XVI

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Non vedo bene la situazione tutto un po sfocato a causa del alcol e della musica.
Dalla confusione capisco solo che Brian sta picchiando George.
"Basta non fargli male!,
L'ho fatto io! Arrabbiati con me stronzo!"
L'ultima parola lo colpì tanto da lasciarlo e guardarmi,
Era ancora più incazzato,
La rabbia cresceva ogni secondo, mi prese con forza il braccio e mi disse:
"TU ORA VIENI CON ME."
Era come un obbligo, mi guardò in cagnesco con tanta rabbia e poi mi trascino fuori, a malapena riuscì a mimare un "non preoccuparti mi dispiace" a George.
Mi portò in macchina e il viaggio fu terribilmente silenzioso, solo ora mi rendo conto di non sapere quale è casa sua, arrivati, per ciò che vedevo dallo stordimento, era bella spaziosa e grande, e ci viveva da solo.
"Scendi"
Mi accorsi che era di fronte a me e con fare duro me lo chiese.
Appena uscita barcollai è appena se ne accorse mi prese in braccio
"Fammi scendere, sono in grado di camminare"
"Sicura?" Il suo tono era ancora molto rude
"N-non proprio"
"Ecco meglio così"
Entrammo in casa, mi portò in camera e mi appoggiò sul letto.
"Grazie, stronzo."
Mi guardò sempre più incazzato e iniziò a gridare:
"IO SONO LO STRONZO?!
Ma hai visto come cazzo ti sei comportata da bambina in discoteca?! Sembravi una Troia per chi non ti conoscesse!"
"Ma come cazzo ti permetti?!
Troia sarà quella chearleder con cui eri al ristorante!"
improvvisamente rimase scioccato da quelle parole
" per quello?! Per quello ti sei vendicata? Lo hai fatto apposta!! Lei è mia cugina!"
Sbatte i pugni al muro sbraitando.
"E perché eravate al ristorante?!"
Mi sedetti sul letto sconvolta.
"È perché ti interesserebbe? Tanto potrei frequentare anche qualcuno.." Stranamente la sua faccia da stronzo si trasformò in una smorfia provocatoria :
"Smetterla di fare il coglione avanti"
"Perché è morto un suo caro amico e voleva parlarne perché era in depressione!"
Mi sentivo una perfetta scema, io lo avevo "tradito" per sua cugina...
"Ah..."
Abbassai il viso.
Lui si avvicinò , si piegò e appoggio le sue mani alle mie cosce.
"Cazzo se mi fai impazzire in quel vestito. Vorrei strappartelo di dosso subito"
Alzai lo sguardo e lo guardai
"Daiii"
"Hahahahahah scusa piccola"
Diventai rossa dall'imbarazzo, ma poco dopo,
Mi spinse fino alla fine del letto, mi tolse il vestito sfilandomelo da sotto, rimasi in reggiseno e mutande, e mentre mi cingeva il sedere, mi baciò.
Mi mancava tantissimo il suo bacio, era da più o meno 2 mesi che non assaggiavo la sua lingua...
Eravamo un tutt'uno entrambi quando...
"Piccola, ma sei vergine?"
L'imbarazzo mi travolse e la risposta uscì innocua dalla mia bocca,
"Si"
"Non posso, deve essere in un posto speciale"
Così passammo la notte accoccolati per la prima volta insieme.

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