IIX

230 16 0
                                    

"Boom"
Entrò sbattendola porta, inutile nascondersi era già tutto illuminato dal riflesso della porta.
Mi prese fortemente per i fianchi e mi sbatté contro il muro
"Perché?!"
"Perché a sparso voci su di me e poi era stronza..."
"Non dico questo cazzo.
Perché!"
Tirò un pugno al muro praticamente a due centimetri dal mio viso.
Deglutì dallo spavento.
"Che cosa Brian?"
La mia voce si addolcì anche se era ancora tremolante è rotta dal pianto.
"Mi avevi promesso che non fuggivi mai più"
Oh madonna...sembrava un cane bastonato... Era triste, sembrava piagnucolasse ad ogni parola che pronunciava...
Nascose il suo volto nell'incavo del mio collo e riporto oltre al suo respiro caldo, anche il suo profumo inconfondibile rimase sulla mia pelle, mi strinse più forte la vita è mi alzò, facendomi mettere le gambe attorno alla sua vita e per sorreggermi, anche sul sedere, e io ricambiai mettendo le mani sul suo collo e tirandogli leggermente i capelli.
Questo bacio è indimenticabile, le nostre labbra si univano come se fossero nate per quello,
Le nostre lingue danzavano in un calore che ti lasciava senza fiato e i nostri occhi comunicavano ogni sentimento.(Foto media)
Lui sa che quel momento era speciale.
Lui sa che i miei occhi gli potevano raccontare la mia storia e la mia vita
Lui sa che in solo quel momento sarebbe riuscito a scoprire la mia corazza e far vedere chi ero davvero.
Analizzo ogni piccola movenza o scatto del mio corpo in quella che sembrava una infinità, proprio quando suonò la campanella i nostri fiati non reggevano più e ci staccammo con malavoglia per riprenderlo.
Poco dopo,appoggiò la sua fronte alla mia..
"Allora piccola, andiamo a pranzare assieme oggi?

Brian
Un sorriso nacque in quel bellissimo viso biancastro di belle,
Quel sorriso tanto raro quanto trovare un diamante, eppure, si aspetterebbe una vita intera per trovarlo...
La presi per mano e mi accorsi che si irrigidì e diventò rossa in volto, le gambe gli tremavano e il corpo tamburellava su e giù.
"Piccola, stai bene?
Se non vuoi che ti tenga la mano dimmelo okay?"
Mi guardò negli occhi e una sfumatura gli incorniciò le pupille di un nuovo è brutto colore: la paura.
Aveva gli occhi bagnati e gonfi, probabilmente stava per piangere...
"Ehi ehi ehi piccola, non posso vederti così, vieni in braccio"
"Mmmmgh okay"

Belle
Accettai e mi aggrappai a lui, la sensazione era molto piacevole, mi sentivo come una bambina che si è fatta male e il papà la cura e la tranquillizza, anche se in quel momento stavo troppo male...
Il ricordo del mio passato mi rabbrividiva tutto il corpo, e la sua mano che mi teneva per uscire da scuola insieme, mi fece ripensare a quel ragazzo che mi rovinò l'esistenza, il carattere e ME, non credevo e non credo tutt'ora, che qualcuno mi scongelerà dalla mio eterno maleficio che mi procurò quel l'individuo...

Ugly dollyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora