resta con me -capitolo 26-

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Riccardo pov's.
Mari: Riccardo è finita.
Rimasi fermo senza dire nemmeno una parola, il mondo mi cadde adesso tutto in un istante, la vidi uscire dalla cucina senza dire niente, mi sedetti a terra tenendomi la testa che in questo momento vorrebbe scoppiare. Qualcuno mi toccò la spalla mi girai di scatto sperando che fosse la mia piccola ma trovai Lorenzo che mi aiutò ad alzarmi abbracciandomi...
Lore: non è finito niente. Riccardo prendi posizione per una volta se non vuoi perderla. Perché non vuoi vero?
Io: non voglio perderla Lorè...
Lore: allora datti na mossa e convincila a ritornare da te adesso. Perché lei ti ama e anche tu.
Io: ma come? Non vuole aiutata con il lavoro e non rinuncia e anche se provo a non essere geloso non ci riesco e rovino tutto ...
Lore: Riccardo vivi da solo.. lei vive da sola.. a quanto ho sentito se avrebbe un inquilino magari ...
Io: non capisco ...
Lore: ma allora sei scemo.. Riccardo portala a vivere da te o vai tu da lei. Insomma sarebbe pure ora. Tu ormai stai qui siete da soli vi amate non vedo dove sta il problema.
Io: ma non l'ho nemmeno presentata ai miei e vado a viverci insime? Non accetterebbe mai.
Lore: a lei non importa vuole solo stare con te. Credo che ne sarebbe felice. Così magari si accontenterà solo del suo piccolo lavoro senza fare questi dannati copioni ...
Io: non lo so ..
Lore: devi decidere tu. Devi vedere quanto è importante per te. Se ci tieni davvero e se sei pronto. Altrimenti abituati a non vederla più.
Io: no Lorè non voglio nemmeno pensarci...
Lore: allora pensaci sinceramente. La decisione è tua...
Io: grazie ..
Lore: niente testone...
Se ne andò lasciandomi da solo, qualche lacrima rigò il mio viso ma le asciugai subito. In fondo ho sempre desiderato poterla avere accanto in ogni istante, la sera, la mattina appena sveglio la domenica e i pomeriggi. Voglio lei... Rimasi a pensare ancora un pò finché non presi la mia decisione accettandone le conseguenze. Andai di là dove trovai i ragazzi scambiai uno sguardo con Mari e mi sedetti senza dire niente, l'ora di pranzo arrivò presto ma non toccai cibo anzi mi alzai direttamente e andai a suonare la mia amata batteria per sfogarmi un pò...
ALESSIO POV'S.
Qualcuno suonò e andai ad aprire trovandomi davanti Giuseppe Hanna ed Emanuele, li feci entrare e presentai Ema ai ragazzi. Dopo un pò Nina uscì dalla cucina ma appena vide Emanuele sputò l'acqua strozzandosi e guardandolo male ..
Nina: che cazzo ci fai qui? Mi sembra di essere stata molto chiara ieri.
Ema: anche io. Ma questa è casa del mio amico quindi.
Nina: io ci vivo in questa casa.
Io: che cazzo succede?
Nina: lui è uno dei ragazzi di ieri sera.
Ema: uno? Mi stai simpatica ti chiami
Nina: Nina ma non sono la troia di nessuno. Mi spiace.
Mi ero già fermato alle parole precedenti, i ragazzi restarono in silenzio presi Ema da un braccio e lo trascinai in cucina senza dire niente.
Io: ieri sera non eri al pub perché ti stavi sbattendo la mia ragazza?
Ema: ti giuro che non lo sapevo. Non sapevo che lei fosse quella ragazza altrimenti non lo avrei mai fatto ..
Io: ti sei vantato così tanto. Ti sei sbattuto Nina. Ma cazzo Emanuè.
Ema: non sapevo nemmeno il suo nome altrimenti mi sarei fermato.
Io: l'animale che le ha lasciato quei segni sul collo sei tu cazzo.
Ema: mi spiace Alè non lo sapevo ..
Io: sei stato la miglior scopata della serata sappilo.
Ema: Alè non lo sapevo giuro.. mi spiace perdonami ti prego ..
Io: sei perdonato solo perché non sapevi che era lei.
Ema: grazie Alè.
Io: ma adesso sta lontano da lei.
Ema: certo.
Uscimmo dalla cucina andando dagli altri, Nina era già sparita così mi guardai intorno ma non la vidi ..
Mia: è di sopra..
Io: perfetto.
Andai di sopra e aprii la porta direttamente senza aspettare, restò immobile a guardarmi senza dire una parola, mi avvicinai ma lei indietreggiò prontamente ..
Nina: mi spiace non sapevo che fosse tuo amico.
Io: tranquilla. Ma magari la prossima volta dillo il tuo nome alla gente. Non c'è bisogno che ci scopi direttamente.
Nina: non sono cazzi tuoi se voglio o non voglio dire hai ragazzi il mio nome. Sono io che ci devo scopare no tu. Tu dici a quelle troie il tuo nome?
Io: questo è un altro discorso.
Nina: no è lo stesso perciò smettila di rompere adesso.
Io: pff troia.
Nina: bastardo.
Io: sei odiosa.
Nina: e tu non sei nessuno. Perciò vattene subito da questa stanza.
Mi avvicinai scazzato e le afferrai il braccio stringendolo, sul suo viso si formò una smorfia di dolore ma la ignorai guardandola negli occhi ..
Io: se ti avvicini di nuovo ad Emanuele prima stacco le palle a lui e poi le braccia a te.
Nina: lasciami che mi stai facendo male. Alessio cazzo.
Le mollai il braccio riprendendo lucidità, vidi i suoi occhi diventare lucidi mi avvicinai a lei per abbracciarla ma si tirò indietro..
Io: mi spiace perdonami ..
Nina: vattene. ORA.
Me ne andai sbattendo la porta e prendendomela con me stesso, Mia si avvicinò a me chiedendomi che era successo le raccontai tutto e quando stava per tirarmi una bella pizza Lorenzo le bloccò la mano. Si arrabbiò ancora di più salendo di sopra ...
MIA POV'S.
Bussai alla porta di Nina che aprì piano, il suo viso è inondato dalle lacrime che scendono continue, la abbracciai stringendola a me ..
Io: mi spiace è una testa di cazzo e ..
Nina: no ha ragione..
Io: Nina non devi sentirti obbligata da lui ok? Fa quello che vuoi.
Nina: so che mi sono comportata male ma almeno mi sento bene, ieri sera mentre facevo tutte quelle porcate era a lui che pensavo, mi ero anche fermata ma poi la sua immagine con quella di una delle tante troie girò nella mia mente così continuai divertendomi un pò..
Io: tranquilla. Lascialo perdere. Ti chiedo solo di non distruggerti.
Nina: tranquilla ..
Io: bene ma adesso scendi che stiamo tutti insieme su..
Scendemmo giù iniziando a parlare del più e del meno..
RICCARDO POV'S.
Vidi Emanuele avvicinarsi a Mari e metterle il braccio intorno alle spalle..
Ema: allora bellissima il fidanzato?
Mari: in realtà .. *non la lasciai finire* Io: c'è l'hai davanti.
Tolse subito il braccio, andai da lei prendola in braccio e portandola di peso in cucina ..
Io: rega scusate ma devo parlare con la MIA ragazza da solo.
Mi chiusi la porta alle spalle sedendola sul tavolo della cucina..
Mari: ma sei impazzito Riccà?
Io: si. Sono pazzo di te.
Mari: .... Riccardo ...
Io: ascoltami ti prego. Ci ho pensato tanto e voglio che tu venga a vivere da me. Insieme come una coppia che si ama davvero. Così non avrai bisogno di tanti soldi ti basterà il tuo semplice lavoro.
Mari: Ricky... Io non voglio, non voglio essere un peso per te. Qualcosa di forzato capiscimi..
Io: tu non sei e non sarai mai un peso per me e questa decisione l'ho presa perché ti amo e voglio restare con te per sempre tutto qui. Ti presenterò i miei genitori e tu i tuoi sarà ufficiale almeno per noi. Ti amo e non voglio perderti ti prego..
Mari: io ..
Io: lo so che è qualcosa forse di affrettato per te lo so ma io sono troppo geloso e anche se ci provassi rovinare tutto e io non voglio amore..
Mi avvicinai a lei prendendole il viso e poggiai le mie labbra sulle sue lasciandole un dolce bacio che si trasformò in un bacio vero e voluto dopo tutto questo trambusto ...
Mari: ti amo da morire..
Io: io di più piccola mia ...
Mari: quindi adesso vivremo insieme, ti avrò al mattino e alla sera ...
Io: già sarà difficile liberarti di me..
Mari: ma io non voglio ..
Io: meglio per me allora...
Ripresi a baciarla posandole le mani sui fianchi e baciandole il collo, glielo morsi succhiandole la pelle e dopo aver finito il mio lavoretto sorrisi ..
Mari: Riccardo che cazzo hai fatto?
Io: ti ho lasciato un segno per far capire che sei mia e di nessun altro.
Mari: e mo come ci vado a lavoro?
Io: hahha non è niente di che ..
Mari: ah davvero?
Mi avvicinò baciandomi allacciò le gambe intorno alla mia vita mandandomi in tilt e mi morse il collo nella parte più visibile lasciandomi il segno, ci lasciò un bacio sopra e mi saltò sulla schiena..
Io: no dai guarda te...
Mari: non è niente di che..
Io: stronza hahha ..
Mari: il mio uomo..
Io: la mia donna.
Ritornammo dagli altri sorridenti, Lorenzo mi lanciò un occhiata e gli sorrisi ringraziandolo, Fra scoppiò a ridere vedendo i succhiotti così ne lasciò uno alla sua ragazza che si lamentò visto che doveva tornare a casa da sua madre ...

Da quando ti ho perso non so più chi sono❤ⓂDove le storie prendono vita. Scoprilo ora