Piccoli spaventi-capitolo 166-

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LORENZO POV'S.
Siamo in giardino tutti insieme a montare i giochi per i bambini che ci guardano ansiosi di provarli tutti, osservo Mia che è distesa sul prato insieme ad Aria che guarda curiosa tutto, mi sembra quasi un sogno essere diventato padre ed è la cosa più bella del mondo, mi sono reso conto che un bambino ti cambia la vita e non nelle solite cose, ma ti cambia la vita nel senso che il tuo amore si sdoppia come un filo che tu non avresti mai immaginato. Penso a quanto amo Mia e quando dicevo che non avrei mai amato nessun'altro quanto amo lei e invece ora amo mia figlia come amo lei, mi sembra così impossibile pensare che quell'esserino l'abbia generato io nonostante le varie spiegazioni dei prof e della mia figlia...
Mia: amore mio...
Io: cosa c'è amore..
Mia: non mi sento tanto bene...
Io: cosa succede??
Mia: mi gira la testa e ho freddo..
Io: fammi vede...
Avvicino la mano alla sua fronte e scotta un pò, la guardo baciandole la fronte e accarezzandogli una guancia..
Io: credo proprio che qualcuno ti abbia mischiato la febbre..
Mia: non fa niente l'importante è che le sia passata a lei...
Io: ti porto in camera amore mio?
Mia: no sta tranquillo amore..
Sorrido lasciandole un bacio e accarezzando la testa della mia patatina che mi guarda sorridendo, ritorno dagli altri e continuamo ad aggiustare tutto tra risate e commenti inappropriati mentre le ragazze ci preparano qualcosa di frescho, ci fermiamo per qualche minuto così mangiamo qualcosa, ne approfitto per tenere la mia bambina in braccio e per coccolare Mia che dorme sfinita sulle mie gambe. Vedo Giulia venire agitata verso di noi mentre si guarda intorno e una lacrima le riga il viso..
Giu: ragazzi avete visto Christian???
Ale: era qui cinque minuti fa stava correndo insieme ai cuccioli...
Fra: dov'è???? Dove cazzo è finito mio figlio????..
Si alza di scatto mentre scoppia a piangere guardandosi intorno e camminando di qua e di la, chiamo Artù e lo vedo arrivare da dietro un albero, vedo dietro di lui un piccolo bambino infangato dalla testa ai piedi e due microbi dietro di lui, chiamo Fra che gli corre incontro piangendo e lo prende in braccio stritolandolo a se.
Chri: ma papino pecchè pangi???..
Ridiamo mentre gli asciuga le lacrime e lo abbraccia facendo spallucce, Fra gli accarezza i capelli spostando un pò di fango dal viso del bambino che ride guardando suo padre...
Fra: amore mio.
Hanna: dobbiamo subito chiudere quel buco dietro il giardino perché è pericoloso...
Ale: concordo.. dividiamoci tanto i giochi sono quasi finiti..
Annuisco mentre Giulia porta dentro Chri per lavarlo, do una pacca a Fra che sospira e ci rimettiamo a lavoro, osservo la mia piccola paperella che mi guarda con attenzione mentre gesticola, urlo dal dolore quando il cacciavite mi finisce sull'unghia, vedo Mia corrermi incontro e la mia piccolina guardarmi spaventata...
Mia: dannazione amore!. Devi stare più attento, non puoi guardare altrove lo sai che ti fai male!.
Io: lo so...
Bacia il mio dito mentre mi accarezza la guancia e Aria mi stringe forte, guardo la mia ragazza che osserva preoccupata il mio dito e la stringo cercando di tranquillizzarla...
Mia: sei uno scemo!. Stai attento per favore.
Annuisco baciandola e ricambia stringendomi con forza, finiamo di montare i giochi e il resto della truppa finisce di aggiustare quel maledetto buco dietro il giardino, i bambini corrono subito e giocare così prendo Aria mandando a letto Mia e andando verso una strana dindola a forza di coppa per i bambini più piccoli, la metto li dentro facendola dondolare piano mentre sorride ridendo...
FRANCESCO POV'S.
Stringo Giulia tra le mie braccia mentre osservo i nani giocare come matti, guardo Chri che corre dietro a quei topi felice e lascio un bacio alla mia mogliettina che ride stringendomi...
Giu: riuscirà a prenderli hahaha??
Io: non lo so hahaha..
Giu: perché li avete presi entrambi?
Io: sono fratelli e lo sai che quel nanetto e tremendamente convincente e ha iniziato a dire che non poteva prenderne solo uno perché altrimenti la sorellina sarebbe rimasta da sola e poi ha iniziato a fare paragoni riguardo ad una sua sorellina...
Giu: quant'è furbo.
Io: molto.. ma dovevo vedere il suo sorriso....
Sorride stringendomi e baciandomi, osserviamo il nostro bambino che è di nuovo scomparso ma questa volta è crollato a terra esausto, dorme stringendo i suoi adorati cani così lo prendo in braccio portandolo in camera sua...

Da quando ti ho perso non so più chi sono❤ⓂDove le storie prendono vita. Scoprilo ora