"Guarda che lo farà altre volte, ha iniziato solo adesso. Comunque, vuoi ancora evitarmi perché esco con Klaus?" chiese, pizzicandogli i fianchi.

"Non ti sto evitando, non ho di certo smesso di parlarti, ho solo iniziato a guardarti male perché stai con un idiota. Penserò sempre che sia un idiota, fattene una ragione." disse lapidario, lasciandola in salotto.

Salì le scale con Olivia tra le braccia e quando entrò nella sua stanza la rimise a terra, poggiandola su un tappeto morbido.

Raccolse un paio di sonagli dal pavimento e sospirò, lasciandosi cadere sul tappeto accanto alla bambina.

On the way home | Sequel di AAWB ➼ Tematica gay [BOOK 3]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora