prima uscita

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Mentre sfinita inizio a capire che sono quasi arrivata a casa, passo proprio davanti a quella libreria dove sono andata un paio di volte a trascorrere i miei pomeriggi. Guardando al suo interno intravedo tra i libri e le altre persone, Andy Holmes, il ragazzo biondo della scorsa volta.
In questo preciso momento senza che io me me accorga, il mio cervello manda segnali a tutto il corpo e incosciente di quello che sto facendo entro nella libreria. Inizio come al solito a curiosare tra i libri, cercando qualche storia interessante, il mio sguardo però si concentra più su di Andy che non sulle trame che dovrei leggere per capire di cosa parla il libro. Mi avvicino, senza destare sospetto, guardando e cercando tra uno scaffale e un altro.
Ecco! Siamo schiena a schiena, il mio cervello vuole dire qualche cosa e inizio a selezionare una qualsiasi frase che non sia stupida perlomeno.

«Avete qualche altro libro da consigliarmi sig. Holmes!»
Gli chiedo continuando a dargli la schiena.

« Allora! Vediamo! Ha già letto la maschera di ferro o i tre moschettieri?»

« Entrambi! Vada avanti! »

« Robin Hood?»

«letto!»

Andiamo avanti cosi per mezzora senza guardarci ma restando sempre schiena contro schiera, non riesce a trovare nulla che io non abbia già letto, lui dice il nome dei suoi libri prefetti, ma io li ho già letti tutti poiché in realtà sono anche i miei preferiti.

« Se le dico un libro che ancora non ha letto, lei esce a cena con me domani sera? »

« sig. Holmes li abbiamo già detti tutti o quasi, adesso è troppo semplice, avrebbe dovuto fare prima questa proposta»

«la accetta o no?»
Questa volta si volta verso di me ed anche io faccio lo stesso

«la accetto»

« dr jekyll e mr hyde!»
Dice subito senza aspettare un secondo giocandosi la sua opportunità

« Ovviamente l'ho letto!»

« cavolo!»
Mi aspettavo un titolo di qualche libro rosa o di saggistica, ma perché ha detto questo, che segue la scia di tutti quelli che abbiamo detto fino ad ora che amo tanto. Non capisco la sua scelta e mi fa innervosire, forse perché volevo che dicesse un libro che non ho letto?

«è arrivato con la macchina qui?» Chiedo interessata a fare un'altra proposta

«si, ha lei una proposta da farmi quindi»

« Ha indovinati, accetto il suo invito a cena se lei mi accompagna a casa adesso»

« perfetto, allora domani la vengo a prendere alle otto»

Anche se non è molta la strada dalla libreria a casa mia, visto che praticamente bisogna solo andare dritto per circa un kilometro e poi svoltare un angolo, non ho per nulla voglia di camminare a piedi stasera. Di sicuro un uscita non mi ucciderà. Credo!

Il giorno dopo.

Mancano dieci minuti alle otto, sono pronta, e mi do gli ultimi ritocchi allo specchio mentre aspetto Andy. Ho deciso di sciogliere i capelli, indossare un vestito nero e giallo e i tacchi; non conosco questo ragazzo ma preferisco fare una bella figura piuttosto che una figura di merda.
Sento un clacson suonare, mi affaccio dalla piccola finestra vicino l'entrata e vedo la macchina di Andy. Prendo la borsa e le chiavi e scendo, non sono abituata ad indossare i tacchi e spero solo di non cadere. Lui mi aspetta vicino la macchina, lo saputo,lui mi apre la portiera; mi accomodo e dopo essere entrato anche lui in macchina partiamo.

«Ho prenotato ad un ristorante che a me piace molto, spero non ti dispiaccia»

questa serata, per me è ancora un mistero, e non so se sarà divertente scoprirla passo dopo passo. Non è stata molta la strada che abbiamo percorso per arrivare al ristorante ed ora eccoci qui. Da fuori non trapela nulla del suo stile e proprio non riesci a capire in che tipo di posto mi ha portata.

« prego»

Anche qui da galantuomo mi apre la portiera ed entriamo nel ristorante.
Appena entrati, vi è una specie di atrio dove far accomodare chi deve aspettare di sedere al tavolo. Fino a qui, sembra tutto normale, un divano rosso, una tenda nera che divide dalla sala e un signore elegante che controlla le prenotazioni e fa accomodare.

«ho prenotato un tavolo per due al nome Holmes»

Quello che dovrebbe essere il maître controlla, fa cenno con la testa e ci accompagna in sala.

« I signori anno richiesto un tavolo al centro della sala vero?»

Io guardo Andy, non ho idea di cosa abbia preparato per questa serata e non so proprio cosa aspettarmi.
Finalmente riesco a vedere la sala tanto nascosta e... WOW! sembra un ristorante d'altri tempi, 700/800 tipo, non è molto sfarzoso, ma elegante e aristocratico. Ci accomodiamo, un cameriere ci porta il menu e poi si allontana.

« sig. Holmes che tipo di ristoranti frequenta»

«apri il menu!»

Incuriosita come una bambina di fonte ad un pacco regalo apro il menu ed inizio a leggere, è un menu a tema, vi sono dei riferimenti ad alcuni tra film e libri, da Sherlock a Lupin e ancora Robin Hood e Dorian Gray. Ed è un impresa capire cosa costituisce ogni piatto.

«capisco i riferimenti ma non gli ingredienti del piatto»

«Ti toccherà ordinare alla ceca»

« Se poi non mi piace cosa ordino?»
Sembra divertirsi della mia confusione nel vedere i nomi dei piatti e non so che tipo di menù scegliere.

«vogliamo fare un gioco» mi chiede sorridendo, trattenendo una risata.

«spiegati»

« io ordino per te e tu ordini per me»

« sig. Holmes, il rischio è sempre lo stesso ma... accetto»

Lui sembra sicuro di cosa prendere mentre io dico dei nomi a caso, semplicemente quelli che mi piacciono di più, facendo finta di essere sicura di quello che sta uscendo dalla mia bocca. Prendo il primo alla Sherlock Holmes quindi credo che possa essere all'inglese, poi il secondo credo sia qualche riferimento a Lupin quindi saranno delle omelette o delle crepes e il dolce è riferito a Robin Hood quindi ai frutti di bosco? almeno questo è quello che ho dedotto io, potrei infatti anche sbagliarmi alla grande.

Arrivano le portate e se quello che avevo dedotto si è dimostrato vero, quello che mi ha preso Andy rispecchia i miei gusti e inizio a chiedermi se sia un maniaco che mi segue da tempo poiché non so come faccia a sapere tutte queste cose su di me.
Finiamo di mangiare ma la serata non è finita qui, il sig. Andy Holmes ha altre cose in serbo per me ed io mi sto divertendo tantissimo. Saliamo in macchina, dopo neppure venti minuti di viaggio parcheggia e da qui camminando fino ad arrivare davanti un grande teatro e lui si ferma proprio di fronte a questo.

« Sig. Holmes non mi dica che andiamo a teatro?»

«Sono pronto a scommettere che il teatro non ti piace ma... sono disposto a portarti qui alla prossima uscita se vuoi»

« Aspetti un attimo, allora: il teatro no mi piace ha ragione, ma perché affermare che ci sarà un'alta uscita»

«Questa ancora non è finita ma sono sicuro di volere uscire altre volte con te»

«Hai dimenticato un dettaglio però»

«Quale? non mi viene in mente nulla che mi vieti ad uscire con te»

«Non è per nulla simpatico quando fa così»

riprendo allora a camminare, vado dritta anche se in realtà non so dove lui mi voglia portare, ma voglio andare dovunque questa cosa sia.

«Dove vai? dimmi cosa intendi? cosa potrebbe frapporsi tra me e un'altra uscita»

Mi giro per un secondo, lui è all'incirca a 5\6 passi da me

«Un mio rifiuto»

«Non mi dirai di no, ti sei divertita anche tu stasera»

Una frase peggio di un'altra. Come posso provare tante cose differenti per un solo ragazzo.

« Andiamo dai, dov'è che mi volevi portare»

«Andiamo!»

Mr. HolmesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora