Troppa banalità

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Vale pov

Ecco tornare il sole. Dopo una notte fredda, un raggio di sole batte sui miei occhi. Li apro lentamente e mi stiracchio per bene. Non mi alzo ancora dal letto, rimango lì coricata a fissare il soffitto, quando sento il telefono squillare. Lo prendo in mano e leggo il nome sullo schermo. Mamma. Subito sorrido e le rispondo.

V: Pronto?

So che è lei, ma mi diverte sempre farla preoccupare di aver sbagliato numero...

M: Pronto? Sono Mamma.

Io rido e noto che la mamma mi ha sentito, perché mi risponde subito.

M: Valentina! Perché mi fai preoccupare sempre?

V: Dai io scherzo! Come vanno le cose?

Ride anche lei e subito sorrido. Mi piace così tanto la risata di mia mamma, è contagiosa. Ti fa ridere anche quando non ha alcun senso la frase che ha detto...

M: Eh...tutto bene. Mia è la secchiona della classe.

Io rido e le rispondo.

V: Ma chi? Mia sorella?

M: No. Ma è migliorata molto!

Ah ok... Così ha più senso.
Continuo a parlare con mia mamma per venti minuti, fino a quando lei deve andare. Ci salutiamo e attacchiamo la chiamata. Poso il telefono sul comodino e finalmente mi alzo dal letto. Mi dirigono in bagno, che trovo libero per mia fortuna, e mi svesto per fare una doccia. L'acqua calda inizia a scivolare sul mio corpo ancora addormentato e la mia mente inizia a pensare.
'Mi sembra tutto troppo perfetto. Le giornate passate con Logan, i suoi abbracci, i suoi baci. Senza scordare che kiara si è messa con Carlos. Tutti felici e contenti, ma non può esistere una storia così perfetta...qualcosa sfugge al tutto. Qualcosa che si nasconde e aspetta il momento di maggior bellezza per rubare l'ultimo pezzo del puzzle. Qualcosa...o qualcuno.'
Il suono di una voce mi riporta alla realtà, anche se non completamente...
Riconosco subito la sua voce. Logan. Chiudo l'acqua e faccio sporgere il viso da fuori la parete della doccia.

L: Doccia.

Vedo un sorriso formarsi sulle sue labbra e le fossette spuntargli subito dopo. Le sue fantastiche fossette.

V: Mi passi l'accappatoio?

L: Hai già finito di fare la doccia? E io?

Fa la faccia triste e a vederla subito sorrido.

V: Mi farai venire il diabete. Sei troppo dolce.

Un sorriso malizioso compare sulle sue splendide labbra. Ho detto 'dolce', vero? Già...l'ho fatto.

V: Prima che tu possa fare qualsiasi cosa, sto congelando. Mi passi l'accappatoio?

Lui sorride e si gira, prendendolo dall'appendino. Io esco dalla doccia e continuo a fissare i suoi occhi, che stranamente non lasciano i miei. Sono nuda davanti a lui e mi guarda gli occhi, l'ho istruito bene. Mi aiuta a infilare l'accappatoio e subito le sue braccia mi circondano in un abbraccio caldo e affettuoso. I miei occhi sono chiusi, mentre il resto del mio corpo si fa cullare da quel abbraccio che vorrei fosse infinito. Tutto quello che riesco a percepire è il calore del suo corpo e il suo profumo, ormai impossessatosi di me. Quando mi lascia, io mi avvicino alle sue labbra per lasciargli un bacio che viene subito ricambiato. Dopo di che, vado a prepararmi per andare con Logan a fare delle foto, come tutti gli altri giorni, mentre lui va al piano sotto. Mi metto l'intimo nero, con sopra dei leggins grigi lunghi e una maglia bianca con dei fiori disegnati sopra. Aggiungo le calze nere e vado al piano sotto per fare una veloce colazione. Quando Logan mi vede, seduto su una sedia a bere del succo, sorride e subito mi parla.

Stupida notte||Logan HendersonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora