XIX

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deglutì.
Non so se ero davvero pronta, a dire la mia storia.
La storia del dolore che ho provato per tantissimi anni.
Capi la mia preoccupazione, così mi chiese:
"Sei preoccupata?"
Annuì
"Almeno una domanda ti prego"
"O-ok"
"Chi è quello stronzo che ti ha rovinato la vita?"
"Come fai a saperlo? Non te lo ho mai detto.."
"Piccola di vede, ti leggo la paura negli occhi, il buio che ti attraversa ogni volta che ti tocco, quando ti irrigidisci, dal primo giorno l'ho capito, e sai sono sicuro che tu fino a quando non conoscevi me, dopo quello che è successo, odiavi il mondo intero... e poi sono arrivato io, e hai iniziato a pensare di meno a questa faccenda"
Un sorriso si creo nel suo volto e mi diede un bacietto leggero sulle labbra.
Mi sentivo totalmente sotto gli occhi di tutti, come se adesso possono leggermi dalla faccia tutto quello che è successo, che mi sono nascosta per anni.
Con la bocca ancora aperta dalla sorpresa,
"Veggente?"
"Mi piace solamente capire la vita delle persone."
"Cioè sei un veggente rompicoglione"
Gli feci un grande sorriso e lui mi fece la linguaccia.
"Ora mi levi questa cazzo di corda? Non riesco a baciarti"
"Solo perché mi devi baciare" mi fece L'occhiolino e mi slegò.
Appena fui libera, lui si stava avvicinando con la bocca aperta e gli occhi chiusi (e in quel momento faceva morire dal ridere) scesi dal letto e iniziai a correre via da lui, appena se ne accorse...
"Ehehe piccola non mi scappi!"
Iniziò a inseguirmi e poi rimasi bloccata i cucina dove per girare nel balcone, non c'era via di fuga, provai a saltare dal balcone ma mi prese per la vita e mi fece rimanere lì in aria a penzoloni
"Mettimi giù scemo!!!"
Ridevo come una matta, era uno di quei ricordi, che nella mia mente rimarrà o per sempre...
"Eh sì certo, secondo te un poliziotto libera il suo prigioniero senza avere niente in cambio?"
I suoi occhi si illuminarono re la bocca si dipinse di una smorfia da pervertito
"Io avrei qualcosa da potergli dare..."
"Davvero? Beh me la mostri prigioniera con un culo da far paura"
Rimasi scioccata dal suo gergo così volgare, ma su di lui mi piaceva...
Feci il suo stesso gioco, così presi un po di farina in mano e appena stava chiudendo gli occhi, gli spalmai la farina in faccia
"Ma guarda che stronzaa!"
Mi tirò anche a me la farina e finimmo con i vestiti tutti bianchi.
"Vado a fare una doccia"
"Posso venire con te?"
Era un misto tra faccia da cucciolo e pervertito così ghignai dalle risate e gli mandai il dito medio di spalle, mentre Andavo in bagno
"Questa non è una risposta piccola belle"
Riuscì a capire a stento mentre sbattevo la porta.
Iniziai a spogliarmi fino a rimare nuda, apri l'acqua e aspettai la temperatura che volevo io, ma dopo poco mentre per fortuna ero girata di spalle, entrò Brian con addosso solo dei boxer,
"Cazzo piccola che culo"
"Vedo che non manca il linguaggio"
"Ehi vieni qua.."

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