Torno a casa, dopo aver pranzato con lui, delusa da quello che ho scoperto, mi accorgo solo ora che questo con lui per me non è più un gioco. I miei passi sembrano scandire tutte le cose che ha omesso di dirmi e lenta sotto queste nuvole arrivo fino al n° 7 di O'Connor Street a nord di Londra.
Noi due abbiamo avuto una sola vera uscita programmata e poi ci siamo continuati a vedere qui a casa mia, ci conosciamo da così poco tempo ma ho condiviso tante cose con lui, ha perfino dormito a casa mia e mi chiedo quale sia il miglior modo di comportarsi in questi casi. Non voglio affrontarlo perché ho paura di perderlo, ma so che non dicendo nulla mi allontaneró e lo perderò comunque.Telefono allora a mia madre per farle molte domande ed ora tutta la tristezza ed il rammarico si trasforma in odio nei suoi confronti. Lei deve dirmi qualcosa, adesso per me è troppo importante sapere ma neppure con lei voglio ammettere di sapere quello che secondo me stanno nascondendo. Un'ora a telefono con lei ma da questa chiamata non ne è uscito nulla di utile e mi sento così male, di un dolore che non riesco a capire e solo pensare a lui mi fa stare peggio.
Proprio adesso che stavo iniziando a tenere a lui e credevo finanche di riuscire a vivere finalmente quel sogno d'amore che non credevo di potere più avere, e ora vedo disintegrarsi tutto troppo velocemente.
Mi siedo sotto la doccia, mi chiudo dentro di essa ed inizio un pianto ininterrotto come non lo facevo da anni, sento di stare così bene con lui e credevo di aver trovato la mia metà, la persona con la quale avrei potuto dividere la mia vita ma ora cambia tutto e dovrò tornare alla monotonia di prima.Dal vetro della doccia vedo il mio telefono, lasciato sul pavimento, illuminarsi e vibrare e mi trascino fino a questo per rispondere.
« Cristina sono Spencer può venire a casa mia il prima possibile»
Mi da l'indirizzo visto che fino ad ora ci siamo viste solo alla location del matrimonio, dov'è disposta la cucina che ho a disposizione, e da altre parti sporadiche.Mi asciugo le lacrime, mi trucco per non fare accorgere alla sposa di questo, mi vesto e sono pronta ad andare.
« Devo parlarti!»
È la prima cosa che mi dice appena arrivo, mi sembra una frase da piena crisi e sono pronta ad apprendere tutte le modifiche che vuole faccia alle torte e fortunatamente alcune cose non le abbiamo ancora decise.« Ho fatto una lista, spero che abbia tutta la giornata per me e se non ce la facciamo dorme qui e continuiamo domani»
In questo momento sono felice che mi tenga occupata con la mente e fuori di casa visto che è proprio lì che ogni sera mi cerca Andy e non credo di volerlo vedere oggi.« Allora:
• Cambiare abito, perché Jessica ha usato lo stesso modello al suo matrimonio
• Decidere il gusto della torta e rivedere i decori abbienti al vestito
• Decidere trucco e parrucco
• Comprare un vestito per lei
E poi forse basta, poi penso alle altre cose da rivedere»« Perché un vestito per me?»
« Deve farmi da damigella d'onore!»
Non capirò mai questa donna, vuole cambiare vestito solo perché il modello scelto, che le piaceva tanto e per il quale a pianto, è vagamente simile a quello di una sua amica che si è appena sposata. La stessa cosa per la damigella d'onore che lei aveva scelto, questa è stata la stessa damigella di questa Jessica che si è sposata e quindi adesso dobbiamo cambiare tutto, ho anche i decori della torta da cambiare e devo anche farle da damigella? Non ce la farò mai.
Dopo due ore passate tra i camerini, i mille vestiti, poltrone bianche e commesse sorridenti ci troviamo ad aver scelto solo un vestito per me, costretta a fare da damigella, questo è molto stretto in vita con una scollatura a cuore, lungo fino il polpaccio, di un colore che non mi piace per nulla, tra il rosa e il fucsia, un colore troppo femminile per me ma che ho accettato perché la sposa si è innamorata praticamente di questo. Il suo invece ancora è da decidere, abbiamo tre abiti qui davanti a noi, tutti e tre con del pizzo e con una gonna che scende leggere per la lunghezza delle gambe invece che essere grande e pomposa.
« A te quale piace!»
Mi chiede lei molto triste forse perché il suo fidanzato non c'è mai e si trova da sola ad affittare tutti i problemi del matrimonio.Io guardo l'abito a destra, mi sono innamorata di questo appena la commessa ce lo ha proposto. Ha una scollatura al cuore simile a quella dell'abito da damigella, coperto dal pizzo che dalla vita arriva fino alla scollatura e continua fino al collo formando un colletto a mo di camicia.
« Perfetto allora provo quello»
Spencer indica proprio quello che avevo detto io e lo indossa. Le sta perfettamente, ma i suoi occhi non brillano come quando indossava l'altro e mi sento male pensando quello che potrebbe star provando lei.
A fine giornata abbiamo finito tutte le commissioni e l'unica cosa che ha scelto Spencer sono il mio vestito e l'acconciatura mente ha lasciato decidere tutto il resto a me.
Il sole è calato già da troppe ore ed arriviamo a casa sua che sono già undici di sera.« Ti piacerebbe rimanere con me questa sera?»
« Ne sarei felice!»
Meglio qui che a casa mia, non ho risposto a tutte le telefonate di Andy ma se venisse a casa mia sono sicura che lo farei entrare e potrei arrabbiarmi furiosamente con lui.Vi è piaciuto il capitolo?

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Mr. Holmes
Romansa#Wattys2017 #174 Mistero/Thriller 19/08/2016 #109 Mistero/Thriller 07/09/2016 #819 Mistero/Thriller 16/10/2016 Cristina Una ragazza semplice che vive a Londra la sua vita, Andy, un ragazzo misterioso che le sconvolgerà la vita. È la storia di due...