If you ever want to be in love

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Oh mio Dio...

Dai l'unica risposta possibile... dai l'unica risposta che ti senti di dare...

- Sposami Amelie, sii mia per sempre- il suo tono è una fermezza così assoluta ... la sua non è una domanda ma una affermazione .

Mi scopro a ripensare a quando ci siamo conosciuti e quanto questo modo diretto di esprimere la sua volontà su di me mi avesse spiazzato. L'avermi voluta nel backstage, poi a cena e da quel momento in poi non avermi materialmente più lasciato andare... Potrebbe spaventare... Ma io non riesco ad aver paura, non più.
Prima d'ora il pensiero di appartenere a qualcuno che non fossi io mi terrorizzava, temendo il significato letterale della parola.
Io non appartengo a nessuno, sono libera, ho sempre fieramente pensato. Forse solo perché non sapevo quale fosse il vero significato di questa espressione se pensata in una vera, reale storia d'amore. Cavolo, come è strano vedermi in questa situazione... Ma sono qui e lui mi sta aspettando.

Infatti continua a guardarmi e io sto trattenendo il fiato.

- Si- sussurro abbassando lo sguardo.
Due dita mi sollevano il mento e sono costretta a guardare i suoi occhi.
- Hai detto?- dice piano- non credo di aver sentito - .
- Sì, sì è quello che ho detto...- e mentre continuo a fissarlo il suo volto si accende di una luce che non avevo mai visto. E cresce e diventa un sorriso che coinvolge i suoi occhi e tutto il mondo intorno a lui sembra improvvisamente vivo e colorato più che mai.
Di slancio mi abbraccia ed in ginocchio sul mio letto mi bacia dolcemente, di baci languidi, e in crescendo sempre più profondi ed esigenti. Senza accorgermene sono sotto di lui e mi tiene stretta a lui.
- Non fuggirai più adesso...-
- Non l'ho mai fatto. Non lo farò mai. Non potrei. Tu conosci i miei pensieri, tu conoscevi la mia risposta... -
- Sì, prima ancora di farti la domanda. Ma volevo che lo dicessi tu questo si. Non è il tuo primo si . E non sarà l'ultimo. Sei mia profondamente, nella mente, nel corpo e lo stesso vale per me , ti appartengo e sono tuo completamente. Abbi cura di me, io ne avrò di te. Perché è questo che voglio.-
Mi abbandono tra le sue braccia e a questa felicità. I miei fantasmi e le mie paure mi sembrano lontani, ormai invisibili.
Mi addormento serena e i miei sogni sogno popolati di abbracci e carezze, di occhi verdi che mi scrutano l'anima e risate allegre di bambini . Il volto di mia madre è sorridente e mi sveglio tranquilla.

È proprio lei che andrò a trovare oggi. Sarà sorpresa dal fatto che non sarò sola, ma mi pare giusto che le si annunci insieme la scelta fatta.

Hai detto si. Diventerai una moglie, forse domani una madre.

Si, e voglio continuare a essere sempre così innamorata, frastornata quasi da questa sensazione.

Dopo il nostro risveglio ci aspetta questo ultimo giorno da trascorrere qui. Domani un aereo mi riporterà in Inghilterra . Con lui, dove devo essere.

Mia madre vive in una meravigliosa Spoleto, dove la primavera si riflette attraverso la luce sulla pietra delle sue strade, e dei suoi monumenti.
La piazza, le chiese, la Rocca, meraviglie da condividere.

- Penserà che sei impazzita? -
- Chi?-
- Beh tua madre!-
- E perché? -
- Accetti di sposare un tipo che conosci appena, voli via con lui, lasci tutto di nuovo e segui... -
- Il cuore, seguo il cuore.-
- Mmmmm-.
- Lo ha fatto anche lei. Mi capisce.-
- Le piacero'?-
- Ah ma allora è tutta qui la storia! Hai paura di non piacerle? Ma non mi hai detto di non preoccuparmi quando mi hai portato dai tuoi? Hai detto che non importava quanto piacessi a loro, ma quanto piacessi a te. Beh non è diverso. Ti amo, il resto del mondo, qualsiasi cosa pensi, se ne farà una ragione-.
- Stupido eh?-
- Umano, direi- e adorabile, meraviglioso e tutto mio!
-Ti ho già detto quanto ti amo stamattina? -
- Qualche centinaio di volte!-
- Così poche? Non è abbastanza, devo impegnarmi di più ...-
Mi scosta i capelli e mi bacia sul collo.
- Magari non mentre guido...-
- Magari quando saremo arrivati allora...-
-Gia, magari...-

Mia madre vive non lontano dalla piazza principale. Da bambina ricordo che ascoltavamo gli eventi del festival dei due mondi senza uscire di casa. Opera teatrali, musica e artisti straordinari a due passi da me. Come potevo non innamorarmi di tutto questo? Come avrei potuto cercare in un uomo qualcosa di diverso?
In fondo ogni cosa ha un suo perchè.

Quando suono il campanello sono le mie gambe a tremare. Non sono più venuta qui a cercare risposte o certezze, come era nelle mie intenzioni. Ma a portare certezze. Non le presentero' il ragazzo di cui credo di essere innamorata, ma l' uomo con il quale ho scambiato delle promesse. Amarci, prenderci cura di noi, condividere tutto...

Ok. Apre la porta. Mamma...
Il suo sguardo sorridente si poggia su di me. Poi vede James che mi cinge i fianchi con un braccio. Quasi non sembra sorpresa. E il sorriso si estende a noi, insieme.
Un abbraccio mi fa sentire per un istante di nuovo bambina...
Ma sono cresciuta ormai. Mi sento diversa ogni giorno, cresco ogni giorno, questo anche grazie a quello che James mi sta facendo vivere.
- Mamma...-
- Entrate... non vorrete restare sulla porta- .
- Mamma lui è James-
E inaspettatamente lei lo abbraccia con trasporto, senza dire nulla.
Wow, mia madre è riuscita a sorprendermi. Non conosce l'inglese, ma questo gesto va al di là delle parole dette in qualsiasi lingua.
Entriamo e James mi guarda soddisfatto.
- Le donne di questa famiglia non riescono a resistermi...-
- Sarà così vedrai! - rispondo contenta, e credo abbia ragione in fondo.
Ci sediamo sulle poltrone del terrazzo. Oggi è una bella giornata, fresca e soleggiata. Il panorama di cui possiamo godere è magnifico.
Prendiamo un tè insieme. Mi sembra tutto incredibilmente rilassante...
Mia madre mi chiede quando ripartiamo.
-.Tu non avevi dubbi sul fatto che sarei andata via con lui?-
- No. In verità no. Non ti ho immaginato insicura dell'attuale scelta, come pensavi di essere tu. La sicurezza, non so perché, la fiducia in te stessa non ti e' mai veramente mancata-.
- Papà deve avermi lasciato questo in eredità... -
- Probabilmente è così. A lui certo sicurezza e capacità di scelta non sono mancate. - dice serena- Ma James si sentirà isolato se non comprende ciò che stiamo dicendo... Mi dispiace...-
-Beh in effetti con i suoi non ci sono stati problemi di comunicazione da parte mia, ma certo così non è il massimo... se vuoi chiedergli qualcosa dimmi pure e tradurro' per te, ma niente domande imbarazzanti! -
- Va bene.- Spiego a James che mia madre vorrebbe fargli qualche domanda per conoscerlo meglio.
- Perché Amelie? - mia madre mi spiazza, quasi come fa lui di solito. La guardo con fare stupito. -Dai chiedi! - mi incalza.
Giro la domanda a lui e sorridendo sembra fermarsi un momento a riflettere.
- Vede signora, Amelie è parte di me , non è altro da me. Quando ci siamo incontrati io ho sentito immediatamente di aver trovato ciò che mi mancava. E anche quello che ero ha assunto un significato diverso, più grande , più maturo. Lei ed io siamo parti di uno stesso intero. Non funzioniamo al meglio l'uno senza l'altra. Adesso è tutta la mia vita. Insieme a lei posso affrontare qualsiasi cosa. La amo perdutamente. Non so dirle altro...-
- Devo tradurre tutto questo ? Cristo James ! -
- Fai ciò che ti ha chiesto e sii attenta come lo sono stato io- .
Cerco di tradurre al meglio delle mie possibilità, in preda ad una sorta di pudore, perché è di me che si parla.
Mia madre ascolta e mi accorgo che una lacrima, poi un'altra scivolano sulle sue guance.
- Perché mamma?-
- Sono felice, tesoro, per te. Capisco cosa sente lui per te. Io l'ho vissuto sulla mia pelle. Tuo padre era per me ciò che tu sei per lui. Non per nulla non ho mai cercato nessun altro. Non sarebbe giusto per me, non potrebbe esserlo nessuno.-
La guardo con affetto profondo. La capisco anch'io ora.
Come mai prima d'ora.
- Vai con lui e sii felice Amelie... - mi dice prendendo le mie mani.
- Grazie mamma- .

Incomplete - Ho sempre cercato te.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora