Famiglia

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Ieri sono stata con Spencer per passare l'ultimo giorno insieme prima della mia partenza per le vacanze di natale. Solo sicura che nessuna delle due sentirà la mancanza dell'altra visto che io ho Antonio da coccolare e lei presto Samuel con se per cui ci godremo questi giorni nel migliore dei modi.

« Sei pronta?»

Manuel urla dalla cucina visto che io in camera sto rivedendo le ultime cose e mi sembra sempre che sto dimenticando qualcosa. Sono emozionata e felice come un mai, oggi tra qualche ora sarò da mio figlio e potrò riabbracciarlo e coprirlo di baci, solo felice anche perché finalmente spiegherò alla mia famiglia perché non sono mai andata a trovarli, ma ho paura della loro reazione dato che li ho tenuti allo scuro della nascita del loro primo nipote, loro che lo vogliono e attendono un nipote non come la famiglia del padre.

« Dobbiamo dirci addio?»

È il momento per noi due di salutarci perché lui deve salire sul suo aereo ed io sul mio tra un po'. È così buffo, andiamo tutti e due in Italia con voli diversi come se non ci conoscessimo e non avessimo un figlio in comune.

« Il nostro non sarà mai un addio»

È così triste però questo momento, anche se lui è uno stronzo, è difficile, e adesso come allora cerco di proteggere lui invece che me stessa e la storia finisce sempre che a stare male sono solo io. Lui è impossibile da dimenticare, è stato la mia adolescenza, il mio primo ragazzo e le mie prime volte, una delle parti più importanti della vita di una persona le ho trascorse con lui tra gioie e dolori e questo farà parte di me per sempre. Ora lo sto guardando andare via e spero solo che non entri più a far parte della mia vita perché adesso si aprirà la seconda parte più importante di questa e la sua presenza non è contemplata.

È arrivato anche per me il momento di salire sull'aereo e provo una strana sensazione nel sedermi nel posto giusto al centro di questo, con tutti gli altri che mi passano accanto, una donna bionda si siede alla mia destra mentre un ragazzo che avrà vent'anni alla mia sinistra e mentre tutti si accomodano e le hostess ci informano di tutte quelle informazioni che ho sentito già troppe volte inizia il mio viaggio di ritorno a casa.

Penso a tutta la mia vita ed al fatto che dopo due anno tornerò alla mia amata Napoli, e pensando a mia madre ed a mia sorella che riabbraccerò dopo tanto, gli occhi si fanno lucidi e qualche lacrima scende. Non credevo di poter provare questo per mia madre, non siamo mai state in rapporti ottimi, di sicuro non è quella con cui mi confidavo anzi meno sapeva e meglio era e lei non ha mia voluto scoprire nulla di me come se non le interessasse, mai un abbraccio o un bacio in nessuna situazione ed in alcuni giorni la odiavo come mai, ma ora piango ricordando il suo volto e pensando che presto lo rivedrò per prendermi le sgridate più grandi del secolo. 

« Mamma!»

Un bambino con dei capelli neri come il mare di notte e degli occhi verdi come quelli dei genitori mi indica chiamandomi a gran voce.

« Amore mio»

In un secondo mi dimentico di tutto e corro da lui che è in braccio alla nonna per prenderlo ed abbracciarlo forte.

« Ti voglio bene piccolo»

«Mamma... Con te»

« Si amore!»

« Perché? » mi chiede facendo con le piccole mani il segno del pianto.

Il mio piccolo ha ragione ma come faccio a trattenere le lacrime vedendo cosa ha creato l'amore che ho provato nei confronti di Manuel! Il regalo più bello che mi ha fatto tra tutti quelli che si sono susseguiti negli anni, né una cascata di rose rosse e neppure degli aerei che scrivono in cielo i nostri nomi, avrebbe potuto regalarmi tutte le ricchezze ma tutto è sminuito e sembra niente davanti ad Antonio.

« Ho chiamato tua madre, è felice di vederti è già ha preparato tutto anche se per poco non le ho detto del bambino»

Mia nonna Rosaria è la più speciale di tutte anche se non ho capito perché continua a dire nella frase "tua madre..." come se non fosse sua figlia invece di chiamarla con il nome di battesimo che le ha dato.

Sono anche in un grande dubbio mentre gioco con le macchine sul pavimento della cucina, quando dico a mia madre che arriverò con un bambino? Secondo me sarebbe meglio chiamarla per non rischiare che mi uccida appena scesa dal treno, però ne parlo prima con la nonna che forse mi saprà consigliare meglio sul da farsi.

« Pronto mamma!»

« Sei arrivata da nonna? Tutto bene il viaggio?»

«Si!»

Adesso come faccio a dirglielo. Devo spiegargli così tante cose e credo che non la prenderà subito bene, è stato più facile dirlo ad Andy cavolo forse non c'è la farò.

« Devo dirti una cosa importante!»

Mi sembra la giusta premessa perché più importante di questa non c'è nessuna notizia.

« Se stai per dirmi che non puoi venire...»

« Non è questo, arrivo da voi ma... Non da sola diciamo»

« Con il tuo fidanzato, Andy»
« Non proprio»

Con un fidanzato? Magari le dovessi dire solo questo sarebbe facile.

« Non scherzare Cristina»

« Con un Bambino! »

Minuti di silenzio da parte di mia madre e poi le ho spiegato tutto, non può credere che il padre sia Manuel e che non vuole il bambino dopo tutto il tempo che siamo stati insieme. Non l'hanno presa male ma spero che riescano a non far trapelare questa notizia poiché se Manuel non ha detto nulla hai suoi genitori non sarò io a farlo, non voglio correre il rischio che vogliamo l'affidamento o altre cose visto che il padre è stato così categorico sul fatto di non vederlo non voglio costringere nessuno.

Arrivare a Napoli e sentire di nuovo il suo profumo inconfondibile e rivedere tutti i posti in cui sono cresciuta è così emozionante che a stento riesco a trattenere la commozione che sfocia subito in un pianto appena presento Antonio alla mia famiglia.

« Quindi è lui il figlio di Manuel!»

Layla si avvicina a me, è da sempre la mia migliore amica e sapeva, anche se non ha mai avuto l'occasione di conoscerlo, della nascita di questo piccolo. Non ha mai potuto credere al fatto che Manuel avesse potuto fare una cosa del genere e so che gli ha parlato più volte ma lui vuole godersi la vita e per questo va bene così.

« Vorrei prenderlo a schiaffi!»

Dice lei arrabbiata

« Non servirebbe a nulla!»

« vuoi dirmi Tu non vorresti ucciderlo? Sei per caso ancora innamorata di lui»

« No, ma ora ho solo paura che un giorno possa cambiare idea mandando in pezzi di nuovo la mia vita»

« Cambiando argomento, potevi scegliere un nome più bello!»

È il nome di mio nonno che ormai non è più qui per vedere il suo nipotino. Guardo sempre la solita Layla roccia e sorridente, in un attimo siano di nuovo a ridere come se non fosse passato neppure un secondo da quando anni fa tra i banchi di scuola unite come adesso non facevano che ridere e prenderci in giro, certo c'era anche Manuel ma ora ricordo sono i momenti condivisi con la mia migliore amica.

Ora che tutta la mia famiglia conosce la verità e si passano il bambino di braccia in braccia per coccolarlo e siamo tutti felici, una bella famiglia apparentemente felice per lo meno.

Mr. HolmesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora