9 - IERI: Questione di chimica

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Ho passato la notte facendo un incubo dietro l'altro. Ho sognato che una penna rossa gigante, mi inseguiva cercando di schiacciarmi, mentre scarabocchiava da tutte le parti. Sarà stato lo sformato di patate di papà, oppure il misterioso biglietto trovato attaccato al mio armadietto, sta di fatto che non ho praticamente chiuso occhio.
Stamattina ho provato a mascherare le occhiaie, gonfie e scure, con il correttore e il fondotinta, ma sono così marcate che sembra abbia preso dei pugni negli occhi.

Mi tocca un'altra giornata al Trinity e non ne ho assolutamente voglia.

Kate mi parla con la sua solita voce pacata, è emozionata perché domani si può fare richiesta per i vari Club della scuola. Le piacerebbe fare Teatro, lavorare alle scenografie sarebbe per lei il massimo, e musica, ha un certo talento per il canto. Di certo non le manca il gusto per il bello, ha sempre avuto un occhio speciale per le immagini.

"Perché non ti iscrivi al Club di Fotografia?", le chiedo tra uno sbadiglio e l'altro.
Kate mi guarda come fossi impazzita: "Non so neanche montare il rullino. Figuriamoci".
"Si dice caricare il rullino, non montare", le rispondo sghignazzando.
"Ecco appunto, non so nulla di nulla. Proverò con Teatro e Musica. Se non mi dovessero prendere cercherò qualcos'altro. Tu invece?".
"Non so. Sono indecisa", sto giocando da diverso tempo con una ciocca dei capelli, non so se dirle del bigliettino cerchiato di rosso che ho trovato ieri.
"Qui a scuola non c'è un Club di pittura, potresti fare richiesta per Teatro. Per me ti divertiresti", mi dice allegra.
"Ho visto che c'è il Club di Dibat...".
Vengo interrotta da Jo che urla alle nostre spalle.
"Ciao ragazze!", è pimpante.
"Ciao", rispondiamo in coro io e Kate.
Jo si mette in mezzo e appoggia le sue braccia sulle nostre spalle: "Entrare al Trinity con le fanciulle più carine della scuola, mi farà guadagnare un sacco di punti popolarità", dice ironico.
"Cretino", gli dico mentre Kate sghignazza.

Il profumo dolce di Jonathan mi rilassa talmente tanto che, se sommato alla stanchezza che provo, credo potrei addormentarmi da un momento all'altro. Il calore del suo corpo è come una calda coperta, il rumore del suo respiro una melodiosa ninna nanna.
Potrei stare così per ore.

"Ok, io vado. Devo... Devo... Insomma devo andare", Kate è una pessima bugiarda, mi ha lasciata da sola con lui apposta.
Senza scomporsi, Jo stringe il suo braccio intorno al mie spalle. Siamo così vicini che i nostri visi, quasi, si sfiorano quando parliamo. Non mi sento a disagio, mi sento bene. Tutte le preoccupazioni vanno via quando chiacchiero con Jo, credo che valga lo stesso per lui. Nei primi anni al Trinity non ha stretto amicizia con nessuno, anche perché, non avendo come parenti dei politici, degli imprenditori o degli uomini d'affari, è stato snobbato da tutti, nonostante i suoi ottimi voti a scuola.

"Quindi oggi pomeriggio facciamo una scorpacciata di gelato. Sappi che adoro il cioccolato... La vaschetta sarà tutta mia", mi dice mentre varchiamo la soglia dell'aula di chimica.
"Aspetta, il cioccolato è il mio gusto preferito. Non ti permetterò di assaggiarlo, perché lo sbranerò prima che tu venga in gelateria", gli dico posizionandomi di fronte a lui, cingendolo per la vita. Gli occhi scuri, profondi, le labbra carnose, i capelli leggermente spettinati, lo rendono estremamente attraente. Jo mi scosta una ciocca ribelle dal volto e accenna un sorriso.

Passiamo pochi secondi a fissarci, poi la campanella suona.
In un nano secondo i ritardatari entrano in classe di volata.
Oggi abbiamo chimica.

Un brusio si leva per l'aula. A quanto pare il professor Tompson è rientrato ufficialmente nel corpo insegnanti. Si diceva in giro che avesse avuto un esaurimento nervoso, o qualcosa del genere, nessuno lo sa di preciso. Per le prime settimane abbiamo avuto una supplente, piuttosto tranquilla, mentre adesso mi tocca vedere di persona lo strambo professor Tompson.
Appena entra in aula, la classe si zittisce.

Back For Love 1 {High School} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora