XXIV

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BRIAN
mi svegliai.
Non era casa mia, ero in un letto e in una stanza diversa.
"Bro, dormito bene?"
Ora ricordo, sono a casa di laz.
"Si grazie laz"
Dopo aver chiacchierato un po' andai a prepararmi oggi era lunedì e c'era l'università.
Presi il tram lasciando laz andare con un gruppo di oche, misi le cuffie e mi feci trasportare da una canzone casuale:
"Tu vai fuori e boom primo Ra-ra-round!
Tu vai fuori ancora prima che suona la campanella una rima una sberla saluta la tua bella"
Baby k mi fa capire quanto sono bastardo, anche prima di belle lo sentivo.
Scesi e arrivai davanti all'università andai dal mio gruppo dove laz era già arrivato perché aveva preso la macchina, e una marea di oche si attaccarono a noi.
Una di loro, al culmine, bionda tinta, con tatuaggi e piercing, non erano niente i suoi capelli in confronto a quelli di belle, i suoi anche se erano neri erano lucenti e morbidi, questa oltre ad aver un colore tinto ha anche le exstension giallo fluo ed era talmente magra che gli si vedevano le costole in una maglietta no aderente.
Mi salto addosso mettendomi senza esitare la lingua in bocca, che cosa orribile...
Ovviamente, Jackson Janet e belle mi hanno visto, lo sguardo di belle era incazzato ma indifferente,
Quello degli altri era piuttosto disgustato...

BELLE
che odio.
Mi aveva lasciata e poi andava pure con le troie...
Volevo andare lì prenderlo a schiaffi fino a quando non vedevo dei lividi al posto delle guance, ma feci l'indifferente, magari non si accorgeva della mia ragbbia....
Prima di entrare entrammo in un bar e chiacchierammo un po', visto che eravamo arrivate abbastanza presto, ma un dolore mi perseguitava e la gelosia si avvampava nel mio cuore.
Tutti le dediche, tutti i ti amo, tutte quelle dannate canzoni che gli ho regalato,
Tutte le mie migliori canzoni, dedicate a gente del cazzo...
Mentre giravo il cucchiaino da ormai un po di tempo, dispersa nei miei pensieri, Janet mi diede una lieve spinta per scrollarmi dai pensieri, e tutti e due anche Jackson, mi guardavano interrogativi, anche se un'attimo fa spettegolavano senza neanche vedermi.

BRIAN
seguì i passi di belle con lo sguardo,per vedere dove andava, mentre QUELLA troia mi stava appiccicata e la scacciai nel peggiore dei modi.
Uscì dal bar e tornò verso la piazzetta dentro l'ingresso, io ero a pochi passi da lei appoggiato sul portone d'ingresso.
Lei di scatto si fermò,
I suoi occhi, dissolti in una specie di miscuglio tra terrore e tristezza.
Non capì il perché, così mi scostai un po' per vedere chi guardava, un ragazzo.
Mi girai e sentì le sue ultime parole prima di piangere,
"M-M.....Max"
Oh cazzo.

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