XXV

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Arrivati "corriamo", per modo di dire visto che indossavo dei tacchi da 12 cm, e per fortuna il posto era rimasto e non l'avevano dato a persone che di sicuro non arrivano in ritardo, perché il ragazzo trovava arrapante la ragazza...
Il locale era molto bello, eravamo esattamente sotto un lampadario molto moderno, il pavimento era di un legno laccato in bianco e i muri erano in roccia, credo che ero l'unica a fissare il ristorante così a fondo..
"Allora ti piace?"
Era un po' teso, magari era la prima volta che portava una ragazza ad un appuntamento,
"È bellissimo, sei il ragazzo più romantico che io abbia mai conosciuto tesoro"
Lo rassicurai accarezzandogli la guancia e prendendo le sue mani nelle mie sul tavolo, lui si calmò in pochi secondi.
Ad un certo punto arrivò la cameriera,
"Buonasera, cosa vorreste mangiare?"
Questa qui continuava a fissare come una rincoglionita Brian, peccato che lui stava fissando me per tutto il tempo, aveva un sorriso che poteva stravolgere un Emo fino a farlo diventare un hippy, spostò lo sguardo solamente per guardare il menù,
Dopo che gli feci credo una centinaia di occhiatacce, Brian mi guardò e ridacchiò,
"Allora, AMORE, cosa prendi?"
"Non lo so decidi tu, lei cameriera cosa ci consiglia?"
Gli fece un sorriso alla cameriera e io gli pestai il piede da sotto il tavolo
"Hahaha non lo si decida lei, sembra così esperto..."
Appena capí il doppio senso, mi incazzai come una bestia, Brian aveva capito che forse era troppo così non andò avanti e mi lascio fare
"senti brutta figlia di..."
Mi diede un colpetto da sotto il tavolo e mi strinse la mano, okay forse era meglio se non mi cacciavano dal ristorante quella sera, così mi tranquillizzai,
"Lei può anche andare, ah sì giusto, due filetti alla griglia e delle patate al forno, addio"
Gli sbattei gentilmente il menù sul petto, così almeno copriva quel reggiseno sotto la maglietta trasparente che tra poco sembrava un airbag Talmente era imbottito.
Lei sbuffò un po' da oca e andò via,
Lui mi guardò e mi fece un sorrisino di scuse
"E tu? Non hai nient era dire?! Vuoi che ti lascio qua?"
Mi prese le mani e baciandomele mi disse
"Nella mia vita non esiste e non esisterà donna al di fuori di te, ameno che tu non mi tradisca"mi guardò negli occhi trasmettendomi forti emozioni che mi percossero andando a finire dritte nella faccia, che divenne rossa.
Poco dopo arrivò un cameriere, per niente brutto, era molto figo se devo dirla tutta,
"Buonasera, scusate per l'umore visto di prima ci dispiace tanto per ciò che è successo e stia tranquilla che ne risentirà il suo lavoro.
Allora cosa ordinate esattamente?"
Mm,.. Dolce vendetta fatti mia...
Sporsi un po il petto, evidenziando il seno, e anche il sedere, che aveva il lungo spacco sulla schiena.
"Mi consiglia qualcosa? Sa tutto il lavoro, tutto lo stress, non immagina.."
Feci gli occhietti tristi ma allo stesso tempo in modo sensuale e seducente.
Lo notò subito Brian, era incazzato parecchio, anche più di me prima.
Il cameriere deglutì e si sistemò il colletto della camicia con due dita, probabile che si stava eccitando...
"A-avremmo come specialità la Fiorentina italiana, c-co-con degli affettati prestigiosi"
"Ah e mi dica.."
La furbizia di Brian prese il sopravvento, inizio con la mano a cercarmi la cosca, sali sempre più su, e il mio corpo accelerava la pulsazione, la stava vincendo anche questa vendetta,
"P-potrei sapere cosa C-cosa consiglia  lo cheeeef?"
L'ultima parola la dissi con voce strozzata, aveva trovato il culmine, dove solo lui riusciva a farmi provocare quel piacere, era magnifico, anche se in quel momento lo odiavo per avermi fatto fare una figura del genere davanti a lui...
Sul suo viso si formò un ghigno malefico...
Dopo tutto questo, finimmo di cenare, uscimmo che erano le 11:30 e domani dovevamo andare all'università.
Entrata in casa mi cambiai e andai subito a letto, senza guardare neanche la TV mi addormentai e poco dopo mi raggiunse stringendomi da dietro, come per proteggermi.

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