Prime Vere scoperte

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Sono sveglia da un paio d'ore, il sole sta per sorgere ed Andy è accanto a me nel letto che ancora dorme. Non mi ha convinto da subito, ho sempre notato qualche cosa di stano ma ora inizio veramente a non capirci nulla.

Sento che mia madre c'entra qualche cosa in questa storia e sarà proprio lei che mi dirà qualcosa, Andy è troppo furbo e nel caso io stessi sbagliando farei non solo una brutta figura ma rischierei anche di perdere questo "rapporto" che ho con lui, mia madre invece potrebbe cadere facilmente in qualche mia trappola ed Andy non ne saprebbe nulla.

«buongiorno, che bello vedere te per prima al mattino, al posto della sveglia che di solito guardo aprendo gli occhi»
Mi dice Andy piano con la solita voce di chi si è appena svegliato ed ancora non capisce nulla.

«buongiorno»

«tutto qui? Dopo una frase del genere neppure un sorriso o un bacio»
Si avvicina a me mi abbraccia e mi da un bacio sulla spalla, ma io ora con tutti i miei dubbi non ce la faccio a fare la stessa cosa.

«Faccio colazione, vuoi che ti prepari qualche cosa?»
Dico alzandomi sfuggendo dalle sue braccia.

« No»

Mi alzo allora dal letto e vado in cucina a preparare la colazione. Sta mattina ho delle cose da fare per Spencer ma voglio anche pensare ad un modo per avere delle informazioni da mia madre.

« Io vado a lavoro!»
Esce dalla mia camera dopo aver fatto la doccia ed essersi vestito ed io lo saluto con un cenno visto che ho un boccone di cereali in bocca.

Andy è andato a lavoro ed io finita la mia tazza di cereali e cioccolato, faccio la doccia e mi vesto per poi uscire di casa.
Dopo aver girato per gli isolati comprando materiali e parlando a telefono, forse troppo tempo, con la sposa, l'ora di pranzo è arrivata e ho stranamente voglia di vedere Andy dopo averlo trattato male questa mattina, mi sembra una buona idea andare da lui con dei panini e altre cose che ho comprato giusto per un pranzo veloce visto che siamo entrambi impegnati.

«Andy? Ci sei? Posso entrare?»

Busso ma nessuno risponde, la porta e aperta ma sembra non esserci anima viva, arrivo fino al suo ufficio e vedo che è vuoto. Appoggio la busta con il pranzo a terra ed osservo le carte ed i libri sulla scrivania mentre lo chiamo al cellulare.
Dopo molti squilli mi risponde :

« pronto Cris»

« Andy, io sono nel tuo ufficio con il pranzo»

« Nel mio ufficio? non toccare nulla sto arrivando»

Non è molto sereno nel sapermi nel nel suo ufficio ed ora capisco anche il perché. Gli avevo detto che non avrei toccato nulla ma avevo già trovato quello che cercavo mentre aspettavo che mi rispondesse. Non voglio però affrontarlo subito, per adesso mi limiterò a far finta di nulla, voglio ragionare e capire bene le cose prima. Esco dall'ufficio e mi siedo ad aspettarlo. Non ho cercato di proposito, è lì sulla sua scrivania tra le altre cose, in bella vista poiché chiunque lo  potrebbe trovare senza alcun problema.

« Cristina, non credevo che avremmo mangiato insieme. Non dirmi che me ne sono dimenticato io»

In questo modo mi rende le cose ancora più difficili, è sempre così dolce ma capace di discutere con me e di stuzzicare il mio ingegno e la mia curiosità quando c'è né bisogno. Credevo fosse il ragazzo perfetto ma dopo quello che ho scoperto non so più cosa pensare di lui.

« No! Volevo farti una sorpresa, credevo di trovarti qui»

«in effetti non ho mangiato è stata una bella idea»

Andy per prima cosa chiude la porta che porta al suo ufficio, per poi farmi accomodare attorno alla scrivania, di questa che è la sala d'aspetto dei clienti, per pranzare.

« Sig. Holmes sta mattina non sono stata gentilissima e oggi sarò molto impegnata per cui volevo farmi perdonare con questo pranzo»

Mi scuso ma nella mia mente spero che mi spieghi qualcosa, che si scusi altrettanto con me perché se lo fa ora sono disposta a perdonarlo ed ha capire tutte le ragioni che lo hanno spinto ha fare quello che ha fatto.

Mr. HolmesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora