Forza che dai solo tu-capitolo 55-

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MIA POV'S.
Ormai sono passate settimane quasi un mese, non so che sono diventata la mia routine è sempre la solita anzi non vedo più nemmeno i ragazzi, passo il tempo all'università meno li vedo e meglio sto, questa sera iniziano il tour e Alex non fa altro che girare per casa come un esaurito mentale cercando di ricontrollare tutto perché ha paura di aver dimenticato qualcosa..
Alex: sei sicura di non voler venire??
Io: sicurissima.
Alex: uffi va bene..
Io: dai ci saranno le ragazze...
Alex: ma loro non sono la mia sorellina quindi..
Io: non fare il permaloso e vattene su.
Mi lasciò un bacio e se ne andò, andai di sopra e misi un maglione pesante con dei pantaloni di jeans presi il cappotto e uscii. Sono da una mezz'ora che cammino senza capire dove sto andando i miei pensieri sono rivolti ad altro, ad un tratto qualcosa mi colpisce le gambe così abbasso lo sguardo e noto una foto..

"Lorenzo Cantarini chitarrista dei dear jack sta attraversando un brutto periodo a notarlo sono le fan che ultimamente lo vedono molto triste, il dilemma è. Riuscirà a spaccare questa sera oppure porterà i suoi compagni nell'abisso per colpa del suo umore?"

Strabuzzai gli occhi e li strizzai un paio di volte incredula, per un attimo pensai chissà cosa ma poi mi venne in mente il messaggio così buttai il giornale e continuai a camminare, alcune fan mi fermarono per fare qualche foto visto che sono la sorella del mitico Alessio Bernabei e poi me ne andai un pò seccata, adesso tutto d'un tratto mi cagano tutti quando prima non mi cagava nessuno, il mio profilo è pieno di messaggi e di richieste di amicizia e non ne posso più mentre prima la richiesta non me la mandava nemmeno il cane del mio vicino bah... Andai a sbattere contro qualcuno così alzai il viso irritata ma mi ritrovai Daniele davanti, abbassai lo sguardo iniziando a sentirmi mala..
Dani: ehi...
Io: e-ehi...
Dani: quanto tempo..
Io: ehm già..
Mi guardò e poi mi abbracciò senza dire niente, sentii il profumo di Lorenzo e mi sentii cadere, le mie gambe diventarono molli e iniziai a tremare così si staccò da me.
Dani: scusa non volevo..
Io: t-tranquillo..
Squadrò il giornale a terra e poi scuotè la testa, incastrò i suoi occhi nei miei e mi disse una sola parola..
Dani: corri.
Lo guardai confusa e poi riguardai il giornale e iniziai a correre senza un motivo, non so nemmeno che sto facendo sto correndo così senza un motivo dai ragazzi cosa dovrei dirgli?
"Non pensare alla tua ragazza e suona?" Oppure "fallo per i ragazzi per te?". Bah non so che cazzo gli dirò mi sento solo confusa non ci capisco più niente e poi perché sto correndo se ancora è presto, ci andrò più tardi se mi andrà se tanto devo andarci. Mi fermai e osservai un tavolo fuori così mi andai a sedere e ordinai una cioccolata con tutta la calma possibile, altre fan mi invase di nuovo così le accontentai e poi mi diressi dai ragazzi senza sapere per cosa..
LORENZO POV'S.
Quel figlio di puttana di un giornalista ha pubblicato quello stupido artico e ora non so più che fare, cerco di sorridere come un ebete alle foto con le fan ma sinceramente non ne ho voglia, non ho voglia più di fare niente senza di lei è tutto così fiacco, triste mi sento vuoto, come se non avessi più niente e come se non bastasse devo subirmi i ragazzi che si alternano a lamentere, allo svago totale e anche ai discorsi seri ai quali non smetti di ridere perché non riescono a farne uno concreto, avvolte mi fisso sulla risata di Alessio che è quasi uguale a quella di Mia e la immagino seduta vicino a me o su di me mentre mi abbraccia o facciamo i bambini come al solito, sto praticamente sognando ad occhi aperti ma i miei sogni vengono interrotti dal manager che mi sbatte il giornale praticamente in faccia sotto gli occhi di tutti, alzai lo sguardo e lo guardai incazzato nero.
Manager: che cazzo significa?
Io: non lo so quel bastardo lo ha pubblicato da solo.
Manager: e tu non fai niente per smentire guardati sembri un morto. Che cazzo ti sta succedendo?
Fra: non ti aggirare è solo un momento passerà tutto.
Manager: te fatte i fatti tuoi che sto parlando con lui. Ti stai riducendo così davvero per un troia??
In quel momento non capii più niente mi alzai e lo presi dal colletto della camicia sbattendolo al muro..
Io: NON PROVARE A CHIAMARLA COSÌ UN ALTRA VOLTA O TI SPACCO IL CULO HAI CAPITO? LEI NON È UNA TROIA. ED È LA SORELLA DI ALESSIO.

Lo lasciai andare e mi rimisi a sedere finendo la mia bottiglietta d'acqua e mi guardò sistemandosi la camicia..
Manager: scusa.. però cerca di nasconderlo per favore o andrete in netta rovina e non possiamo proprio permetterlo. Scusate ancora.
Io: scuse accettate.
Se ne andò e rimasi li seduto a rigirarmi i pollici i ragazzi non dissero nulla e continuarono a fare le loro cose. Mi alzai pronto per suonare insieme ai miei compagni ma la porta si aprì proprio in quel momento, i miei occhi incontrarono i suoi e poi scrutarono la sua figura troppo magra, non lasciò il tempo di parlare a nessuno che mi corse incontro e mi abbracciò piangendo, incastrò la sua testa nello spazio tra la mia spalla e il collo, sentii il suo respiro irregolare sulla mia pelle e poi le sue mani sulle mie spalle e assaporai il suo odore finalmente dopo tanto tempo, si staccò da me guardandomi..
Mia: ti prego vai su quel dannato palco e spacca tutto non fallire. La musica è la tua strada.

Annuii e l'abbracciai di nuovo lasciandole un bacio sulla fronte, salutò gli altri e se ne andò senza dire niente e noi salimmo sul palco..
MIA POV'S.
Non so nemmeno perché l'ho fatto, perché sono andata, che cosa centro io, mi sento così confusa.. Arrivai a casa e mi buttai sul mio letto addormentandomi subito dopo...

NOTA AUTRICE.
Ciao regaaa❤ ecco a voi questo nuovo capitolo spero vi piaccia fatemi sapere grazie vi voglio bene❤ e auguri a tutti❤❤❤

Da quando ti ho perso non so più chi sono❤ⓂDove le storie prendono vita. Scoprilo ora