Giro In Macchina

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Salgo in macchina appena in tempo per non essere bagnata dalla pioggia che ha iniziato a scendere su queste strade.
Il volto di Andy mi fa capire che questo proprio non ci voleva, i suoi piani non hanno previsto la pioggia ma non mi preoccupa se non potrà farmi la prossima sorpresa, la giornata non potrebbe andare meglio di così.

« E così il grande Holmes è stato sconfitto dalla pioggia!»

Lo sto guardando con il sorriso più grande del mondo e lui voltandosi verso di me piega la testa in segno di sconfitta per poi sorridere facendomi segno di guardare dietro.
Mi volto e sui sedili posteriori vedo il tipico cestino da pic-nic e capisco così cosa ha organizzato ed anche perché è così triste che piova.

« Possiamo entrare in casa oppure mangiare in macchina!»

Dico senza farmi troppi problemi, visto che abbiamo un cestino di cose da mangiare e possiamo consumarle dovunque.

« Hai ragione!»

Avrò anche ragione ma non capisco il perché abbia messo in moto, dove dobbiamo andare a mangiare?
La pioggia è sempre più fitta ed il traffico aumenta in modo proporzionale alla mia fame, ma sono contenta anche di questi attimi con lui, passati esclusivamente a guardarlo guidare.

« Che brutto vizio che hai!» afferma Andy.

« Non smetterò di guardarti»

« hai tipo una sorta di felicissimo per le persone che guidano?»

Rido, non è solito per me iniziare a ridere di cuore e da tempo non facevo una di queste risate dove poi non riesco più a smettere, ogni cosa adesso mi fa ridere ed in questa macchina riecheggiano le mie risa alla quali poi si uniscono le sue.

Arriviamo fino all'Hyde Park, dove sperava di fare un bel pic-nic, parcheggia la macchina dove possibile e mi guarda. Non sa cosa fare, i suoi piani sono rovinati ma a differenza sua io sono quasi contenta di questo. Una giornata come la vita stessa può essere piena di problemi e cambiamenti e bisogna essere sempre pronti a tutto quello che ci troviamo davanti inevitabilmente a rovinarci i piani. Bisogna regole proprio come abbiamo fatto noi oggi mangiando in macchina invece che sul prato verde come se non fosse successo nulla.

« Dove vai?»

Andy scende dalla macchina senza ombrello e senza nessun tipo di copertura e per un attimo mi preoccupo per quello che potrebbe fare ma subito entra nella parte posteriore dove si trova anche il cestino.

« Pensavo volessi fare una pazzia!»

Tiro un sospiro di sollievo vedendolo bagnato ma di nuovo al coperto qui dentro.

Il nostro pranzo allora può cominciare, non ci serve neppure la coperta che però io mi faccio dare per metterla sulle gambe e fare meno briciole possibili.

« Hai preparato tu queste cose?»

« No! Sai benissimo di no ma le ho ordinate e poi messe in ordine questa mattina»

« Non ti dirò nulla, per questa volta starò zitta»

Non voglio dire nulla ma mi chiedo a che ora si sia svegliato per preparare tutto questo ed essere a casa mia poco tempo dopo avergli mandato il messaggio, come ha fatto ad ordinare le cose per un giorno preciso? Con Manuel a casa sarei potuta rimanere lì invece di chiamare lui.
Come fa a sapere tutto quello che farò prima che anche solo mi venga l'idea in mente, sono così prevedibile?

« Mangia invece di pensare a come ho fatto!»

Sono prevedibile! ma odio che sappia anche quello che penso. Mi porge un sandwich Tonno, maionese e rucola e mi concentro su qualche altra cosa.

« Hai chiamato mia madre!»

Doveva arrivare questo momento ed ora che non sono più arrabbiata possiamo parlarne.

« Hai scoperto come ho saputo tutte quelle cose su di te e che gli ho detto di essere il tuo fidanzato»

« Cerco di non pensaci a questa ultima cosa, è una cosa da maniaci visto che neppure mi conoscevi ma dato che sei un investigatore sarà un istinto naturale»

« Hai avuto dei problemi con tua madre»

« Con lei no, mi ha chiamato però mia nonna, la notizia che io mi fossi fidanzata è stato un sollievo per lei e dirle che non era vero un colpo al cuore»

« Posso capire»

« No, in questo caso non puoi»

Chiacchiere, scherzi, battute e cibo ed anche il tempo di questa eccezionale sorpresa culinaria è finito con un bel tiramisù e con lui di nuovo al voltate sono pronta per la possiamo tappa.

« Speravo smettesse di piovere!»

Credo che anche la prossima debba saltare ed anche se per me non è per nulla un problema negli occhi di lui vedo l'amarezza di chi ha organizzato tutto in ogni minimo dettaglio ma non può portare a compimento i suoi piani.
La macchina però si mette in moto e partiamo verso la nuova destinazione sconosciuta che è rovinata dalla pioggia, questo vuol dire che non è al coperto e non immagino davvero cosa possa essere.

« Annoiata?»

« Per nulla, hai organizzato tutto così bene»

« Allora perché non mi stai guardando?»

Non lo capisco, si lamenta quando lo faccio e appena distolgo lo sguardo vuole tutta l'attenzione per se. Il mio sguardo è andato al cielo coperto, dove si vedono tanti lampi annunciati da altrettanti tuoni, questi stanno accompagnando questo nostro cammino da di più di mezz'ora ed ad ognuno un sussulto di meraviglia, non mi fanno per nulla paura anche se sono tanto pericolosi, il loro rumore mi allieta l'anima ed in questa giornata sono solo la ciliegina sulla torta.

« Girati»

Rallenta la macchina ma non si ferma, volto lo sguardo e vedo che siano davanti all'Osservatorio di Greenwich. Siamo passati dal tetro, al mere ed adesso alle stelle, tutte cose così diverse ma meravigliose nel loro essere così interessanti.

« Perché non ti stai fermando?»

Chiedo voltandomi questa volta verso di lui ancora infranto, anche se piove ed è nuvoloso questo non vuol dire che sarà noioso, non possiamo guardare le stelle o il cielo ma può essere ugualmente interessate visitare l'Osservatorio e dopo un po' di parole tra di noi l'ho convinto ad entrare ugualmente.

« Sarebbe stato bellissimo se solo questa pioggia....» afferma lui affranto.

« Come fai ad avere sempre tutto a tuo favore?»

« Che intendi»

« La pioggia ed i tuoni incessanti che sentiamo da molto ormai hanno solo migliorato questa giornata perfetta»

Gli prendo la mano e lui si avvicina a me baciandomi il naso, alzo lo sguardo visto che è di pochissimo più alto di me, ci vorrebbe un bacio adesso, sarebbe perfetto, sarebbe da film ma allora perché sento che sarebbe sbagliato? che dopo tutta la fatica che ha fatto per organizzare tutto questo non sono ancora sicura di lui.

« Lo so!»

Non capisco cosa sa? A cosa si sta riferendo. Mia madre non può avergli raccontato quello che neanche lei sa, non può aver scoperto anche quello, ma se ugualmente mi ha organizzato questa uscita sapendo tutto forse cambierebbe tutto.

« So che questa uscita non cambierà subito le cose tra noi, ti serve tempo lo so»

È solo questo che sa quindi, solo che ho bisogno di tempo per fidarmi di nuovo di lui. Non so se sono sollevata o meno sapendo che quindi non sa tutto, perché continuando così sarò io che dovrò raccontarglielo un giorno.

La seconda parte dell'appuntamento dei nostri due personaggi. Spero che questo capitolo non sia rivisitato noioso!

Mr. HolmesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora