Mistero

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Perché ho mal di testa? Mi sveglio chiedendomi che cosa è successo nelle ultime ore. Poi realizzo piano piano tutto quello che ho fatto, la bella serata con Andy, la passeggiata, il Tamigi, poi sono tornata a casa, mi sono addormentata pensando a lui.

Sono ancora vestita e truccata, il sole sbatte sul mio viso e la prima sensazione sui miei occhi verdi appena aperti non è affatto bella, con questi accecati raggi prendo il mio telefono che sta squillando e rispondo senza riuscire a vedere chi è a chiamarmi.

È la sposa a cui devo fare la torta, vuole vedermi questo pomeriggio, devo andare a casa sua e fargli assaggiare le torte per decidere quale preferisce e poi vuole che andiamo a scegliere insieme i fiori per il bouquet così da abbinare la torta anche a quelli.
Mi chiedo il perché devo accompagnare questa da tutte le parti, ma non ha un'amica? Vuole anche farmi vedere il vestito e vuole che riproduca i ricami sulla torta. In due giorni è passata dal non sapere nulla su come volere la torta ad avere mille idee tra i fiori ed il vestito.
Chiudo la telefonata, faccio una bella doccia calda e poi mi rimetto in intimo nel letto con gli appunti della torta, per riflettere su come impostare le cose con questa sposa un po' difficile.
Ma non riesco neppure ad aprire i miei appunti che mi arriva un messaggio.

Sono stato bene ieri sera. Andy.

Sorrido ma penso anche che sia rottura di scatole in questo momento, non mi va proprio di parlare con lui e neppure di mandargli messaggi poiché devo mettermi a lavorare e non ho bisogno di distazioni. Ma metto da parte il solito mal umore mattutino e gli rispondo.

Anche io sono stata davvero bene, mi hai stupita! Cris.

Che me dici allora se sta sera ti stupisco di nuovo? Andy.

Ho da fare! Davo lavorare stasera. Cris.

È passata mezzora da quando gli ho mandato questo messaggio e ancora non mi ha risposto. In realtà non mi sono accorta del suo mancato messaggio fino ad ora, quando ho risposto ad uno di mia sorella, non mi sono accorta infatti che leggendo e pensando alla torta è già passata mezzora ed io sono ancora nuda nel letto.
Decido finalmente di mettere per un attimo via gli appunti e di vestirmi, sento vibrare il telefono e penso che a chiamarmi sia o la sposa o mia madre, e mi accorgo con sorpresa che in realtà è Andy.

«pronto sig. Holmes! »

« sono sotto casa tua con il pranzo apri»

« come?»

Non sto realizzando cosa sta succedendo, sotto casa mia? Con il pranzo? Ma se gli ho detto che devo lavorare... e sono ancora nuda.

« Allora ci sei ancora?che fai mi apri?»

« aspetta, sono ancora in intimo, devo vestirmi»

« apimi cosí dai, sono sicuro che sei ancora piú bella di ieri sera cosí»

Se ne esce sempre con delle frasi poco carine che non mi fanno per nulla piacere ma comunque, indosso l'accappatoio e vado ad aprire alla porta.

« ma come? Credevo mi aprisse in intimo, con una posa sexy»

« prego si accomodi»

Dico mostrandogli il mio piccolo appartamento

« sembra che le diano fastidio le mie parole»

Non rispondo e mi chiudo a chiave in camera per vestirmi.
Indosso un pantalone nero attillato ed una maglia abbastanza scollata ma non volgare, non so perché ma voglio piacergli, voglio che mi trovi carina, per cui prima di uscire do anche una sistemata ai capelli per poi presentarmi a lui.

« non so come eri in intimo ma cosi sei stupenda»

« grazie, ha parlato di pranzo a telefono cosa mi ha portato»

« Non hai fatto colazione vero?»

«No, ha indovinato non mangio mai a letto»

«allora... vediamo, ho degli hamburger e delle patatine fritte»

Non ho molta fame, ma eccetto molto volentieri le patatine, che mangiamo insieme chiacchierando tranquillamente.

«allora? Che tipo di lavoro devi fare, cosa ti tiene lontano da me?»   

« Una sposa! abbiamo molte cose da decidere ed è un opportunità molto importante per me, lei che lavoro fa invece »

«vuoi davvero che ti sveli il mio lavoro? C'è del mistero nella nostra conoscenza, questo non conoscerci fino in fondo, tu che continui a darmi del lei, non é questo quello che ci tiene uniti? Vogliamo scoprire delle cose l'uno dell'altra. Ma in modo silenzioso, con calma o non é questo il gioco che stiamo facendo?»

«Non lo avevo preso come un gioco»

«Ma sta ugualmente giocando!E le piace anche!»

È iniziata davvero cosí, due persone che non si conoscono che iniziano a frequentarsi. Ci siamo visti piú volte e lui mi ha dato dalla prima volta tranquillamente del tu e a me non ha dato fastidio anzi, preferisco la forma informale in tutti i casi. Io invece gli ho dato del lei all'inizio per educazione ma continuo a chiamarlo sig. Holmes, come se ancora non lo conoscessi.

Lui sa indubbiamente più cose di me, perché quello che "nascondo" è piú una cosa interna che non è deducibile dal tipo di lavoro o di vita che faccio, lui invece ha un lavoro che determina molte cose di lui per cui deve rimanere un mistero da scoprire per adesso. È un gioco? Per me è una cosa seria travestita da gioco, non siamo più due bambini, ne due adolescenti che giocano a conoscersi. Noi siamo due adulti che sono stanchi del mondo che ci circonda e vogliamo svagare la nostra mente con questo tipo di misteri. Non per caso lui fa di cognome Homes e io sono un'appassionata di tutto ciò che nei romanzi o nella realtà sia mistero e deduzione.

Mr. HolmesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora