25 IERI: Incontri scontri

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Possibile che non capisca cosa stia succedendo intorno a me?
Da una parte Jo mi evita come avessi la peste, dall'altra James mi ignora.
Cosa è successo?
Nulla. Almeno credo.
Le parole di James mi hanno scombussolata. Possibile che si riferisse a me?
Non devo essere l'unica a pensarla così perché tutto il Club di Dibattito si è animato, si sta cercando il soggetto delle sue parole. C'è chi dice sia Rebecca, sua amica storica, chi punta su qualche ragazza dell'ultimo anno. Ipotesi.
Jonathan era furioso, dopo la lezione di Nik ha provato a parlarmi, ma io ero assorta in troppi pensieri per ascoltarlo. Ha visto la mia distrazione nei suoi confronti come un affronto personale. Un secondo dopo era scappato via. Non ha voluto parlarmi. Non ci sentiamo da giorni, non ha risposto alle mie chiamate e non sono nemmeno riuscita a beccarlo al suo armadietto.
Un disastro colossale.

"Elena. Elena. Allarme rosso, viola e giallo. Sono nel panico", Kate parla così veloce che non riesco a capire che ha detto.
"Cosa?", le chiedo mentre mangiucchio una macedonia in mensa.
"A I U T O", per la prima volta dopo giorni mi stacco dai miei pensieri. Ero così presa da me stessa da non accorgermi di cosa stesse capitando intorno a me.
Kate ha in mano una macchina fotografica e dei rullini, li guarda come fossero alieni: "Miss Scarlett vuole un reportage sul Backstage dello spettacolo. Solo che non permette a quelli del Club di Fotografia di scattare foto. Ha paura possano fare la spia e quindi ha pensato di affidare a me il compito. Hai capito, a me?".
"Spia? Che cosa significa?", chiedo mentre carico un rullino sulla macchina.
"I nostri rivali, quelli del Saint Jude Institute. C'è sempre stata competizione tra le due scuole. In particolare con i Club di Dibattito e Teatro. C'è una certa animosità. Miss Scarlett ha paura che ci possano copiare", mi spiega Kate.
"Per questo Miss Scarlett chiude sempre il Teatro? Ha paura di infiltrati?".
Kate fa cenno di sì con la testa mentre osserva le mie mani muoversi agilmente con l'apparecchio fotografico.
"Al Liceo, in Italia, avevamo anche una camera oscura. Era divertente stampare foto... Anche se preferisco dipingere", consegno a Kate la macchina pronta a scattare, ma lei la rifiuta.
"Pensaci tu. Io non so da che parte iniziare".
"Smettila", le dico prendendo la sua mano, "Hai buon occhio, lo so. Ti conosco da tanto tempo. Miss Scarlett ti ha dato questo compito, non devi far altro che scattare".

Kate sembra ancora più pallida del solito i suoi occhi chiari si muovono febbrilmente da tutte le parti. Da un lato non vuole deludere l'insegnante, ma dall'altro non vuole infastidire le persone scattando loro fotografie.

"Adesso vado da Miss Scarlett e le dico che non ho la minima intenzione di fare la fotografa dello spettacolo... Io non voglio!", Kate si è tirata in piedi e parla ad alta voce. Un po' troppo ad alta voce. Tutta la mensa si gira a guardarla e per una come lei, così riservata e timida, quello è la realizzazione di uno dei suoi incubi peggiori.
Il suo volto inizia ad avere strane sfumature, prima virano sul rosa acceso, poi sul rosso, fino a raggiungere il viola.
Kate sta per scoppiare. Non l'ho mai vista così in ansia.
"Stai tranquilla vedrai che sarai bravissima", cerco di rassicurarla.
"No. Sarò pessima. Non sono capace", Kate è talmente demoralizzata che ho paura scoppi a piangere.
"Di cosa non saresti capace?", Miss Scarlett è dietro Kate, probabilmente ha assistito a tutta la scenata. Conoscendo il carattere fumantino della donna mi aspetto strilla e urla da manuale. Ha un vassoio in mano, senza esitazione lo appoggia al nostro tavolo e si siede accanto a me e Kate. Entrambe siamo più che sorprese. Di norma un insegnante non si siede con gli alunni. Mai.
"Allora Kate, hai problemi con la macchina fotografica?", chiede Miss Scarlett mentre inizia a mangiare la zuppa.
Kate emette scricchiolii con la bocca, non sa cosa dire. Il suo volto è passato dal rosso/viola al bianco/verde. Manca poco che vomiti.
"È preoccupata di non saper svolgere un buon lavoro. Ha paura di deluderla", dico io cercando di tranquillizzare la mia amica.
Kate annuisce.
"Lo sai perché faccio fare a te le foto? Per due motivi: il primo è che, durante il colloquio per il Club di Teatro, mi ha descritto con estrema precisione la tua idea di scenografia per lo spettacolo che metteremo in scena quest'anno. Mi ha colpito molto il tuo modo di visualizzare e raccontare. Sai osservare e cogliere i particolari, questa non è una dote comune. Il secondo motivo è che sei una persona riservata e onesta. Lo capisco da come lavori con gli altri studenti. Credo tu sia perfetta come fotografa. Del resto, devi solo sbirciare il mondo da dietro l'apparecchio e cogliere i particolari che ti circondano. Tutto qui", credo che Miss Scarlett non potesse usare parole più belle. Ha colto nel segno quello che penso di Kate.
"Gra-grazie", Kate pare più serena. Con curiosità osserva la macchina fotografica cercando di capire come funziona.

Back For Love 1 {High School} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora