45 IERI: A silent devotion

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... CONTROLLATE SE AVETE LETTO IL CAPITOLO PRECEDENTE CHE RACCONTA LA SECONDA PARTE DELLA FESTA DEGLI EX STUDENTI...

James ed io siamo sdraiati su un letto.
Ci stiamo baciando. Io sono sopra di lui e gli accarezzo i capelli.
James mi stringe e mi avvolge con le braccia.
Ho voglia di stare sola con lui, il mio corpo è in fibrillazione.
Un colpo di tosse.
Vivian, mio padre, Rebecca e Nik ci stanno guardando.
Senza dire nulla James si alza, abbraccia Rebecca ed esce dalla stanza.
Vivian li segue, ha un sorriso diabolico.
Mio padre fa cenno di no con la testa mentre esce dalla porta
dove sono passati gli altri.
Nik, con in mano una valigia, mi guarda triste.
Anche lui se ne va.
Resto sola.
Urlo.

Driiiiiiin.
La sveglia suona.
Era solo un incubo, un orrendo e schifoso incubo.

Oggi non mi muovo, non voglio. Non ho il coraggio di uscire dal piumone.
L'altra sera sono scappata dalla festa, mi sento uno schifo, possibile che non riesca a sopportare l'idea che Rebecca ronzi intorno a James? Eppure lo so che a lui non piace lei, ma nella mia testa tutto sembra complicarsi.

Stupida Elena.
Stupida Elena.

Mi odio quando faccio così. Mi sento una donnicciola, una di quelle lacrimevoli ragazzine che mettono i cuoricini ovunque. Non faccio altro che a pensare a James, a parlare di James e sognare James.

Ahhhhhh, impazzisco.

Un té fumante mi aspetta sul tavolo della cucina insieme ad un barattolo gigante di Nutella. Mi siedo ed inizio a prepararmi un toast pieno di crema al cioccolato.
Credo che papà ormai si sia abituato ai miei sbalzi d'amore. Non che non li abbia mai avuti, ma negli ultimi mesi si sono moltiplicati.

"Come è andata la festa degli ex studenti? Ti sei divertita?".
Non rispondo, affondo i denti nel toast riempiendomi la bocca di cioccolata.
Papà sorseggia il caffè mentre legge l'inserto domenicale del quotidiano: "Ho sentito Roger ed Hanna stamattina, mi hanno detto che l'organizzazione era perfetta, gli ospiti eleganti e il cibo squisito".
Lo ignoro continuo a masticare l'impasto colloso.
"Mi hanno anche detto che ad un certo punto sei sparita, ma James è rimasto alla festa. Ti ha cercata a lungo, lo sai. È andato anche da Roger e Hanna per sapere dove ti fossi cacciata. Perché, me lo chiedo anch'io, dove sei stata Elena?", papà chiude con calma il quotidiano e mi lancia una delle sue occhiate, una di quelle capaci di analizzare ogni mia espressione facciale ai raggi X.
"Avevo voglia ti fare due passi per la città e...".
Vengo interrotta: "Due passi per strada con i tacchi ed un vestito da sera?", papà non ci crede minimamente, "Che diavolo sta succedendo?".

Senza il minimo ritegno abbasso la testa sul piano del tavolo, per me non è facile parlare con lui, è sempre mio padre. In quella posizione mi sembra di vergognarmi meno.

"James ha ballato con Rebecca. Lui mi ha chiesto se mi dava fastidio, io gli ho detto di no. Mi ha preso male, molto male, vederlo con un'altra", dire ad alta voce quello che è successo mi sembra estremamente ridicolo.
"E perché gli hai detto che non ti dava fastidio se invece ti dava fastidio?", sento i suoi occhi grigi scrutarmi.
"Perché volevo... Cioè, pensavo che così avrebbe capito che lo accettavo, che mi andava bene come è fatto, comprese le sue amicizie", dico lagnosa.
"Quindi mentendogli avrebbe dovuto capire che tieni a lui?".
Alzo la testa e sbircio papà da dietro i capelli: "No?! Sì?! Io non so", la testa mi ripiomba verso il basso colpendo il tavolo producendo un rumore sordo.
"Credo che questa sia gelosia bella e buona. Dovresti chiarire con James, scappare non risolve nulla", Papà mi da una piccola sberla sulla testa, "Ora fatti una bella doccia, vedrai che tutto ti sembrerà più chiaro".

Back For Love 1 {High School} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora