30 IERI: Ci vuole coraggio

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Nonostante adori dipingere, oggi non ne ho voglia.
Me ne sto con il pennello in mano a fissare il vuoto.
Il pensiero di Jo e Rebecca è un chiodo fisso.

Non ho avuto il coraggio di chiedere a James se sapesse o meno tutta la faccenda. Non voglio rovinare quello che c'è tra di noi. In questi giorni si è comportato più che bene: mi è venuto a prendere tutte le mattine, abbiamo pranzato insieme e ci siamo avvicinati l'uno all'altra. Ho scoperto molte cose di lui. Il suo carattere è diverso da come mi sarei aspettata, ha una certa tenerezza, farcita da battutine e ironia, che lo rendono intrigante e divertente allo stesso tempo.
Ossessionarlo con le mie paranoie mi sembrerebbe di fargli un torto, soprattutto perché riguardano Jo e tra i due non scorre buon sangue.
Secondo Kate devo fare chiarezza il prima possibile altrimenti potrei correre il rischio di rovinare tutto. Probabilmente ha ragione, ma non ci riesco.

"Elena hai finito? C'è da sistemare i ritratti dei due protagonisti", Mike, un ragazzo di scenografia, mi scuote dai miei pensieri.
"Hmm... Sì", osservo il fondale appena dipinto, non è certo uno dei miei migliori lavori, ma è accettabile. Lo sistemerò appena avrò un attimo di concentrazione in più.

Adrian, con la cartelletta in mano, sta prendendo nota dei lavori finiti. Ha una tabella di marcia che Miss Scarlett gli ha dato: "Come va?", mi chiede osservando il mio lavoro.
"Insomma... Benino. Lo sistemerò più avanti, adesso devo lavorare sui ritratti dei protagonisti", con le mani sporche di colore guardo il grande lavoro che mi aspetta.
"La regista vorrebbe che tu finisca il prima possibile, affinché tu possa aiutare i ragaz...", un urlo disumano arriva da dietro le quinte. È Miss Scarlett che sbraita con le ragazze che si occupano dei vestiti.
Tutti i ragazzi sul palco impallidiscono, sanno che quando Miss Scarlett urla ci sono guai in vista. Le cinque costumiste corrono piangendo sul palco, sono terrorizzate, la donna le sta seguendo con in mano diverse paia di abiti e vestiti.
"Possibile che riteniate questi vestiti moderni e attuali? Li avete comprati al mercato delle pulci?", Miss Scarllet sventola un paio di jeans che non mi sembrano affatto male.
Non sono all'ultimo grido, ma per una rappresentazione teatrale, a mio parere, vanno più che bene.
"Ci scusi, non abbiamo avuto tempo per trovare il modello che ci aveva detto. Ho preso quelli che indossa mia sorella e...", una ragazza con gli occhiali ha la faccia inondata di lacrime.
"Tua sorella ha un pessimo gusto. Possibile che non mi possa fidare di voi?".

Gli occhi ghiaccio della donna scrutano i presenti, uno ad uno abbassiamo lo sguardo. Il tipo di impegno che richiede questo Club è molto più alto di quello che pensassi.

"Kate Husher. Voglio che fotografi le tue colleghe con il trucco sfatto, voglio che cogli la loro disperazione e il loro fallimento", Miss Scarlett non ammette repliche.
Kate sta provando con le ragazze di canto, è colta alla sprovvista: "Ma... Non so se riesco a...", prova a ribattere Kate.
"Scatta!", urla inferocita la donna.
Kate prende la sua macchina fotografica cercando di scattare foto a quelle povere disgraziate che, tremanti e avvilite, se ne stanno inermi.

La scena è surreale, siamo impietriti. Di sfuggita guardo il fondale appena dipinto, mi assale il dubbio che anche io non abbia fatto un buon lavoro. Se facesse a me una sceneggiata del genere non so come reagirei.

"Oggi è più nervosa del solito", Adrian mi bisbiglia a bassa voce.
"Sai perché?", chiedo.
"Pare che quelli del Saint Jude Institute vogliano fare Romeo e Giulietta in chiave moderna, come noi. Il rischio di essere copiati è molto alto. Tutto deve essere perfetto altrimenti l'intera scuola farà una figuraccia".
Miss Scarlett passa ad osservare tutti i lavori, Adrian lo segue aggiornandolo sui progressi o i ritardi. Quando la donna passa davanti al mio lavoro la faccia mi diventa rossa. Fortunatamente Miss Scarlett non urla, mugugna qualcosa senza senso poi prosegue nella sua ispezione.
Dall'aria contrariata che ha sembra non essere soddisfatta di niente.

Back For Love 1 {High School} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora