XIII

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Mi cadde il piatto tra le mani, fece un gran rumore, di sicuro non paragonabile al rimbombo del mio cuore.
Io non dovrei nemmeno piangere, perché noi in realtà non siamo niente, solo PER COLPA MIA, ma piansi comunque.
Ma lui mi aveva rimpiazzato, con una delle chearleders della scuola,
Ovviamente lo ha fatto per vendetta. Perché sa che odio quelle oche di merda.
Appena si voltò per il disastro nel pavimento, mi vide, i suoi occhi a contatto con i miei mi provavano emozioni che mi erano mancate, da tempo...
"Ti posso spiegare! Non andare via belle!"
"Siamo tornati a 'belle?!'
Non più piccola?! Vaffanculo!"
Corsi via in cucina con ancora le lacrime agli occhi
"Bella che ti è successo?!"
arrivò in soccorso George, vedendomi distrutta
"Mi accompagni per favore?
Possiamo andare via da qui il più presto possibile? Vorrei evitare che uno stronzo mi rincorre"
Come non detto usciti entrammo velocemente in macchina e girandomi, lo vidi a fissarmi mentre pian piano divenne solo un puntino da lontano.
Arrivano davanti alla porta del mio appartamento..
"Mi dispiace per stasera, grazie per il passaggio, probabilmente il capo si incazzerà con te."
Si avvicinò a me e mi accarezzò la guancia
"Non mi interessa in questo momento, l'importante è rivederti sorridere, che è successo?"
"Scusa ma, non me la sento di parlare di questo...sono ancora un po scioccata dall'andamento delle cose adesso"
"Ah be, capisco, senti per tirarti un po' su ti va se tra tre giorni andiamo in questa discoteca?"
Mi porse il biglietto d'ingresso, era la migliore e più pubblicizzata negli ultimi anni. Figo avere un amico ricco, ti porta nei posti più belli del mondo
"Ah sì? beh certo disponibile al massimo così mi posso dimenticare di tutto questo"
Gli feci un finto sorriso di consolazione sapendo che in realtà era una bugia perché non me ne dimenticherò mai.
Gli lasciai un bacio sulla guancia e un abbraccio prima di entrare togliermi i vestiti struccarmi e andare a letto.

Ugly dollyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora