Angelo

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A Logan è stata offerta una grandiosa opportunità di lavoro! Il problema è il tempo...due anni in giro per il mondo. Io senza di lui. Lui senza di me. Non sappiamo più cosa pensare, fin quando a Logan viene in mente l'idea che io potrei andare con lui...però... Andare con lui? Certo! Ma con quali soldi...e cosa farei?

V: Non si può, Logan. Cosa ne penserebbe il tuo capo?

L: Lo chiamo e vediamo.

Mi piacerebbe tantissimo andare via con lui, ma non vorrei essergli d'intralcio...sentiamo cosa dice il capo.
Logan digita il numero velocemente e dopo qualche secondo risponde.

L: Buongiorno!
Si mi hanno chiamato poco fa.
Volevo chiederle se era possibile portarsi un'assistente...
Ok grazie. Si arrivederci.

Stacca il telefono, ma il suo viso non emette emozioni.

V: Allora?!

Chiedo curiosa. Logan sorride, facendo spuntare quelle sue fantastiche fossette e mi risponde.

L: Ti va il mondo come viaggio, invece di Parigi?

Io gli salto letteralmente addosso e quasi piango di felicità, visto che non dovrò stare lontana da lui per due anni!

V: Altro che se mi va!

Gli riempo la faccia di baci e l'ultimo glielo lascio sulle labbra. Sono ancora inbraccio a Logan, quando sento male alla testa. Il mio sorriso scompare e non riesco più a tenermi a lui, infatti sento la sua presa aumentare sul mio corpo. Mi poggia sul letto e chiudo gli occhi. Dopo qualche secondo li riapro e vedo Logan di fianco a me. Leggo preoccupazione nei suoi occhi...

L: Ehi, amore. Perché nei momenti più belli ti senti male? Cosa c'è che non vuoi dirmi?

Non posso. Io non posso dirgli niente...si preoccuperebbe. Sarebbe tutto sbagliato se glielo dicessi e tutta la magia, la perfezione che c'è tra noi...svanirebbe.
Gli sorrido, un sorriso vero.

V: Niente di preoccupante.

Mi metto seduta sul letto, seguita da Logan. Faccio intrecciare le nostre dita, ma dopo qualche secondo Logan toglie la mano e si alza dal letto.

Logan pov

Niente di preoccupante...si certo. Perché non me lo vuoi dire, Vale? Cosa ti costa.
Le sue dita cercano le mie e si intrecciano. Le guardo per qualche secondo e tutto questo mi sembra assurdo. Ci siamo raccontati i segreti più anormali...so perfino che una volta ha smesso di suonare il pianoforte per fare un dispetto a sua madre, visto che avevano litigato. So cose che neanche la sua migliore amica sa...ma questo non è abbastanza per lei? A quanto pare no. Lascio la sua mano e mi alzo dal letto, voltandomi poi verso di lei.

L: Perché?

Lei non mi risponde. Mi guarda con quel volto perso che non lascia passare alcuna emozione, quel volto che io odio. E lei lo sa bene.

L: Perché non vuoi dirmi che cos'hai? Ti vergogni? Hai paura che ti lasci dopo avermelo detto? Perché se è così vuol dire che non mi conosci abbastanza. Tu sai tutto di me e io so tutto di te. O almeno credo...dimmelo. Dimmi che cos'hai, Vale. Ti prego io ho bisogno di sapere.

Vale si alza dal letto e viene verso di me senza sfiorarmi. I suoi occhi sono fissi nei miei e sembrano lucidi. Perché?

V: Io non...non posso.

L: Perché?

V: Se te lo dicessi, tutta questa perfezione che c'è tra di noi svanirebbe. Sto bene! Non mi vedi? Sono qui davanti a te. In piedi. Suoi miei piedi. Io so badare a me stessa. Non c'è niente della mia vita che tu non sappia. Sai più cose tu di me! Non devi preoccuparti, dico sul serio.

Sì, ok. Probabilmente ha ragione. Le prendo le mani e i miei occhi rimangono fissi nei suoi.

L: Ok, scusami. Non vol-

V: Non dirlo neanche per scherzo. Scusami tu, alla fine hai ragione. Sei il mio ragazzo, la persona più importante della mia vita ed è giusto che tu lo sappia.

Alle sue parole sento la preoccupazione salire dentro di me. Ho paura. Ho paura di sapere.
I miei occhi fissano i suoi e prima che lei possa parlare, le lascio le mani e mi dirigo alla porta. Mi giro e torno a guardarla.

L: No. Non voglio saperlo.

Vale sembra confusa e visto che non parla, tocca ancora a me.

L: Volevi dirmelo. Questo mi basta, davvero. Ti fidi di me, completamente e questo mi basta. Mi rende sicuro del fatto che mi diresti tutto. Per questo motivo ti amo e ti amerò sempre. Ci sarò sempre per te, ricordatelo.

Tiro fuori la chiave dalla mia tasca e apro la porta. Cammino per il corridoio arrivo alle scale, ma mi fermo.
Io la amo.
La amo sul serio.
Lei lo sa. Sì che lo sa, forse io dovrei sapere...no. Sarebbe sbagliato. Potrei rovinare tutto.
Torno alla realtà e scendo le scale. Arrivo alla porta e dopo essere uscito, aspetto qualche secondo. Vorrei che Vale mi fermasse, non so neanche io perché sto andando via. Chiudo la porta e mi incammino verso la macchina.

Vale pov

Logan prende la chiave dai suoi pantaloni e apre la porta.
Non posso crederci...non l'ha voluto sapere. E sta andando via mentre io sono qui immobile con le lacrime agli occhi per ciò che ha detto.
Cerco di tornare alla realtà e mi passo le mani sulle guance per asciugarmi le lacrime. Apro la porta e cammino per il corridoio.
Cosa posso fare? Cosa posso dirgli? Forse dovrei semplicemente lasciarlo andare e domani tornerà tutto normale...ma non voglio lasciarlo andare.
Mi accorgo di essermi fermata solo quando ricomincio a camminare per scendere le scale. Logan non c'è, deve essere uscito. Corro fino alla porta e la apro, uscendo di casa. Lo vedo camminare per il vialetto, così decido di corrergli incontro. Faccio i primi passi, ma mi sembra di cadere e la testa fa più male del solito. Cado a terra, non riuscendo più a tenermi sulle gambe e le mie mani finisco tra i miei capelli. Non capisco più niente, tranne Logan che corre verso di me e si china per prendermi in braccio. Le ultime parole di Logan che riesco a sentire mi danno tranquillità anche in questo momento.

L: Ti proteggo io, angelo...

Se sono un angelo, perché vedo tutto buoi...

Spazio autrice
Hola! Nuovo capitolo pronto solo per voi ;)
Spero vi piaccia! Commentate e votate!
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Stupida notte||Logan HendersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora