Il borgo

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Prende la sua valigia e la sua bellissima chitarra, scendiamo nella hall e li ci attende Liam. Mi sorride cordialmente e sento che è felice per il suo giovane amico. Lo guarda quasi con l'affetto di un fratello maggiore, e mi guarda come se fosse contento della felicità che sto dando a James.
Lo sono anch'io, e non so quanto mi meriti tutto questo.
Se solo Alberto non avesse avuto la febbre...

Ma adesso sono qui e il resto non mi importa più.

Ci congediamo da Liam e ritorniamo a casa mia. Non so quanto starò via e devo fare un po di cose. Vuoto il frigo e porto tutto alla mia vicina e poi faccio le valigie mentre lui mi elenca le date della tournée e i posti dove andremo.
Già.
Dovrei dirlo a mia madre... con l'Accademia non è un problema, i corsi del semestre erano appena iniziati e potrei comunque seguirli il prossimo semestre.
Ma a mia madre cosa dico? Tipo, ciao mamma come va , qui tutto bene, ah sai ho intervistato il chitarrista di cui ero innamorata solo ascoltandolo suonare e abbiamo scoperto di non poter vivere l'uno senza l'altra così parto con lui in tournée e non so quando tornerò, ah si l'Accademia , riprendo tra un po, nessun problema no ? Penso che mia madre chiamerebbe la neuro nei dieci secondi successivi a questa chiamata.

Forse è meglio trovare il modo giusto. Magari non ora o potrei finire per ripensare a tutta la faccenda ed a comprendere quanto sia "folle" tutto questo. Ma poi lo vedo : osserva i miei movimenti veloci all'interno dell'appartamento e legge le espressioni che passano sul mio viso .

- Non è una follia, o forse si lo è. L'amore è quanto c'e di più simile alla follia . Ma noi non siamo impazziti, ci siamo solo resi conto che io sono nato per te e che tu sei nata per me.
Siamo fortunati, non folli. Alcune persone non incontreranno mai la propria parte mancante, soffrendo tutta la vita , altri non la riconoscono e se lasciano scivolare tra le dita, e anche loro soffriranno, continuando inutilmente a cercare.
Tu puoi avere paura, anch'io ne ho, ma io e te siamo qui ora e il resto si può affrontare insieme - dice perfettamente calmo.

- Abbracciami...- dico piano.
- Ma certo... - E mi stringe, mi sfiora le labbra e i miei timori vanno in fumo. Mi sento bene, al sicuro. Niente può preoccuparmi ora, neanche mia madre.

Prendiamo la mia auto è partiamo alla volta del borgo e dopo un'ora circa ci arrampichiamo su per il colle che ci ospiterà stanotte. I miei amici ci accolgono con calore, James scherza con loro, come se li conoscesse già, e ci accompagnano all'appartamento con la loggia che avevo chiesto di darci.
Dal loggiato il panorama sulla piccola valle e sui boschi circostanti è fantastico.
Sistemate le nostre cose chi sediamo davanti al camino, Franco ha acceso il fuoco prima che arrivassimo e si sta veramente bene.
Ceneremo con loro stasera e poi ci lasceranno usare il telescopio dell' osservatorio. James non ha mai fatto nulla del genere, e un'esperienza nuova per lui, e sono felice di fare in modo che la faccia.

Mi tiene stretta, il suo petto alle mie spalle e io vorrei mangiarlo di baci, e devo prendere l' iniziativa o finirò per scoppiare. Comincio dolcemente a baciare le sue mani, so dove vorrei che fossero proprio ora, e lui freme. Mi giro lentamente verso di lui e il suo sguardo appicca un incendio dentro di me. Mordo istintivamente il mio labbro inferiore.
-No... - sussurra piano - lascia che lo faccia io-
- Allora fallo...-
E allora la dimensione del mondo cambia sotto ai miei occhi.
Non più io, non più lui, ma un noi indistinto e nello stesso tempo perfetto. Le sue labbra di seta si prendono tutto di me e mi lasciamo la promessa di mondo sconosciuto e meraviglioso. Non sono più io mentre in questo mescolarsi ascolto il mio cuore battere nel suo petto il ritmo dell'amore.
Non smettere, non potresti essere più felice.
Si posso esserlo, e lo sarò, forse più tardi, quando lui vorrà, avrà tutto da me, tutta me stessa.

Io tempo si è dilatato e noi ci stiamo ancora baciando, ormai senza fiato. Non posso più fare a meno di lui, non posso più vivere senza di lui, non posso credere che solo ieri al mio risveglio era solo una voce che cantava, un viso su qualche immagine rubata dal web.

Le sue mani sui miei fianchi mi spostano su di lui. Pulsiamo l'una sull'altro e il nostro muoversi diventa presto sincrono, come il nostro respiro, affannato mentre insegue la felicità.

- Ti voglio- mi sussurra all'orecchio e apre così altre vie attraverso le quali il suo calore penetra nel mio corpo.
-Io sono tua- dico in un soffio.

Mi guarda intensamente, il suo sguardo arde e quasi mi scotta la pelle, poi riprende a baciarmi, e i nostri baci diventano sempre più profondi ed esigenti .
Non mi fermerò, non voglio che lui si fermi.
Le sue mani viaggiano leggere dai miei fianchi alle spalle accarezzandomi lieve e poi giù sulle cosce. Mi avvicina a sé il più possibile, le sue mani sono sotto alla mia maglia e poi me la sfilano decise .
La sua bocca è ovunque come ieri notte sul prato di S. Francesco, e io lascio che si prenda tutto ciò che vuole.

Incomplete - Ho sempre cercato te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora